02 novembre 2024
Calciparina
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Cos'è Calciparina (eparina calcica)
Calciparina è un farmaco a base di eparina calcica, appartenente al gruppo terapeutico Eparine. E' commercializzato in Italia da Italfarmaco S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Calciparina disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Calciparina disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- calciparina sottoc. 10 siringhe preriempite 0,2 ml 5.000 UI
- calciparina sottoc. 10 siringhe preriempite 0,5 ml 12.500 UI
A cosa serve Calciparina e perchè si usa
- Profilassi del tromboembolismo arterioso e venoso
- Profilassi della trombosi murale in seguito ad infarto del miocardio
- Trattamento del tromboembolismo arterioso e venoso
Indicazioni: come usare Calciparina, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Profilassi del tromboembolismo arterioso e venoso
- Profilassi perioperatoria
Dose iniziale di 5.000 U.I per via sottocutanea 2 h prima dell'intervento seguita da 5.000 U.I ogni 8-12 ore per almeno 7 giorni o fino a quando il paziente non riprende la deambulazione.
- Profilassi in pazienti non chirurgici
La stessa dose si utilizza in caso di profilassi in pazienti non chirurgici ad alto rischio.La scelta di somministrazione ogni 8 o 12 ore deve tenere in considerazione il rischio tromboembolico ed il rischio di sanguinamento del singolo paziente.
- Profilassi della trombosi murale dopo infarto del miocardio
12.500U ogni 12h per via sottocutanea per almeno 10 giorni.
Monitoraggio:
Non è richiesto un monitoraggio di routine.
Trattamento del tromboembolismo arterioso e venoso,
Iniezione intermittente sottocutanea: dose iniziale di 333 U.I/kg seguita da 250 U.I/Kg ogni 12 h (range 10.000 U.I-20.000 U.I) o 8000-10000 U.I ogni 8 h.
Monitoraggio:
Quando si somministra eparina calcica a dose anticoagulante, il dosaggio deve essere determinato sulla base di test della coagulazione. Il test più comunemente usato è il tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT). L'aPTT dei pazienti in trattamento deve essere mantenuto ad un valore pari a 1.5-2.5 volte i valori normali. Si raccomanda un monitoraggio regolare dei valori di aPTT, possibilmente su base giornaliera.
Se i test di coagulazione sono al di sopra dell'intervallo terapeutico o se si verificano emorragie, la dose deve essere ridotta o, se del caso, l'eparina deve essere sospesa (vedere paragrafo 4.4).
Popolazioni speciali
Popolazione pediatrica
Profilassi del tromboembolismo arterioso e venoso
Non sono disponibili raccomandazioni circa la posologia.
Trattamento del tromboembolismo arterioso e venoso
Dose di mantenimento:
250 U.I/kg ogni 12 ore per via sottocutanea
Monitoraggio:
Quando si somministra eparina calcica a dose anticoagulante, il dosaggio deve essere aggiustato sulla base dei valori di aPTT.
I bambini più piccoli possono richiedere dosaggi e velocità di infusione più elevati per ottenere livelli di anticoagulazione e prolungamenti del aPTT uguali a quelli di bambini di età maggiore.
Anziani
Possono essere necessari dosaggi più bassi, a causa di un aumentato rischio di sanguinamento.
Monitoraggio:
Quando si somministra eparina calcica a dose anticoagulante, le dosi devono essere adeguate in accordo ai valori di aPTT.
Modo di somministrazione
Mediante iniezione per via sottocutanea.
Poiché gli effetti di eparina calcica sono a breve termine, la somministrazione mediante infusione endovenosa o iniezione sottocutanea è da preferirsi rispetto all'iniezione endovenosa intermittente.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Calciparina
L'eparina calcica non deve essere usata in pazienti:
- con accertata ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- con grave trombocitopenia o disturbi accompagnati da diatesi emorragica,
- con patologie epatiche, renali o pancreatiche gravi,
- nei quali i test di coagulazione non possano essere condotti ad appropriati intervalli (esclusivamente per i dosaggi terapeutici),
- con coagulazione intravasale disseminata (CID) attribuibile a trombocitopenia indotta da eparina;
- con accidenti cerebrovascolari emorragici;
- con lesioni organiche a rischio di sanguinamento, quali ulcere gastriche e/o intestinali, emorragia cerebrale, aneurisma, neoplasia cerebrale,
- con trauma o interventi chirurgici al sistema nervoso centrale, agli occhi o alle orecchie;
- con retinopatia o emorragia del corpo vitreo;
- con endocardite infettiva.
L'anestesia loco-regionale per procedure di chirurgia elettiva è controindicata nei pazienti che ricevono eparina a dosi anticoagulanti.
In presenza di lesioni organiche ad elevato rischio di sanguinamento l'uso di eparina andrà valutato nello specifico contesto clinico considerando il rapporto rischio-beneficio nel singolo caso.
Calciparina può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
L'eparina non attraversa la barriera placentare. Non vi sono state segnalazioni che colleghino la somministrazione di eparina durante la gravidanza a malformazioni. Ciononostante, l'innocuità di impiego in gravidanza non è stata completamente stabilita. In mancanza di dati sicuri, la decisione di usare eparina in gravidanza deve essere presa dopo una attenta valutazione del rapporto rischio beneficio nelle singole circostanze.
Allattamento
L'eparina non è escreta nel latte materno.
Fertilità
Non ci sono dati disponibili relativi all'effetto di eparina sulla fertilità umana.
Patologie correlate:
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Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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