Cos'è Combigan (brimonidina + timololo)
Combigan è un farmaco a base di
brimonidina + timololo, appartenente al gruppo terapeutico
Antiglaucoma. E' commercializzato in Italia da
AbbVie S.r.l.Confezioni e formulazioni di Combigan disponibili in commercio
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A cosa serve Combigan e perchè si usa
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucoma cronico ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti per uso topico.
Indicazioni: come usare Combigan, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Dosaggio raccomandato negli adulti (inclusi pazienti anziani)
La dose raccomandata è una goccia di Combigan nell'occhio/negli occhi da trattare, due volte al giorno, circa ogni 12 ore.
Popolazione pediatrica
Combigan è controindicato nei neonati e negli infanti (di età inferiore ai 2 anni) (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni, paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego, paragrafo 4.8 Effetti indesiderati e paragrafo 4.9 Sovradosaggio).
La sicurezza e l'efficacia di Combigan nei bambini e negli adolescenti (dai 2 ai 17 anni di età) non sono state ancora stabilite e, quindi, l'uso in questi soggetti non è raccomandato (vedere anche paragrafo 4.4, paragrafo 4.8 e paragrafo 4.9).
Uso in caso di insufficienza renale ed epatica
Combigan non è stato studiato nei pazienti con insufficienza epatica o renale.
È quindi necessario procedere con cautela nel trattamento di questi pazienti.
Modo di somministrazione
Come per tutti i colliri, per ridurre il possibile assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale al canto mediale (occlusione del puntino lacrimale) o di chiudere le palpebre per due minuti. Ciò deve essere effettuato immediatamente dopo l'instillazione di ogni goccia di collirio. Ciò potrebbe comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell'attività locale.
Per evitare la contaminazione dell'occhio o del collirio, la punta del contagocce non deve venire a contatto con alcuna superficie.
Qualora fosse necessario l'impiego di più di un prodotto oftalmico topico, i farmaci devono essere somministrati ad un intervallo di almeno 5 minuti l'uno dall'altro.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Combigan
- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.
- Malattie da iperreattività delle vie aeree, inclusa asma bronchiale in atto o pregressa, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave.
- Bradicardia sinusale, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con un pacemaker, insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno.
- Impiego nei neonati e nei bambini (di età inferiore ai 2 anni) (vedere paragrafo 4.8).
- Pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi (MAO).
- Pazienti che assumono antidepressivi che agiscono sulla trasmissione noradrenergica (es. antidepressivi triciclici e mianserina).
Combigan può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non ci sono dati adeguati sull'uso dell'associazione fissa di brimonidina/timololo in donne in gravidanza.
Combigan non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Brimonidina tartrato
Non ci sono dati adeguati sull'uso della brimonidina tartrato nelle donne in gravidanza. Studi condotti sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva ad alte dosi già tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza). Non è noto il potenziale rischio nell'uomo.
Timololo
Gli studi condotti sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva a dosi significativamente più elevate rispetto a quelle impiegate nella pratica clinica (vedere paragrafo 5.3). Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina durante la somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Inoltre, nel neonato sono stati osservati segni e sintomi del blocco dei recettori beta (es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto. In caso di somministrazione di Combigan in gravidanza fino al momento del parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita.
Allattamento
Brimonidina tartrato
Non è noto se la brimonidina sia escreta nel latte umano ma è escreta nel latte dei ratti.
Timololo
I beta-bloccanti vengono escreti nel latte umano. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a produrre sintomi clinici del beta-blocco nel neonato. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Combigan non deve quindi essere usato dalle donne che allattano al seno.
Quali sono gli effetti indesiderati di Combigan
Sulla base di dati clinici a 12 mesi, le reazioni avverse al farmaco (ADRs) segnalate con maggiore frequenza sono state l'iperemia congiuntivale (nel 15% circa dei pazienti) e la sensazione di bruciore all'occhio (nell'11% circa dei pazienti). Nella maggior parte di questi casi gli effetti sono stati di lieve entità, con percentuali di sospensione limitate, rispettivamente, al 3,4% e allo 0,5%.
Durante gli studi clinici con Combigan sono state segnalate le seguenti reazioni avverse al farmaco:
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità. Al fine di classificare la frequenza degli effetti indesiderati è stata utilizzata la seguente convenzione:
Molto comune (≥ 1/10);
Comune (≥1/100, <1/10);
Non comune (≥1/1000, <1/100);
Raro (≥1/10.000, <1/1.000);
Molto raro (<1/1.000),
Non nota (la frequenza non può essere stabilita dai dati disponibili)
Patologie dell'occhio
Molto comune: iperemia congiuntivale, bruciore.
Comune: sensazione di puntura nell'occhio, congiuntivite allergica, erosione corneale, cheratite puntata superficiale, prurito oculare, follicolosi congiuntivale, disturbi della vista, blefarite, epifora, secchezza oculare, secrezione oculare, dolore all'occhio, irritazione oculare, sensazione di corpo estraneo.
Non comune: riduzione dell'acuità visiva, edema congiuntivale, congiuntivite follicolare, blefarite allergica, congiuntivite, mosche volanti, astenopia, fotofobia, ipertrofia papillare, dolore palpebrale, pallore congiuntivale, edema corneale, infiltrati corneali, distacco del vitreo.
Disturbi psichiatrici
Comune:depressione.
Patologie del sistema nervoso
Comune: sonnolenza, cefalea.
Non comune: vertigini, sincope.
Patologie cardiache
Non comune: insufficienza cardiaca congestizia, palpitazioni.
Patologie vascolari
Comune: ipertensione.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune: rinite, secchezza nasale.
Patologie gastrointestinali
Comune: secchezza delle fauci.
Non comune: alterazione del gusto, nausea, diarrea.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: edema palpebrale, prurito palpebrale, eritema palpebrale.
Non comune: dermatite allergica da contatto.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: astenia.
A partire dalla commercializzazione di Combigan, sono state segnalate le seguenti reazioni avverse:
Patologie dell'occhio
Non nota: visione offuscata
Patologie cardiache
Non nota: aritmia, bradicardia, tachicardia
Patologie vascolari
Non nota: ipotensione
Patologie della cute
Non nota: eritema facciale
Altri eventi avversi sono stati osservati con uno dei componenti e possono quindi verificarsi anche con Combigan:
Brimonidina
Patologie dell'occhio: irite, iridociclite (uveite anteriore), miosi
Disturbi psichiatrici: insonnia
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: sintomi a carico delle alte vie respiratorie, dispnea
Patologie gastrointestinali: sintomi gastrointestinali
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: reazioni allergiche di tipo sistemico
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee incluso eritema, edema facciale, prurito, rash e vasodilatazione
Nei casi in cui la brimonidina sia stata utilizzata nell'ambito del trattamento medico del glaucoma congenito, sono stati riportati, nei neonati e nei bambini (di età inferiore ai 2 anni) trattati con brimonidina, sintomi di sovradosaggio da brimonidina, come perdita dello stato di coscienza, letargia, sonnolenza, ipotensione, ipotonia, bradicardia, ipotermia, cianosi, pallore, depressione respiratoria ed apnea (vedere paragrafo 4.3).
In bambini di due anni e più di età, specialmente quelli in età compresa tra 2 e 7 anni e/o con peso ≤20 Kg (vedere paragrafo 4.4) è stata riportata un'alta incidenza e gravità della sonnolenza.
Timololo
Come altri medicinali oftalmici per uso topico, Combigan (brimonidina tartrato/timololo) viene assorbito nella circolazione sistemica. L'assorbimento del timololo può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta-bloccanti sistemici.
L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Di seguito sono elencate altre reazioni avverse osservate con i beta-bloccanti oftalmici e che possono eventualmente manifestarsi anche con Combigan:
Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche sistemiche inclusi angioedema, orticaria, rash localizzato e generalizzato, prurito, reazioni anafilattiche
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia
Disturbi psichiatrici: insonnia, incubi notturni, perdita di memoria, allucinazione.
Patologie del sistema nervoso: accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, peggioramento dei segni e dei sintomi della miastenia grave, parestesia
Patologie dell'occhio: cheratite, distacco della coroide in seguito a chirurgia filtrante, (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego), ridotta sensibilità corneale, erosione corneale, ptosi, diplopia
Patologie cardiache: dolore toracico, edema, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca
Patologie vascolari: fenomeno di Raynaud, sensazione di freddo alle estremità
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo (prevalentemente in pazienti con preesistente malattia broncospastica), dispnea, tosse
Patologie gastrointestinali: dispepsia, dolore addominale, vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, eruzione psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi, rash cutaneo
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione sessuale, riduzione della libido
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento.
Reazioni avverse riportate con i colliri contenenti fosfati
Molto raramente, in pazienti con cornea gravemente danneggiata, sono stati riportati casi di calcificazione corneale associata all'utilizzo di colliri contenenti fosfato.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Patologie correlate:
Nota:
Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.Fonte:
CODIFA - L'informatore farmaceutico
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