02 novembre 2024
Coryfin Gola Dolore
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Cos'è Coryfin Gola Dolore (flurbiprofen)
Coryfin Gola Dolore è un farmaco a base di flurbiprofen, appartenente al gruppo terapeutico Stomatologici. E' commercializzato in Italia da LABORATORIO FARMACEUTICO S.I.T. S.r.l. . Specialità Igienico Terapeutiche
Confezioni e formulazioni di Coryfin Gola Dolore disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Coryfin Gola Dolore disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Coryfin Gola Dolore e perchè si usa
Trattamento sintomatico di stati irritativo-infiammatori anche associati a dolore del cavo orofaringeo (ad es. gengiviti, stomatiti, faringiti), anche in conseguenza di terapia dentaria conservativa o estrattiva.
Indicazioni: come usare Coryfin Gola Dolore, posologia, dosi e modo d'uso
Deve essere utilizzata la minima dose efficace per il minor tempo necessario al fine di alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).
CORYFIN GOLA DOLORE 2,5 mg/ml collutorio
Posologia
La dose raccomandata è di due o tre risciacqui o gargarismi al giorno con 10 ml di collutorio.
Modo di somministrazione
Per uso orofaringeo. Sciacquare o mantenere in bocca durante i gargarismi fino a 1 minuto. Non ingerire. Il collutorio può essere diluito in acqua.
CORYFIN GOLA DOLORE 2,5 mg/ml spray per mucosa orale
Posologia
La dose raccomandata è di 2 spruzzi 3 volte al giorno indirizzati direttamente sulla parte interessata.
Modo di somministrazione
Per uso orofaringeo. Indirizzare l'erogatore e spruzzare sulla parte interessata.
Popolazione pediatrica
Non somministrare ai bambini di età inferiore a 12 anni (vedere paragrafo 4.3).
Anziani: i dati clinici al momento disponibili sono limitati; pertanto, non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Gli anziani hanno un maggior rischio di gravi conseguenze in caso di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con insufficienza epatica: non è necessaria una riduzione del dosaggio in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. Flurbiprofene è controindicato in pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 4.3).
Pazienti con insufficienza renale: non è necessaria una riduzione del dosaggio in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata. Flurbiprofene è controindicato in pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 4.3).
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Coryfin Gola Dolore
- Non usare il medicinale nei bambini di età inferiore a 12 anni.
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- CORYFIN GOLA DOLORE è controindicato in pazienti con nota ipersensibilità (asma, orticaria, allergia, rinite, angioedema, broncospasmo) verso il flurbiprofene o a uno qualsiasi degli eccipienti, e verso aspirina o altri FANS.
- Flurbiprofene è inoltre controindicato in pazienti con storia di emorragia gastrointestinale o perforazione correlata a precedenti trattamenti con FANS.
- Flurbiprofene non deve essere assunto da pazienti con colite ulcerosa attiva o anamnestica, morbo di Crohn, ulcera peptica ricorrente o emorragia gastrointestinale (definita come due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
- Flurbiprofene è controindicato in pazienti con severa insufficienza cardiaca, grave insufficienza epatica e insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4).
- Terzo trimestre di gravidanza.
Coryfin Gola Dolore può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
L'inibizione della sintesi di prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio-fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre e post-impianto e della mortalità embrio-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Non ci sono dati clinici sull'uso di CORYFIN GOLA DOLORE durante la gravidanza. Anche se l'esposizione sistemica è inferiore rispetto alla somministrazione orale, non è noto se l'esposizione sistemica di CORYFIN GOLA DOLORE raggiunta dopo la somministrazione topica possa essere dannosa per un embrione/feto.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, CORYFIN GOLA DOLORE non deve essere somministrato se non strettamente necessario. Se somministrato, la dose deve essere la minima possibile e la durata del trattamento la più breve possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, l'uso sistemico di inibitori della prostaglandina sintasi, incluso CORYFIN GOLA DOLORE, può indurre tossicità cardiopolmonare e renale nel feto. Al termine della gravidanza può verificarsi un tempo di sanguinamento prolungato sia nella madre che nel bambino e il travaglio potrebbe richiedere un tempo maggiore. Pertanto, CORYFIN GOLA DOLORE è controindicato durante l'ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento
Flurbiprofene è escreto nel latte materno; tuttavia, la quantità escreta è solo una piccola frazione della dose materna ed è poco probabile che abbia effetti negativi sul neonato allattato al seno. La somministrazione di flurbiprofene non è raccomandata nelle madri che allattano.
Fertilità
Sono disponibili evidenze che indicano che gli inibitori della cicloossigenasi/sintesi delle prostaglandine possono causare una compromissione della fertilità femminile mediante un effetto sull'ovulazione. Questo è reversibile in seguito ad interruzione del trattamento.
Quali sono gli effetti indesiderati di Coryfin Gola Dolore
Reazioni di ipersensibilità ai FANS sono state riportate e queste possono consistere in:
(a) reazioni allergiche non specifiche ed anafilassi,
(b) reattività del tratto respiratorio, ad esempio asma, asma aggravata, broncospasmo, dispnea,
(c) vari disturbi cutanei, inclusi ad esempio eruzioni cutanee di diversi tipi, prurito, orticaria, porpora, angioedema e, più raramente, dermatosi esfoliativa e bollosa (inclusi necrolisi epidermica ed eritema multiforme).
Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.
L'impiego locale del medicinale, specie se prolungato, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione o di irritazione locale.
Sono stati segnalati, in particolare dopo la somministrazione di formulazioni ad uso sistemico, i seguenti effetti indesiderati. Essi si riferiscono a quelli rilevati con l'uso di flurbiprofene usato a breve termine e a dosi compatibili con la classificazione di medicinali di automedicazione. In caso di trattamento di condizioni croniche e per lunghi periodi di tempo possono verificarsi effetti indesiderati aggiuntivi.
Gli effetti indesiderati associati all'uso di flurbiprofene sono di seguito suddivisi in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza.
La frequenza è definita come: molto comune (≥ 1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All'interno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di decrescente gravità.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non nota: anemia, trombocitopenia, anemia aplastica e agranulocitosi.
Disturbi del sistema immunitario
Raro: reazioni anafilattiche.
Non nota: angioedema, ipersensibilità.
Disturbi psichiatrici
Non comune: insonnia.
Non nota: depressione, allucinazione.
Patologie del sistema nervoso
Comune: capogiri, cefalea, parestesia.
Non comune: sonnolenza.
Non nota: accidenti cerebrovascolari, neurite ottica, emicrania, confusione, vertigine.
Patologie dell'occhio
Non nota: disturbi visivi.
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Non nota: tinnito.
Disturbi cardiovascolari
Non nota: insufficienza cardiaca, edema.
Patologie vascolari:
Non nota: ipertensione.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: irritazione della gola.
Non comune: asma, broncospasmo e dispnea, vesciche nell'orofaringe, ipoestesia orofaringea.
Patologie gastrointestinali
Comune: diarrea, ulcere della bocca, nausea, dolore orale, parestesia orale, dolore orofaringeo, fastidio orale (sensazione di caldo o bruciore, formicolio della bocca).
Non comune: distensione addominale, dolore addominale, costipazione, secchezza della bocca, dispepsia, flatulenza, glossidinia, disgeusia, disestesia orale, vomito.
Molto rara: pancreatite.
Non nota: melena, ematemesi, emorragia gastrointestinale, colite, esacerbazione del morbo di Crohn, gastrite, ulcera peptica, perforazione e emorragia da ulcera.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: rash, prurito.
Non nota: orticaria, porpora, dermatiti bollose (includenti Sindrome di Stevens-Johnson, Necrolisi Tossica Epidermica ed Eritema multiforme).
Patologie renali e urinarie
Non nota: nefrotossicità in varie forme, inclusi nefrite interstiziale e sindrome nefrosica. Come con gli altri FANS, sono stati riportati rari casi di insufficienza renale.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: piressia, dolore.
Non nota: disagio, affaticamento, malessere, irritazione al livello locale (che si può verificare con le supposte).
Patologie epatobiliari
Non nota: epatite.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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