Cleocin 2% crema vaginale 40 g + 7 applicatori monouso dosati

22 dicembre 2024
Farmaci - Cleocin

Cleocin 2% crema vaginale 40 g + 7 applicatori monouso dosati


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Cleocin 2% crema vaginale 40 g + 7 applicatori monouso dosati è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di clindamicina fosfato, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici. E' commercializzato in Italia da Pfizer S.r.l.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Pfizer Italia S.r.l.

CONCESSIONARIO:

Pfizer S.r.l.

MARCHIO

Cleocin

CONFEZIONE

2% crema vaginale 40 g + 7 applicatori monouso dosati

FORMA FARMACEUTICA
crema

PRINCIPIO ATTIVO
clindamicina fosfato

GRUPPO TERAPEUTICO
Antibatterici

CLASSE
C

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
29,90 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Cleocin disponibili in commercio:


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Foglietto illustrativo Cleocin »

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Cleocin? Perchè si usa?


Vaginosi batteriche/vaginiti aspecifiche (vaginiti sostenute da: Gardnerella vaginalis, Mobiluncus s.p.p., Bacteroides s.p.p., Mycoplasma hominis, Peptostreptococcus s.p.p.).


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Cleocin?


La clindamicina è controindicata nelle pazienti con precedenti anamnestici di ipersensibilità al principio attivo, alla lincomicina o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Inoltre la clindamicina è controindicata nei soggetti con precedenti anamnestici di colite legata all'uso degli antibiotici.

Non somministrare nell'età pediatrica non essendo stata accertata la sicurezza d'impiego e l'efficacia.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Cleocin?


Prima o dopo l'inizio della terapia con clindamicina può essere necessario indagare con adeguati esami di laboratorio l'eventuale presenza di altre infezioni, comprese quelle da Trichomonas vaginalis, Candida albicans, Chlamydia trachomatis e gonococchi.

L'uso della clindamicina può provocare la proliferazione di organismi resistenti, in particolare di lieviti.

Qualora dovesse manifestarsi una superinfezione, intraprendere le misure terapeutiche adeguate.

CLEOCIN deve essere prescritto con cautela a pazienti con anamnesi positiva per malattie gastrointestinali, particolarmente coliti e agli individui atopici.

Sintomi indicativi di colite pseudomembranosa possono comparire durante o dopo il trattamento antimicrobico (vedere paragrafo 4.8). La colite pseudomembranosa è stata segnalata con quasi tutti gli antibatterici, compresa la clindamicina, con livelli di gravità compresi tra lieve e potenzialmente letale. È importante quindi che questa diagnosi sia presa in considerazione nei pazienti che presentano diarrea in seguito alla somministrazione di antibatterici. I casi di gravità moderata possono migliorare con la sospensione del farmaco.

In presenza di diarrea pseudomembranosa si deve interrompere il trattamento con la clindamicina e prescrivere un'adeguata terapia antibatterica. In questa situazione sono controindicati i farmaci che inibiscono la peristalsi.

Si consiglia cautela nel prescrivere la clindamicina in pazienti con malattia infiammatoria intestinale come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa.

Come con tutte le infezioni vaginali, durante il trattamento con la crema vaginale a base di clindamicina si sconsigliano i rapporti sessuali. L'efficacia dei dispositivi contraccettivi quali i profilattici maschili e i diaframmi vaginali in lattice può diminuire se esposti alla base (come paraffina liquida) utilizzata nella clindamicina crema vaginale. L'uso di tali presidi è sconsigliato nelle 72 ore successive al trattamento con la crema vaginale a base di clindamicina, per la possibile riduzione dell'efficacia contraccettiva o della protezione nei confronti delle malattie sessualmente trasmesse.

Durante il trattamento con la crema vaginale a base di clindamicina è sconsigliato l'uso di altri prodotti vaginali, come tamponi e lavande vaginali.

Particolare attenzione va pure rivolta a precedenti allergici legati all'uso di farmaci o altri allergeni.

L'uso, specie se prolungato, dei prodotti topici, può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. Ove ciò si verifichi, occorre sospendere il trattamento ed adottare idonee misure terapeutiche.

Evitare il contatto con gli occhi.

I dati sull'uso di CLEOCIN in donne in gravidanza sono limitati pertanto non è raccomandato durante il primo trimestre e l'uso deve essere effettuato solo se strettamente necessario nel secondo e terzo trimestre (vedere par 4.6). Non è noto se CLEOCIN venga escreto nel latte materno, pertanto si deve effettuare una valutazione rischio/beneficio prima del suo utilizzo durante l'allattamento (vedere par 4.6).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia nei pazienti pediatrici non è stata stabilita.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

CLEOCIN contiene glicole propilenico, alcool cetostearilico e alcool benzilico (vedere paragrafo 2).
Alcool cetostearilico può causare reazioni cutanee locali (ad es. dermatiti da contatto).
Alcool benzilico può causare reazioni allergiche e lieve irritazione locale.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Cleocin?


Non sono disponibili informazioni sull'uso concomitante di altri medicinali per via vaginale con la clindamicina.

È stata dimostrata una resistenza crociata fra clindamicina e lincomicina.

La clindamicina per via sistemica ha proprietà di bloccante neuromuscolare che può potenziare l'attività di altri farmaci bloccanti neuromuscolari (per esempio: etere, tubocurarina, pancuronio). Deve essere quindi utilizzata con cautela nei pazienti che assumono tali farmaci (vedere paragrafo 4.9).


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Cleocin? Dosi e modo d'uso


Posologia

Un'applicazione al giorno di 5 g di crema (pari a 100 mg di clindamicina) al momento di coricarsi, per 3-7 giorni consecutivi.

Modo di somministrazione

Riempire completamente di crema l'applicatore ed introdurre profondamente in vagina, estrudendo completamente tutto il contenuto.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Cleocin?


Non sono stati riportati casi di sovradosaggio con la clindamicina. La clindamicina fosfato contenuta nella crema vaginale applicata in vagina può essere assorbita in quantità sufficienti a produrre effetti sistemici.

In caso di sovradosaggio, effettuare un trattamento sintomatico e istituire una adeguata terapia di supporto secondo necessità.

L'ingestione accidentale del medicinale può produrre effetti comparabili alle concentrazioni terapeutiche della clindamicina orale.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Cleocin durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Poiché non esistono studi adeguati e ben controllati su donne nel primo trimestre di gravidanza, l'uso della clindamicina è sconsigliato in questo periodo.

Negli studi clinici, l'uso intravaginale di medicinali vaginali a base di clindamicina nelle donne nel secondo trimestre di gravidanza e l'uso sistemico della clindamicina fosfato nel secondo e terzo trimestre non sono risultati associati ad anomalie congenite.

La clindamicina può essere utilizzata nel trattamento delle donne in gravidanza durante il secondo ed il terzo trimestre se strettamente necessario.

Studi sulla riproduzione, condotti nel ratto e nel topo somministrando clindamicina per via orale e parenterale a dosi comprese tra 100 e 600 mg/kg/die, non hanno evidenziato segni di danni al feto causati dalla clindamicina.

In un ceppo murino fu osservata palatoschisi nei feti trattati; questo effetto non era però presente in tutti gli altri ceppi di topo o nelle altre specie animali studiate: è pertanto da considerarsi un effetto ceppo-specifico. Non sempre gli studi sulla riproduzione negli animali sono predittivi della risposta nella specie umana.

Allattamento

Non è noto se la clindamicina, nella formulazione in crema vaginale, venga escreta nel latte materno umano dopo la somministrazione per via vaginale (vedere paragrafo 5.2). È stato riportato che, a seguito di somministrazione per via sistemica, la clindamicina è presente nel latte materno umano in range compresi tra < 0,5 e 3,8 µg/ml.

Se la clindamicina viene somministrata per via sistemica a una madre in allattamento, esiste il rischio di effetti avversi sulla flora gastrointestinale del bambino allattato al seno, come diarrea o sangue nelle feci o rash.

L'uso di CLEOCIN crema vaginale in una donna che allatta al seno può essere preso in considerazione se il beneficio atteso per la madre supera i rischi per il bambino.

Fertilità

Gli studi sulla fertilità nei ratti trattati con clindamicina per via orale non hanno mostrato effetti sulla fertilità o sulla capacità riproduttiva. Non sono stati effettuati studi sulla fertilità negli animali utilizzando la somministrazione per via vaginale.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Cleocin sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


La clindamicina non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


100 g di crema contengono: clindamicina fosfato 2,376 g, pari a clindamicina base 2 g

Eccipienti con effetti noti: alcool benzilico 10 mg/g, alcool cetostearilico 32,1 mg/g, glicole propilenico 50 mg/g.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Paraffina liquida, glicole propilenico (E1520), polisorbato 60, alcool cetostearilico, cetil palmitato, acido stearico, sorbitan monostearato, alcool benzilico (E1519), acqua depurata.


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 24 mesi

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Non refrigerare o congelare.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Tubo in laminato di alluminio e politene. Tappo in polipropilene. Applicatori monouso in politene.

Tubo da 21 g di crema vaginale, con 3 applicatori monouso

Tubo da 40 g di crema vaginale, con 7 applicatori monouso

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 22/12/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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