23 dicembre 2024
Farmaci - Aggrastat
Aggrastat 250 mcg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 50 ml
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Aggrastat 250 mcg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 50 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico (classe H), a base di tirofiban cloridrato monoidrato, appartenente al gruppo terapeutico Antiaggreganti piastrinici. E' commercializzato in Italia da Advanz Pharma Italia S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
CorrevioCONCESSIONARIO:
Advanz Pharma Italia S.r.l.MARCHIO
AggrastatCONFEZIONE
250 mcg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 50 mlFORMA FARMACEUTICA
soluzione (uso interno)
PRINCIPIO ATTIVO
tirofiban cloridrato monoidrato
GRUPPO TERAPEUTICO
Antiaggreganti piastrinici
CLASSE
H
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico
PREZZO
262,90 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Aggrastat disponibili in commercio:
- aggrastat 250 mcg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 50 ml (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Aggrastat »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Aggrastat? Perchè si usa?
Aggrastat è indicato per la prevenzione dell'infarto del miocardio precoce in pazienti adulti con sindrome coronarica acuta senza sovraslivellamento del tratto ST (NSTE-ACS) in cui l'ultimo episodio di dolore toracico si è manifestato nelle ultime 12 ore e con alterazioni all'ECG e/o incremento degli enzimi cardiaci.
I pazienti che più verosimilmente traggono beneficio dal trattamento con Aggrastat, sono quelli ad alto rischio per lo sviluppo di infarto miocardico entro i primi 3-4 giorni successivi all'inizio dei sintomi di angina acuta compresi, ad esempio, coloro che probabilmente saranno sottoposti a procedura di angioplastica coronarica precoce (PCI).
Aggrastat è anche indicato per la riduzione di eventi cardiovascolari maggiori nei pazienti con infarto miocardico acuto con sovraslivellamento del tratto ST (STEMI) che devono essere sottoposti a PCI primario. (vedere paragrafi 4.2 e 5.1).
Aggrastat deve essere impiegato con acido acetilsalicilico (ASA) ed eparina non frazionata.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Aggrastat?
Aggrastat è controindicato in pazienti ipersensibili al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti della preparazione elencati al paragrafo 6.1 o che hanno sviluppato trombocitopenia durante una precedente somministrazione di un antagonista del recettore GP IIb/IIIa.
Poiché l'inibizione dell'aggregazione piastrinica aumenta il rischio di sanguinamento, Aggrastat è controindicato in pazienti con:
- ictus nei 30 giorni precedenti o anamnesi positiva per ictus emorragico;
- anamnesi positiva per patologia intracranica (ad es. neoplasia, malformazione arterovenosa, aneurisma);
- sanguinamento clinicamente rilevante in atto o recente (nei 30 giorni precedenti il trattamento) (ad es. sanguinamento gastrointestinale);
- ipertensione maligna;
- trauma rilevante o intervento di chirurgia maggiore nelle sei settimane precedenti;
- trombocitopenia (conta piastrinica < 100.000/mm3), alterazioni della funzione piastrinica;
- alterazioni della coagulazione [ad es. tempo di protrombina > 1,3 volte la norma o INR (International Normalized Ratio) > 1,5];
- insufficienza epatica grave.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Aggrastat?
Non è raccomandata la somministrazione di Aggrastat da solo senza eparina non frazionata.
L'esperienza di somministrazione concomitante di Aggrastat con enoxaparina è limitata (vedere i paragrafi 5.1 e 5.2). La somministrazione concomitante di Aggrastat ed enoxaparina è associata ad una maggiore frequenza di sanguinamenti cutanei ed orali, ma non di sanguinamenti TIMI**, rispetto alla somministrazione concomitante di Aggrastat ed eparina non frazionata. Non si può escludere un aumento del rischio di sanguinamento serio associato alla somministrazione concomitante di Aggrastat ed enoxaparina, particolarmente in caso di pazienti trattati con una dose aggiuntiva di eparina non frazionata in occasione di esami angiografici e/o angioplastica coronarica. L'efficacia di Aggrastat con enoxaparina non è stata accertata. La sicurezza e l'efficacia di Aggrastat con altre eparine a basso peso molecolare non sono state studiate.
L'esperienza sull'uso del tirofiban cloridrato nelle seguenti malattie e condizioni è ancora insufficiente; tuttavia, è prevedibile un aumentato rischio di sanguinamento. Quindi, il tirofiban cloridrato non è raccomandato in:
- rianimazione cardiopolmonare traumatica o protratta, biopsia d'organo o litotripsia nelle 2 settimane precedenti;
- trauma grave o intervento chirurgico maggiore > 6 settimane ma < 3 mesi precedenti;
- ulcera peptica in fase attiva nei 3 mesi precedenti;
- ipertensione non controllata (> 180/110 mm Hg);
- pericardite acuta;
- vasculite in atto o nota in anamnesi;
- sospetta dissezione aortica;
- retinopatia emorragica;
- sangue occulto nelle feci o ematuria;
- terapia trombolitica (vedere paragrafo 4.5);
- uso concomitante di farmaci che aumentano in modo rilevante il rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.5).
L'infusione di Aggrastat deve essere interrotta immediatamente se le circostanze fanno ritenere che sia necessaria la terapia trombolitica (inclusa l'occlusione acuta durante l'angioplastica coronarica) o se il paziente debba essere sottoposto ad intervento di bypass coronarico (CABG) d'urgenza o richieda l'utilizzo del contropulsatore aortico.
Popolazione pediatrica
Aggrastat non è stato studiato nella popolazione pediatrica, pertanto l'uso di questo farmaco non è raccomandato nei bambini.
Altre note e misure preventive
I dati su una risomministrazione di Aggrastat sono insufficienti.
Durante il trattamento con Aggrastat i pazienti devono essere monitorati attentamente per i sanguinamenti. Se è necessario il trattamento dell'emorragia, deve essere considerata l'interruzione di Aggrastat (vedere paragrafo 4.9). In caso di sanguinamenti maggiori o incontrollabili, il tirofiban cloridrato deve essere interrotto immediatamente.
Aggrastat deve essere usato con particolare cautela nelle seguenti condizioni e gruppi di pazienti:
- sanguinamenti recenti clinicamente rilevanti (occorsi da meno di un anno);
- puntura di un vaso non comprimibile nelle 24 ore precedenti la somministrazione di Aggrastat;
- procedura epidurale recente (incluse puntura lombare e anestesia spinale);
- insufficienza cardiaca grave acuta o cronica;
- shock cardiogeno;
- insufficienza epatica da lieve a moderata;
- conta piastrinica < 150.000/mm3, anamnesi nota per coagulopatia o anomalie della funzione piastrinica o trombocitopenia;
- concentrazione emoglobinica inferiore a 11 g/dl o ematocrito <34%.
Efficacia in relazione alla dose
La somministrazione di un bolo di 10 microgrammi/kg di tirofiban non ha dimostrato una non-inferiorità verso abciximab per quanto riguarda gli endpoints clinicamente rilevanti a 30 giorni (vedere paragrafo 5.1).
Pazienti anziani, pazienti di sesso femminile e pazienti con basso peso corporeo
Pazienti anziani e/o di sesso femminile hanno avuto una incidenza più elevata di complicanze emorragiche rispetto ai pazienti più giovani o di sesso maschile, rispettivamente. Pazienti con un basso peso corporeo hanno avuto una incidenza più elevata di sanguinamenti rispetto a pazienti con un peso corporeo più elevato. Per tali ragioni Aggrastat deve essere usato con cautela in questi pazienti e l'effetto dell'eparina deve essere monitorato attentamente.
Funzione renale compromessa
Negli studi clinici è stato evidenziato che il rischio di sanguinamento aumenta con la riduzione della clearance della creatinina e, dunque, anche con la ridotta clearance plasmatica del tirofiban. Perciò, i pazienti con ridotta funzionalità renale (clearance della creatinina < 60 ml/min) devono essere monitorati attentamente per il sanguinamento durante il trattamento con Aggrastat e deve essere attentamente monitorato l'effetto dell'eparina. Nella insufficienza renale grave la dose di Aggrastat deve essere ridotta (vedere paragrafo 4.2).
Via arteriosa femorale
Durante il trattamento con Aggrastat c'è un significativo incremento nell'incidenza di sanguinamenti, specialmente nel sito d'accesso femorale dell'introduttore. Prestare attenzione al fine di assicurare che sia punta solo la parete anteriore dell'arteria femorale. Le guaine inserite nelle arterie possono essere rimosse quando la coagulazione è tornata nella norma, per es. quando il tempo di coagulazione attivata (ACT) è inferiore a 180 secondi, (generalmente 2-6 ore dopo l'interruzione dell'eparina).
Dopo la rimozione dell'introduttore deve essere assicurata un'appropriata emostasi sotto stretto controllo.
Misure generali di assistenza
Il numero di punture vascolari e quello delle iniezioni intramuscolari, deve essere ridotto al minimo durante il trattamento con Aggrastat. Si deve utilizzare una via endovenosa solo in siti corporei comprimibili. Tutti i siti di punture vascolari devono essere documentati e strettamente monitorati. L'impiego di cateteri urinari, l'intubazione nasotracheale ed i sondini nasogastrici devono essere considerati in modo critico.
Monitoraggio dei valori di laboratorio
La conta piastrinica, i livelli dell'emoglobina e dell'ematocrito devono essere determinati sia prima del trattamento con Aggrastat che entro 2-6 ore dopo l'inizio della terapia con Aggrastat e successivamente, durante la terapia, almeno una volta al giorno (o più frequentemente se c'è l'evidenza di una marcata riduzione). Nei pazienti trattati in precedenza con antagonisti del recettore GPIIb/IIIa (si può verificare reattività crociata), la conta delle piastrine deve essere immediatamente monitorata, ad es. entro la prima ora dalla somministrazione dopo riesposizione (vedere paragrafo 4.8). Se la conta delle piastrine scende sotto le 90.000/mm3, deve essere effettuata una ulteriore conta delle piastrine al fine di escludere la pseudotrombocitopenia. Se la trombocitopenia è confermata, Aggrastat e l'eparina devono essere interrotti. I pazienti devono essere monitorati per i sanguinamenti e, se necessario, trattati (vedere paragrafo 4.9).
Inoltre, il tempo di tromboplastina attivata (aPTT) deve essere determinato prima del trattamento e gli effetti anticoagulanti dell'eparina devono essere attentamente monitorati con ripetute determinazioni dell'aPTT e la dose deve essere adattata di conseguenza (vedere paragrafo 4.2). Possono verificarsi sanguinamenti potenzialmente pericolosi per la vita, specialmente quando l'eparina viene somministrata con altri prodotti che influenzano l'emostasi, quali gli antagonisti del recettore GPIIb/IIIa.
Contenuto di sodio
Aggrastat concentrato per soluzione per infusione contiene circa 189 mg di sodio per flaconcino da 50 ml; ciò deve essere tenuto in considerazione in pazienti che seguono una dieta a contenuto di sodio controllato.
** I sanguinamenti TIMI maggiori sono definiti come una caduta del livello di emoglobina > di 50 g/l con o senza una localizzazione del sito di sanguinamento, emorragia intracranica o tamponamento cardiaco. I sanguinamenti TIMI minori sono definiti come una caduta del livello di emoglobina > di 30 g/l ma ≤ 50 g/l con identificazione del sito di sanguinamento o ematuria macroscopica spontanea, ematemesi o emottisi. Il TIMI "loss no site" è definito come una caduta del livello di emoglobina > 40 g/l ma < 50 g/l senza identificazione del sito di sanguinamento.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Aggrastat?
L'uso di diversi inibitori dell'aggregazione piastrinica aumenta il rischio di sanguinamento, così come la loro associazione con eparina, warfarin e trombolitici. I parametri clinici e biologici dell'emostasi devono essere monitorati regolarmente.
La somministrazione concomitante di Aggrastat e ASA aumenta l'inibizione dell'aggregazione piastrinica in maniera maggiore rispetto all'ASA da solo, misurata dal test di aggregazione piastrinica ex vivo ADP-indotta. La somministrazione concomitante di Aggrastat ed eparina non frazionata aumenta il prolungamento del tempo di emorragia in maniera maggiore rispetto all'eparina non frazionata da sola.
Usando in concomitanza Aggrastat con eparina non frazionata, ASA e clopidogrel si è verificata una incidenza di sanguinamenti paragonabile a quella verificatasi quando sono stati usati in associazione solo eparina non frazionata, ASA e clopidogrel (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Aggrastat ha prolungato il tempo di sanguinamento; tuttavia, con la somministrazione concomitante di Aggrastat e ticlopidina non si è osservato un effetto additivo sul tempo di sanguinamento.
L'uso concomitante del warfarin con Aggrastat più eparina è stato associato con un aumentato rischio di sanguinamento.
Aggrastat non è raccomandato nella terapia trombolitica, somministrata in concomitanza o meno di 48 ore prima della somministrazione di tirofiban cloridrato, o insieme a farmaci che aumentano il rischio di sanguinamento in misura rilevante (ad es.: anticoagulanti orali, altri inibitori GP IIb/IIIa parenterali, soluzioni di destrano). Vi è un'esperienza insufficiente sull'uso di tirofiban cloridrato nelle condizioni di cui sopra; si sospetta, tuttavia, un aumento del rischio di sanguinamento.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Aggrastat?
Negli studi clinici si è verificato sovradosaggio involontario con tirofiban cloridrato, fino a 50 microgrammi/kg in bolo in 3 minuti o 1,2 microgrammi/kg/min come infusione iniziale. Si è verificato anche un sovradosaggio fino a 1,47 microgrammi/kg/min come velocità di infusione di mantenimento.
a) Sintomi
Il sintomo di sovradosaggio più comunemente riportato è stato il sanguinamento, solitamente sanguinamento delle mucose e sanguinamento localizzato nel sito di accesso arterioso per il cateterismo cardiaco ma anche casi singoli di emorragie intracraniche e sanguinamenti retroperitoneali (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
b)Trattamento
Il sovradosaggio con tirofiban cloridrato deve essere trattato in funzione delle condizioni del paziente e con la valutazione del medico curante. Se è necessario il trattamento dell'emorragia, l'infusione di Aggrastat deve essere interrotta. Devono essere anche considerate trasfusioni di sangue e/o trombociti. Aggrastat può essere rimosso mediante emodialisi.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Aggrastat durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
I dati relativi all'uso di tirofiban cloridrato in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Aggrastat non è raccomandato durante la gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario.
Allattamento
Non è noto se tirofiban cloridrato sia escreto nel latte materno. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di tirofiban cloridrato nel latte (per dettagli vedere paragrafo 5.3). Non è possibile escludere un rischio per il neonato. Deve essere presa la decisione se astenersi dall'allattamento o astenersi dalla terapia con Aggrastat tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
In studi su ratti maschi e femmine trattati con differenti dosi di tirofiban cloridrato non si sono avuti effetti sulla fertilità e sulla capacità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Tuttavia, gli studi sugli animali non sono sufficienti per trarre conclusioni circa la tossicità riproduttiva nell'uomo.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Aggrastat sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non pertinente.
PRINCIPIO ATTIVO
1 ml di concentrato per soluzione per infusione contiene:
281 microgrammi di tirofiban cloridrato monoidrato, equivalenti a 250 microgrammi di tirofiban.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Cloruro di sodio, sodio citrato diidrato, acido citrico anidro, acqua per preparazioni iniettabili, acido cloridrico e/o idrossido di sodio (per la correzione del pH).
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 60 mesi
Non congelare. Tenere il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione, vedere paragrafo 6.3.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Flaconcino da 50 ml in vetro tipo I.
PATOLOGIE CORRELATE
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Le malattie cardiovascolari costituiscono la causa di morte di primaria rilevanza in Europa. La Giornata Mondiale del cuore è l’occasione per ricordare l’importanza della prevenzione
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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