24 novembre 2024
Farmaci - Brinzaflux
Brinzaflux 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce da 5 ml
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Brinzaflux 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce da 5 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di brinzolamide, appartenente al gruppo terapeutico Antiglaucoma. E' commercializzato in Italia da DOC Generici S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
DOC Generici S.r.l.MARCHIO
BrinzafluxCONFEZIONE
10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce da 5 mlFORMA FARMACEUTICA
sospensione
PRINCIPIO ATTIVO
brinzolamide
GRUPPO TERAPEUTICO
Antiglaucoma
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
6,92 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Brinzaflux disponibili in commercio:
- brinzaflux 10 mg/ml collirio, sospensione 1 flacone contagocce da 5 ml (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Brinzaflux »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Brinzaflux? Perchè si usa?
BRINZAFLUX è indicato per ridurre l'elevata pressione intraoculare nei casi di:
- ipertensione oculare
- glaucoma ad angolo aperto
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Brinzaflux?
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Accertata ipersensibilità alle sulfonamidi (vedere anche paragrafo 4.4).
- Insufficienza renale grave.
- Acidosi ipercloremica.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Brinzaflux?
Effetti sistemici
La brinzolamide è una sulfonamide inibitore dell'anidrasi carbonica e, sebbene somministrato per via topica, è assorbito a livello sistemico. Possono verificarsi con la somministrazione per via topica gli stessi tipi di reazioni avverse che sono attribuibili alle sulfonamidi. Se si manifestano segni di reazioni gravi o di ipersensibilità, sospendere l'uso di questo preparato.
Disturbi dell'equilibrio acido/base sono stati riportati con l'uso orale di inibitori dell'anidrasi carbonica. Usare con cautela in pazienti a rischio di compromissione renale a causa del possibile rischio di acidosi metabolica (vedere paragrafo 4.2).
Gli effetti della brinzolamide non sono stati studiati nei neonati prematuri (di età gestazionale inferiore alle 36 settimane) e in quelli di età inferiore a 1 settimana. Ai pazienti affetti da immaturità o anomalie significative a livello dei tubuli renali, può essere somministrata brinzolamide solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio a causa del possibile rischio di acidosi metabolica.
Gli inibitori orali dell'anidrasi carbonica possono ridurre la capacità di eseguire operazioni che richiedono attenzione mentale e/o coordinazione fisica. BRINZAFLUX viene assorbito a livello sistemico e quindi ciò potrebbe verificarsi con la somministrazione topica.
Terapia concomitante
Esiste la possibilità di un effetto additivo sugli effetti sistemici noti dell'inibizione dell'anidrasi carbonica nei pazienti che ricevono un inibitore dell'anidrasi carbonica per via orale e la brinzolamide. La somministrazione concomitante di brinzolamide e degli inibitori dell'anidrasi carbonica orali non è stata studiata e non è raccomandata (vedere anche paragrafo 4.5).
La brinzolamide è stata valutata principalmente in somministrazione concomitante con timololo nella terapia aggiuntiva del glaucoma. È stato, inoltre, studiato l'effetto di riduzione della pressione intraoculare (PIO) della brinzolamide, come terapia aggiuntiva all'analogo delle prostaglandine travoprost. Non sono disponibili dati a lungo termine sull'uso della brinzolamide come terapia aggiuntiva a travoprost (vedere anche paragrafo 5.1).
Esiste un'esperienza limitata con brinzolamide nel trattamento di pazienti con glaucoma pseudoesfoliativo o pigmentario. Si deve prestare attenzione nel trattare questi pazienti ed è raccomandato monitorare strettamente la pressione intraoculare (PIO). La brinzolamide non è stata studiata in pazienti con glaucoma ad angolo stretto e il suo utilizzo non è raccomandato in questi pazienti.
Il possibile ruolo della brinzolamide sulle funzioni corneali endoteliali di pazienti con cornea compromessa (particolarmente in pazienti con bassa conta cellulare endoteliale) non è stato studiato.
Non sono stati studiati in modo specifico pazienti portatori di lenti a contatto e, in questi pazienti, è raccomandato un attento monitoraggio durante l'uso di brinzolamide, poiché gli inibitori dell'anidrasi carbonica possono alterare l'idratazione corneale e l'uso di lenti a contatto potrebbe aumentare i rischi per la cornea. Si raccomanda un attento monitoraggio dei pazienti con compromissione corneale come nel caso di pazienti affetti da diabete mellito o distrofia della cornea.
È stato riportato che il benzalconio cloruro, che è usato comunemente come conservante nei prodotti oftalmici, può causare cheratopatia puntata e/o cheratopatia tossica ulcerativa. Poiché BRINZAFLUX contiene benzalconio cloruro, è richiesto un attento monitoraggio in caso di uso frequente o prolungato in pazienti affetti da secchezza oculare o compromissione corneale.
La brinzolamide non è stata studiata in pazienti portatori di lenti a contatto. BRINZAFLUX contiene benzalconio cloruro che può causare irritazione oculare e di cui è nota l'azione di scolorimento delle lenti a contatto morbide. Deve essere evitato il contatto con lenti a contatto morbide. Istruire i pazienti di togliere le lenti a contatto prima dell'applicazione di BRINZAFLUX e di attendere 15 minuti dall'instillazione della dose prima di inserire nuovamente le lenti a contatto.
La possibilità di un effetto da rimbalzo dopo la sospensione del trattamento con brinzolamide non è stata studiata; l'effetto di riduzione della pressione intraoculare dovrebbe durare per 5-7 giorni.
Popolazione pediatrica
L'efficacia e la sicurezza della brinzolamide in neonati, nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state stabilite e il suo uso non è raccomandati nei neonati, nei bambini e negli adolescenti.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Brinzaflux?
Non sono stati condotti studi specifici sull'interazione di altri medicinali con brinzolamide.
Negli studi clinici, l'uso concomitante di brinzolamide e preparazioni oftalmiche a base di analoghi delle prostaglandine e timololo non ha evidenziato interazioni avverse. L'associazione tra brinzolamide e miotici o agonisti adrenergici non è stata valutata durante terapie aggiuntive del glaucoma.
La brinzolamide è un inibitore dell'anidrasi carbonica e, sebbene somministrato per via topica, è assorbito a livello sistemico. Disturbi dell'equilibrio acido/base sono stati riportati con l'uso orale di inibitori dell'anidrasi carbonica. La possibilità di interazione deve essere considerata in pazienti in terapia con brinzolamide.
Gli isoenzimi del citocromo P-450 responsabili del metabolismo della brinzolamide includono CYP3A4 (il principale), CYP2A6, CYP2C8 e CYP2C9. Gli inibitori di CYP3A4 come ketoconazolo, itraconazolo, clotrimazolo, ritonavir e troleandomicina possono inibire il metabolismo della brinzolamide attraverso CYP3A4. È necessario prestare attenzione se si usano contemporaneamente inibitori del CYP3A4. Ad ogni modo, dato che l'eliminazione avviene principalmente per la via renale, l'accumulo di brinzolamide è poco probabile. La brinzolamide non è un inibitore degli isoenzimi del citocromo P-450.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Brinzaflux? Dosi e modo d'uso
Posologia
Quando usato in monoterapia o in terapia aggiuntiva, il dosaggio è di una goccia di BRINZAFLUX nel sacco congiuntivale dell'occhio/i affetto/i due volte al giorno. Alcuni pazienti possono avere una risposta migliore con la somministrazione di una goccia tre volte al giorno.
Popolazioni speciali
Pazienti anziani
Non è necessaria alcuna modifica della dose nei pazienti anziani.
Compromissione della funzione epatica e renale
La brinzolamide non è stata studiata in pazienti con ridotta funzionalità epatica, pertanto non deve essere utilizzata da questi pazienti.
La brinzolamide non è stata studiata in pazienti con grave compromissione della funzione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) o in pazienti con acidosi ipercloremica. Poiché la brinzolamide ed il suo metabolita principale sono escreti in modo predominante dal rene, BRINZAFLUX è controindicato in questi pazienti (vedere anche paragrafo 4.3).
Popolazione pediatrica
L'efficacia e la sicurezza della brinzolamide in neonati, bambini e adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state stabilite. I dati attualmente disponibili sono indicati ai paragrafi 4.8 e 5.1.
Si sconsiglia l'uso di brinzolamide nei neonati, nei bambini e negli adolescenti.
Modo di somministrazione Per uso oftalmico.
Si raccomanda l'occlusione nasolacrimale o di chiudere delicatamente la palpebra dopo la somministrazione. Questo può ridurre l'assorbimento sistemico dei prodotti medicinali somministrati a livello oculare e determinare una diminuzione degli effetti indesiderati sistemici.
Istruire il paziente di agitare bene il flacone prima dell'uso. Dopo aver tolto il tappo, se l'anello di sicurezza si è allentato rimuoverlo, prima di usare il medicinale.
Per prevenire la contaminazione della punta del flacone e della sospensione, si deve fare attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta del flacone. Informare i pazienti di conservare il flacone ben chiuso quando non lo si utilizza.
Quando BRINZAFLUX viene usato in sostituzione di un altro agente oftalmico antiglaucoma, interrompere la somministrazione dell'altro agente ed iniziare la terapia con BRINZAFLUX il giorno successivo.
Se viene usata più di una medicazione topica oftalmica, i medicinali devono essere somministrati a distanza di almeno 5 minuti. Gli unguenti oftalmici devono essere somministrati per ultimi.
Se si salta una dose, proseguire il trattamento con la dose successiva come programmato. La dose non dovrà essere superiore ad una goccia per occhio/i malato/i tre volte al giorno.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Brinzaflux?
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.
Il trattamento dovrà essere sintomatico e di supporto. Potrebbero manifestarsi sbilanciamento elettrolitico, sviluppo di uno stato di acidosi e possibili effetti a livello del sistema nervoso. Dovranno essere tenuti sotto controllo i livelli di elettroliti nel siero (in modo particolare il potassio) ed i livelli di pH del sangue.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Brinzaflux durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non vi sono o sono disponibili in numero limitato dati provenienti dall'uso della brinzolamide per via oftalmica in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva in seguito a somministrazione sistemica (vedere anche paragrafo 5.3).
BRINZAFLUX non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
Allattamento
Non è noto se la brinzolamide/metaboliti siano escreti nel latte materno in seguito a somministrazione topica per via oftalmica. Studi condotti sugli animali hanno mostrato escrezione di minime quantità di brinzolamide nel latte materno in seguito a somministrazione per via orale.
Non può essere escluso un rischio per neonati/infanti. Bisogna decidere se interrompere l'allattamento al seno oppure sospendere la terapia con BRINZAFLUX tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e del beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Gli studi condotti sugli animali con brinzolamide non hanno evidenziato effetti sulla fertilità. Non sono stati condotti studi per valutare l'effetto della somministrazione topica per via oftalmica della brinzolamide sulla fertilità umana.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Brinzaflux sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
La brinzolamide altera lievemente la capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
Un temporaneo offuscamento della visione o altri disturbi visivi possono influire sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari (vedere anche paragrafo 4.8). Se si manifesta un offuscamento della visione dopo l'instillazione, il paziente dovrà attendere che la visione torni chiara prima di guidare o usare macchinari.
Gli inibitori orali dell'anidrasi carbonica possono ridurre la capacità di eseguire operazioni che richiedono attenzione mentale e/o coordinazione fisica (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.8).
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni ml di sospensione contiene 10 mg di brinzolamide.
Una goccia contiene circa 309 microgrammi di brinzolamide.
Eccipiente con effetto noto:
Ogni ml di sospensione contiene circa 0,1 mg di benzalconio cloruro.
Una goccia contiene circa 3.1 microgrammi di benzalconio cloruro
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Benzalconio cloruro soluzione 50%
Mannitolo (E421)
Poloxamer 407
Carbomer 974P
Disodio edetato
Cloruro di sodio
Idrossido di sodio (per l'aggiustamento del pH)
Acqua per preparazioni iniettabili
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Contenitore contagocce da 10 ml costituito da un flacone in LDPE e punta contagocce in LDPE sigillata e tappo bianco in PP o HDPE con sigillo di prova contenente 5 ml di sospensione bianca omogenea.
Sono disponibili le seguenti confezioni: astucci contenenti 1 x 5 ml, 3 x 5 ml, 6 x 5 ml. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
PATOLOGIE CORRELATE
- Glaucoma
E’ una patologia degenerativa lenta ma progressiva, accompagnata generalmente da un aumento della pressione intraoculare, con danno del nervo ottico. Un danno non reversibile, tuttavia un trattamento adeguato può prevenire l'ulteriore perdita della vista - Malattia di Ménière
La malattia di Ménière è un disturbo dell'orecchio interno caratterizzato da attacchi ricorrenti di vertigine, perdita dell'udito e acufeni.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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