Riconoscere i problemi della vista legati all’età

14 agosto 2024
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Riconoscere i problemi della vista legati all’età



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E' normale che, nel corso degli anni, la vista si indebolisca. Ma in certi casi è importante individuare presto la causa del problema agli occhi.  

C'è una patologia che colpisce in età matura la zona centrale della retina, cioè la macula, e viene definito degenerazione maculare legata all'età (AMD o DMLE). Si manifesta in genere dopo i 60 ani. I sintomi iniziali non vanno confusi con quelli della comune cataratta (l'opacizzazione del cristallino dell'occhio).

Esistono due forme di DMLE, entrambe legate ad alterazioni del microcircolo capillare: la forma secca (o atrofica) e quella umida (o essudativa). La forma secca riguarda la maggioranza dei pazienti, e comporta un assottigliamento progressivo della retina centrale. La zona, di conseguenza, si atrofizza determinando la formazione di un aspetto a 'carta geografica' nella regione maculare.

La forma umida o essudativa è meno comune. Nella zona retinica si forma una rete di nuovi capillari. Questi minuscoli vasi sanguigni si possono rompere facilmente, provocando un'emorragia retinica. E una conseguente compromissione della vista centrale.

A cosa fare attenzione? A una distorsione delle immagini al centro del campo visivo, ossia dove si punta lo sguardo. Altro campanello d'allarme è un'improvvisa difficoltà nella lettura  e nello svolgere attività a distanza ravvicinata. Questa malattia della retina ha una rapida insorgenza: in poche settimane la vista non è più la stessa. Un consiglio pratico è controllare la situazione mettendo una mano su un occhio per 'esaminare' l'altro. Un esame molto facile da eseguire e utilissimo per controllare la presenza e l'evoluzione della patologia è la griglia di Amsler (un foglio a quadretti con un punto centrale). In questo modo si possono riconoscere distorsioni o zone cieche nella visuale. Cosa fare se si pensa di avere qualche problema? Bisogna rivolgersi subito a un oculista. E' importante riuscire a diagnosticare precocemente la patologia.

Per una diagnosi completa l'oculista può prescrivere gli esami diagnostici necessari. Una indagine molto utilizzato è l'OCT (tomografia a coerenza ottica), che consente di visualizzare i singoli strati della retina. Spetta poi allo specialista stabilire i provvedimenti per trattare le differenti maculopatie. In caso di degenerazione maculare essudativa il trattamento più diffuso si avvale di iniezioni nel vitreo dell'occhio di farmaci che contrastano la formazione di nuovi vasi (anti-VEGF e VEGF-Trap). In tal modo si può ottenere un rallentamento della progressione della malattia. La ricerca scientifica sta facendo molti progressi in questo campo.



Alessandra Margreth





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