21 novembre 2024
Eprex
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Cos'è Eprex (epoetina alfa)
Eprex è un farmaco a base di epoetina alfa, appartenente al gruppo terapeutico Antianemici, eritropoietina.
A cosa serve Eprex e perchè si usa
EPREX è indicato per il trattamento dell'anemia sintomatica associata a insufficienza renale cronica (IRC):
- in pazienti adulti e pediatrici di età compresa tra 1 e 18 anni in emodialisi e in pazienti adulti in dialisi peritoneale.
- in pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi per il trattamento dell'anemia grave di origine renale, accompagnata da sintomi clinici nei pazienti.
EPREX è indicato in pazienti adulti in chemioterapia per tumori solidi, linfoma maligno o mieloma multiplo e a rischio di trasfusione come indicato dallo stato generale del paziente (situazione cardiovascolare, anemia preesistente all'inizio della chemioterapia) per il trattamento dell'anemia e riduzione del fabbisogno trasfusionale.
EPREX è indicato in pazienti adulti che fanno parte di un programma di predonazione per aumentare la quantità di sangue autologo Il trattamento è indicato solo in pazienti con anemia di grado moderato (concentrazione di emoglobina nell'intervallo compreso tra 10-13 g/dL [ 6,2 – 8,1 mmol/L], nessuna carenza di ferro) se le procedure di conservazione del sangue non sono disponibili o sono insufficienti in caso di intervento elettivo di chirurgia maggiore che richieda un elevato quantitativo di sangue (4 o più unità per le donne o 5 o più unità per gli uomini).
EPREX è indicato in pazienti adulti, che non presentino carenze di ferro, prima di un intervento elettivo di chirurgia ortopedica maggiore, ritenuti a elevato rischio di complicazioni da trasfusione, per ridurre l'esposizione a trasfusioni di sangue allogenico. L'uso deve essere limitato a pazienti con anemia di grado moderato (concentrazione di emoglobina nell'intervallo compreso tra 10-13 g/dL), per i quali non sia disponibile un programma di predonazione di sangue autologo, e per i quali si preveda una perdita di sangue moderata (da 900 a 1800 mL).
EPREX è indicato per il trattamento dell'anemia sintomatica (concentrazione di emoglobina ≤10 g/dL) in adulti con sindromi mielodisplastiche (MDS) primarie a rischio basso o intermedio-1 e con bassa eritropoietina sierica (<200 mU/mL).
Indicazioni: come usare Eprex, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Prima di iniziare il trattamento con epoetina alfa e quando si decide di aumentare la dose, devono essere valutate e trattate tutte le altre cause di anemia (carenza di ferro, folati o vitamina B12, intossicazione da alluminio, infezioni o infiammazioni, perdite ematiche, emolisi e fibrosi del midollo osseo di qualsiasi origine). Al fine di garantire una risposta ottimale ad epoetina alfa, devono essere garantite riserve adeguate di ferro e, se necessario, deve essere somministrata l'integrazione di ferro (vedere paragrafo 4.4).
Trattamento dell'anemia sintomatica in pazienti adulti con insufficienza renale cronica (IRC)
Sintomi e sequele dell'anemia possono variare in base al sesso, all'età e alle comorbidità in atto; è necessaria la valutazione delle condizioni cliniche del singolo paziente da parte del medico.
La concentrazione di emoglobina auspicata è compresa tra 10 g/dL e 12 g/dL (6,2 a 7,5 mmol/L). EPREX deve essere somministrato in modo da raggiungere una concentrazione di emoglobina non superiore a 12 g/dL (7,5 mmol/L). Un incremento di emoglobina superiore a 2 g/dL (1,25 mmol/L) in un periodo di quattro settimane deve essere evitato. In caso accadesse, deve essere effettuato un appropriato aggiustamento di dose.
A causa della variabilità intra-paziente, in un paziente si possono occasionalmente osservare valori di emoglobina superiori e inferiori alla concentrazione di emoglobina auspicata. Tale variabilità deve essere gestita attraverso aggiustamenti della dose, nel rispetto dell'intervallo di concentrazione di emoglobina compreso fra 10 g/dL (6,2 mmol/L) e 12 g/dL (7,5 mmol/L).
Deve essere evitato un livello di emoglobina costantemente superiore a 12 g/dL (7,5 mmol). Se l'emoglobina aumenta più di 2 g/dL (1,25 mmol/L) al mese, o se livello di emoglobina eccede costantemente i 12 g/dL (7,5 mmol) ridurre la dose di EPREX del 25%. Se l'emoglobina supera i 13 g/dL (8,1 mmol/L) sospendere la terapia finchè non ritorni al di sotto di 12 g/dL (7,5 mmol/L) e poi riprendere EPREX a dosi inferiori del 25% delle precedenti.
I pazienti devono essere attentamente monitorati per assicurare che la dose più bassa efficace autorizzata di EPREX venga utilizzata per assicurare l'adeguato controllo dell'anemia e dei sintomi correlati mantenendo una concentrazione di emoglobina al di sotto o uguale a 12 g/dL (7,5 mmol/L).
Deve essere prestata cautela nell'aumentare la dose di ESA in pazienti con insufficienza renale cronica. Per i pazienti con una scarsa risposta emoglobinica agli ESA, deve essere ricercata una causa alternativa della scarsa risposta (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Il trattamento con EPREX è diviso in due fasi – fase di correzione e fase di mantenimento.
Pazienti adulti in emodialisi
In pazienti in emodialisi in cui gli accessi venosi sono immediatamente disponibili, è preferibile l'utilizzo della via di somministrazione endovenosa.
Fase di correzione
La dose iniziale è 50 UI/kg di peso, 3 volte la settimana.
Se è necessario, aumentare o diminuire la dose di 25 UI/kg (3 volte la settimana) fino al raggiungimento della concentrazione di emoglobina auspicata nell'intervallo compreso tra 10 g/dL e 12 g/dL (6,2 a 7,5 mmol/L) (questo deve avvenire gradualmente ad intervalli di almeno quattro settimane).
Fase di mantenimento
La dose settimanale totale raccomandata è fra 75 UI/kg e 300 UI/kg.
Deve essere effettuato un appropriato aggiustamento della dose per mantenere i valori di emoglobina entro la concentrazione di emoglobina auspicata tra 10 g/dL e 12 g/dL (6,2 a 7,5 mmol/L).
Pazienti con un livello iniziale di emoglobina molto basso (< 6 g/dL o < 3,75 mmol/L) possono richiedere dosi di mantenimento più alte dei pazienti con un grado iniziale di anemia meno grave (> 8 g/dL o > 5 mmol/L).
Pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi
Nei pazienti in cui gli accessi venosi non sono immediatamente disponibili, EPREX può essere somministrato per via sottocutanea.
Fase di correzione
La dose iniziale è 50 UI/kg di peso, 3 volte la settimana seguito, se è necessario, da un aumento della dose di 25 UI/kg (3 volte la settimana) fino al raggiungimento della concentrazione di emoglobina auspicata (questo deve avvenire gradualmente ad intervalli di almeno quattro settimane).
Fase di mantenimento
Durante la fase di mantenimento, EPREX può essere somministrato 3 volte alla settimana e, in caso di somministrazione sottocutanea, una volta alla settimana o una volta ogni due settimane.
La dose e gli intervalli di somministrazione devono essere adattati correttamente per mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato: Hb fra 10 e 12 g/dL (6,2-7,5 mmol/L). L'estensione dell'intervallo di somministrazione può richiedere un aumento della dose.
La dose massima non deve superare 150 UI/kg 3 volte la settimana, 240 UI/kg (fino ad un massimo di 20.000 UI) una volta la settimana o 480 UI/kg (fino ad un massimo di 40.000 UI) una volta ogni 2 settimane.
Pazienti adulti in dialisi peritoneale
Nei pazienti in cui gli accessi venosi non sono immediatamente disponibili, EPREX può essere somministrato per via sottocutanea.
Fase di correzione
La dose iniziale è di 50 UI/kg, 2 volte la settimana.
Fase di mantenimento
La dose di mantenimento raccomandata è compresa tra 25 IU/kg e 50 IU/kg, 2 volte la settimana, ripartite in 2 somministrazioni uguali.
Deve essere effettuato un appropriato aggiustamento della dose per mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato: emoglobina fra 10 g/dL e 12 g/dL (6,2-7,5 mmol/L).
Trattamento dei pazienti adulti con anemia indotta da chemioterapia
I sintomi e sequele dell'anemia possono variare in base all'età, al sesso e alla situazione generale della malattia; è necessaria la valutazione da parte del medico delle condizioni cliniche del singolo paziente.
EPREX deve essere somministrato a pazienti anemici (ad es. concentrazione di emoglobina ≤10 g/dL (6,2 mmol/L).
La dose iniziale è 150 UI/kg, somministrata per via sottocutanea, 3 volte la settimana.
In alternativa, EPREX può essere somministrato per via sottocutanea alla dose iniziale di 450 UI/kg una volta alla settimana.
Deve essere effettuato un appropriato aggiustamento della dose per mantenere i valori di emoglobina al livello desiderato: emoglobina fra 10 g/dL e 12 g/dL (6,2-7,5 mmol/L).
A causa della variabilità intra-paziente, in un paziente si possono occasionalmente osservare valori di emoglobina superiori e inferiori alla concentrazione di emoglobina auspicata. Tale variabilità deve essere gestita attraverso aggiustamenti della dose, nel rispetto dell'intervallo della concentrazione di emoglobina auspicata compreso fra 10 g/dL (6,2 mmol/L) e 12 g/dL (7,5 mmol/L)
Deve essere evitata una concentrazione di emoglobina costantemente superiore a 12 g/dL (7,5 mmol). Le istruzioni per un corretto aggiustamento della dose nel caso in cui l'emoglobina raggiungesse concentrazioni superiori a 12 g/dL (7,5 mmol) sono riportate qui di seguito.
Se, dopo 4 settimane di trattamento la concentrazione dell'emoglobina è aumentata di almeno 1 g/dL (0,62 mmol/L), o la conta dei reticolociti è aumentata di un valore ≥ 40.000 cellule/μl rispetto ai valori basali, la dose deve rimanere di 150 UI/kg 3 volte la settimana o di 450 UI/kg 1 volta a settimana.
Se l'aumento della concentrazione dell'emoglobina è < 1 g/dL (<0,62 mmol/L) e quello della conta dei reticolociti è < 40.000 cellule/μl rispetto ai valori basali, aumentare la dose a 300 UI/kg 3 volte la settimana. Se, dopo altre 4 settimane di terapia a 300 UI/kg 3 volte la settimana, la concentrazione dell'emoglobina è aumentata di almeno 1 g/dL (0,62 mmol/L) o la conta dei reticolociti è aumentata di un valore ≥ 40.000 cellule/μl, la dose deve rimanere a 300 UI/kg 3 volte la settimana.
Se l'aumento della concentrazione dell'emoglobina è stata < 1 g/dL (< 0,62 mmol/L) e l'incremento dei reticolociti < 40.000 cellule/μl rispetto ai valori basali, significa che probabilmente non ci sarà risposta e il trattamento deve essere sospeso.
Aggiustamento della dose per mantenere le concentrazioni di emoglobina tra 10 g/dL – 12 g/dL
Se la concentrazione dell'emoglobina aumenta più di 2 g/dL (1,25 mmol/L) al mese, o se l'emoglobina eccede i 12 g/dL (7,5 mmol/L), ridurre la dose di EPREX, di circa il 25 - 50%.
Se la concentrazione dell'emoglobina supera i 13 g/dL (8,1 mmol/L), interrompere la terapia fino a quando la concentrazione scende sotto i 12 g/dL (7,5 mmol/L) e quindi riprendere la terapia con EPREX ad una dose inferiore del 25% rispetto alla dose precedente.
Il dosaggio raccomandato è descritto nel seguente diagramma:
I pazienti devono essere monitorati attentamente per garantire che la dose più bassa approvata di agenti stimolanti l'eritropoiesi (ESA) sia utilizzata per fornire un adeguato controllo dei sintomi dell'anemia.
La terapia con EPREX deve essere continuata per un mese dopo il termine della chemioterapia.
Trattamento dei pazienti adulti candidati a interventi chirurgici facenti parte di un programma di predonazione di sangue autologo
Pazienti lievemente anemici (ematocrito fra 33-39%) che richiedono un predeposito di 4 o più unità di sangue, devono essere trattati con 600 UI/kg di EPREX per via endovenosa, 2 volte la settimana, durante le 3 settimane precedenti l'intervento.
EPREX deve essere somministrato dopo il completamento della procedura di donazione del sangue.
Trattamento dei pazienti adulti candidati ad intervento elettivo di chirurgia ortopedica maggiore
La dose raccomandata è di 600 UI/kg di EPREX somministrata per via sottocutanea, una volta la settimana durante le tre settimane precedenti l'intervento (-21 giorni, -14 giorni e -7 giorni) ed il giorno dell'intervento.
Qualora vi sia la necessità da un punto di vista medico di ridurre il tempo di attesa prima dell'intervento chirurgico ad un periodo inferiore alle tre settimane, una dose di 300 UI/kg di EPREX deve essere somministrata per via sottocutanea giornalmente per 10 giorni consecutivi prima dell'intervento, il giorno dell'intervento e nei 4 giorni immediatamente successivi ad esso.
Qualora l'emoglobina raggiunga un valore pari o superiore a 15 g/dL, durante il periodo preoperatorio, la somministrazione di EPREX deve essere sospesa e non devono essere somministrate ulteriori dosi.
Trattamento di pazienti adulti con MDS a rischio basso o intermedio-1
EPREX deve essere somministrato a pazienti con anemia sintomatica (ad esempio concentrazione di emoglobina ≤10 g/dL (6,2 mmol/L)).
La dose iniziale raccomandata di EPREX è di 450 UI/kg (per una dose totale massima di 40.000 UI) somministrata per via sottocutanea una volta alla settimana, con intervalli fra le dosi non inferiori a 5 giorni.
Devono essere apportati adeguati aggiustamenti del dosaggio al fine di mantenere le concentrazioni di emoglobina entro il target range di 10-12 g/dL (6,2-7,5 mmol/L). Si raccomanda di valutare la risposta eritroide iniziale a distanza di 8-12 settimane dall'inizio del trattamento. Gli aumenti e le riduzioni del dosaggio devono essere fatti gradualmente, volta per volta (attenersi allo schema seguente). Devono essere evitate concentrazioni di emoglobina superiori a 12 g/dL (7,5 mmol/L).
Aumento della dose: la dose non deve essere aumentata oltre il massimo di 1050 UI/kg (dose totale di 80.000 UI) a settimana. Se il paziente non risponde più oppure la concentrazione di emoglobina diminuisce di ≥1 g/dL in seguito alla riduzione della dose, questa deve essere aumentata di un livello. Devono intercorrere minimo 4 settimane tra gli aumenti della dose.
Mantenimento e riduzione della dose: quando la concentrazione di emoglobina supera i 12 g/dL (7,5 mmol/L), l'epoetina alfa deve essere sospesa. Quando il livello di emoglobina è <11 g/dL, è possibile riprendere la somministrazione allo stesso dosaggio o a un dosaggio inferiore, a discrezione del medico. Qualora si verificasse un aumento rapido dell'emoglobina (>2 g/dL nel corso di 4 settimane), va presa in considerazione la riduzione del dosaggio di un livello.
I sintomi e le complicanze dell'anemia possono variare in base all'età, al sesso e alle concomitanti comorbilità; è necessaria la valutazione da parte di un medico del decorso clinico e della condizione del singolo paziente.
Popolazione pediatrica
Trattamento dell'anemia sintomatica in pazienti con insufficienza renale cronica in emodialisi
Sintomi e sequele dell'anemia possono variare in base all'età, al sesso e alle comorbidità in atto; è necessaria la valutazione da parte del medico delle condizioni cliniche del singolo paziente.
Nei pazienti pediatrici la concentrazione di emoglobina auspicata è compresa tra 9,5 g/dL e 11 g/dL (5,9 a 6,8 mmol/L). EPREX deve essere somministrato in modo da raggiungere una concentrazione di emoglobina non superiore a 11 g/dL (6,8 mmol/L). Un incremento di emoglobina superiore a 2 g/dL (1,25 mmol/L) in un periodo di quattro settimane deve essere evitato. In caso accadesse, deve essere effettuato un appropriato aggiustamento di dose.
I pazienti devono essere attentamente monitorati per assicurare che la dose più bassa autorizzata di EPREX venga utilizzata per assicurare l'adeguato controllo dell'anemia e dei sintomi correlati.
Il trattamento con EPREX è diviso in due fasi: fase di correzione e fase di mantenimento.
Nei pazienti pediatrici in emodialisi dove l'accesso endovenoso è normalmente disponibile, è preferibile la somministrazione per via endovenosa.
Fase di correzione:
La dose iniziale è 50 UI/kg di peso per via endovenosa, 3 volte la settimana.
Se è necessario, aumentare o diminuire la dose di 25 UI/kg (3 volte la settimana) fino al raggiungimento della concentrazione di emoglobina auspicata nell'intervallo compreso tra 9,5 g/dL e 11 g/dL (5,9 a 6,8 mmol/L) (questo deve avvenire gradualmente ad intervalli di almeno quattro settimane).
Fase di mantenimento:
Deve essere effettuato un appropriato aggiustamento della dose per mantenere i valori di emoglobina entro la concentrazione di emoglobina auspicata tra 9,5 g/dL e 11 g/dL (5,9 a 6,8 mmol/L).
Generalmente, i bambini con peso corporeo inferiore ai 30 kg richiedono dosi più elevate di mantenimento rispetto ai bambini con peso superiore ai 30 kg ed agli adulti.
Pazienti pediatrici con un livello iniziale di emoglobina molto basso (< 6,8 g/dL o < 4,25 mmol/L) possono richiedere dosi di mantenimento più alte dei pazienti con livelli iniziali di emoglobina più elevati (> 6,8 g/dL o > 4,25 mmol/L).
Anemia in pazienti con insufficienza renale cronica prima di iniziare la dialisi o in dialisi peritoneale
La sicurezza e l'efficacia di EPREX in pazienti con insufficienza renale cronica con anemia prima di iniziare la dialisi o in dialisi peritoneale non sono state stabilite. I dati attualmente disponibili per l'uso sottocutaneo di EPREX in queste popolazioni sono descritti nel paragrafo 5.1 ma non può essere fatta nessuna raccomandazione sulla posologia.
Trattamento dei pazienti pediatrici con anemia indotta da chemioterapia
La sicurezza e l'efficacia di EPREX nei pazienti pediatrici che ricevono chemioterapia non sono state stabilite (vedere paragrafo 5.1).
Trattamento dei pazienti chirurgici pediatrici facenti parte di un programma di predonazione autologa
La sicurezza e l'efficacia di EPREX nei pazienti pediatrici non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Trattamento dei pazienti pediatrici in attesa di un intervento elettivo di chirurgia ortopedica maggiore
La sicurezza e l'efficacia di EPREX nei pazienti pediatrici non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Prestare attenzione prima di manipolare o somministrare il medicinale.
Prima dell'uso, lasciare la siringa di EPREX a riposo fino a quando non raggiunge la temperatura ambientale. Questa operazione solitamente richiede tra i 15 e 30 minuti.
Trattamento dell'anemia sintomatica in pazienti adulti con insufficienza renale cronica
Nei pazienti con insufficienza renale cronica dove l'accesso endovenoso è normalmente disponibile (pazienti in emodialisi) è preferibile la somministrazione di EPREX per via endovenosa.
Dove l'accesso endovenoso non è subito disponibile (pazienti non ancora sottoposti a dialisi e pazienti in dialisi peritoneale) EPREX può essere somministrato per via sottocutanea.
Trattamento dei pazienti adulti con anemia indotta da chemioterapia.
EPREX deve essere somministrato per via sottocutanea.
Trattamento dei pazienti chirurgici adulti facenti parte di un programma di predonazione autologa
EPREX deve essere somministrato per via endovenosa.
Trattamento dei pazienti adulti in attesa di un intervento elettivo di chirurgia ortopedica maggiore
EPREX deve essere somministrato per via sottocutanea.
Trattamento di pazienti adulti con MDS a rischio basso o intermedio-1
EPREX deve essere somministrato per via sottocutanea.
Trattamento dell'anemia sintomatica in pazienti pediatrici con insufficienza renale cronica in emodialisi
Nei pazienti pediatrici con insufficienza renale cronica dove l'accesso endovenoso è normalmente disponibile (pazienti in emodialisi), è preferibile la somministrazione di EPREX per via endovenosa.
Somministrazione per via endovenosa
La somministrazione deve avvenire in almeno 1-5 minuti a seconda della dose totale.
In pazienti emodializzati, l'iniezione in bolo può essere effettuata, durante la dialisi, attraverso un accesso venoso adeguato nella linea di dialisi. In alternativa, l'iniezione può essere fatta al termine della dialisi, attraverso l'accesso alla fistola, seguita da somministrazione di 10 mL di soluzione fisiologica per sciacquare le vie di accesso e assicurare una soddisfacente immissione del prodotto nel circolo ematico.
In pazienti che hanno presentato reazioni di tipo influenzale, è preferibile una somministrazione più lenta (vedere paragrafo 4.8).
Non somministrare EPREX per infusione endovenosa o in soluzione con altri farmaci.
Somministrazione per via sottocutanea
Non si deve generalmente superare il volume massimo di 1 mL per ciascun sito di iniezione. In caso di volumi maggiori si deve scegliere più di un sito di iniezione.
Le iniezioni devono essere fatte negli arti o nella parete addominale anteriore.
Nel caso in cui il medico ritenga che il paziente o la persona che lo assiste siano in grado di somministrare EPREX per via sottocutanea in modo sicuro e appropriato, devono essere fornite le istruzioni per una corretta dose e somministrazione.
Come per altri prodotti iniettabili, controllare che non vi siano particelle nella soluzione o variazioni di colore.
Scala graduata
L'etichetta della siringa contiene una scala graduata numerata per consentire la somministrazione di una parte della dose (vedere paragrafo 6.6). Tuttavia, il prodotto è solo per uso singolo. Deve essere presa solo una dose di EPREX da ciascuna siringa
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Eprex
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
I pazienti che sviluppano Aplasia Pura delle Cellule della serie Rossa (PRCA) a seguito del trattamento con qualsiasi eritropoietina, non devono essere trattati con EPREX o con altre eritropoietine (vedere paragrafo 4.4 PRCA).
Ipertensione non controllata.
Devono essere tenute presenti, nei pazienti trattati con EPREX, tutte le controindicazioni associate al programma di predeposito di sangue autologo.
L'impiego di EPREX è controindicato in presenza di gravi disturbi vascolari a livello coronarico, arterioso periferico, carotideo o cerebrale in pazienti candidati ad interventi di chirurgia maggiore ortopedica elettiva e non facenti parte di un programma di predonazione autologa. L'impiego è altresì controindicato in pazienti con recenti episodi di infarto del miocardio o altre complicazioni cerebro-vascolari.
Pazienti candidati a interventi chirurgici che per qualunque motivo non possano ricevere una adeguata profilassi antitrombotica.
Eprex può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non sono disponibili studi adeguati e ben controllati in donne in gravidanza. Studi condotti sugli animali hanno mostrato tossicità sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3). Di conseguenza, epoetina alfa deve essere usata in gravidanza solo se il beneficio atteso supera i rischi potenziali per il feto. L'uso di epoetina alfa non è raccomandato in donne in gravidanza candidate a interventi chirurgici, che partecipano a un programma di predonazione di sangue autologo.
Allattamento
Non è noto se l'epoetina alfa esogena viene secreta nel latte materno umano. Epoetina alfa deve essere utilizzata con cautela in donne che allattano. La decisione di continuare/interrompere l'allattamento o continuare/interrompere la terapia con epoetina alfa deve essere presa considerando il beneficio dell'allattamento al seno per il neonato e il beneficio della terapia con epoetina alfa per la donna.
L'uso di epoetina alfa non è raccomandato in donne in allattamento candidate a interventi chirurgici, che partecipano a un programma di predonazione di sangue autologo.
Fertilità
Non ci sono studi che valutano l'effetto potenziale di epoetina alfa sulla fertilità maschile o femminile.
Patologie correlate:
- Anemia
Si definisce anemia una condizione caratterizzata dalla diminuzione della quantità di emoglobina totale presente nell'organismo. - Talassemia
La talassemia è una malattia genetica dovuta all'alterata produzione di una o più delle quattro catene proteiche (globine) che costituiscono l'emoglobina, la proteina deputata al trasporto dell'ossigeno da parte dei globuli rossi.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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