18 novembre 2024
Farmaci - Daptomicina Tillomed
Daptomicina Tillomed 350 mg polvere per soluzione iniettabile e per infusione 1 flaconcino
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Daptomicina Tillomed 350 mg polvere per soluzione iniettabile e per infusione 1 flaconcino è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico (classe H), a base di daptomicina, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici. E' commercializzato in Italia da Tillomed Italia S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Tillomed Italia S.r.l.MARCHIO
Daptomicina TillomedCONFEZIONE
350 mg polvere per soluzione iniettabile e per infusione 1 flaconcinoFORMA FARMACEUTICA
Polvere
PRINCIPIO ATTIVO
daptomicina
GRUPPO TERAPEUTICO
Antibatterici
CLASSE
H
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico
PREZZO
82,95 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Daptomicina Tillomed disponibili in commercio:
- daptomicina tillomed 350 mg polvere per soluzione iniettabile e per infusione 1 flaconcino (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Daptomicina Tillomed »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Daptomicina Tillomed? Perchè si usa?
La daptomicina è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
- Pazienti adulti e pediatrici (da 1 a 17 anni) con infezioni complicate della cute e dei tessuti molli (cSSTI).
- Pazienti adulti con endocardite infettiva del cuore destro (RIE) da Staphylococcus aureus. Si raccomanda che la decisione di utilizzare la daptomicina sia presa considerando la sensibilità antibatterica dell'organismo e basata sul parere di un esperto. Vedere paragrafi 4.4 e 5.1.
- Pazienti adulti e pediatrici (da 1 a 17 anni) con batteriemia da Staphylococcus aureus (SAB).
La daptomicina è attiva solo contro i batteri Gram-positivi (vedere paragrafo 5.1). Nelle infezioni miste, in cui si sospetta la presenza di batteri Gram-negativi e/o di alcuni tipi di batteri anaerobi, la daptomicina deve essere somministrata in concomitanza con uno o più agenti antibatterici appropriati.
Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Daptomicina Tillomed?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Daptomicina Tillomed?
Generali
Se dopo l'inizio della terapia con daptomicina viene identificato un focolaio di infezione diverso da cSSTI o RIE, si deve prendere in considerazione l'istituzione di una terapia antibatterica alternativa che si sia dimostrata efficace nel trattamento dello specifico tipo di infezione(i) presente(i).
Reazioni anafilattiche e di ipersensibilità
Con la daptomicina sono state segnalate reazioni anafilattiche e di ipersensibilità. Se si verifica una reazione allergica alla daptomicina, si deve interromperne l'uso e istituire una terapia appropriata.
Polmonite
Gli studi clinici hanno dimostrato che la daptomicina non è efficace nel trattamento della polmonite. La daptomicina non è quindi indicata nel trattamento della polmonite.
RIE da Staphylococcus aureus
I dati clinici sull'uso di daptomicina nel trattamento della RIE da Staphylococcus aureus si limitano a 19 pazienti adulti (vedere “Efficacia clinica negli adulti“ al paragrafo 5.1). La sicurezza e l'efficacia della daptomicina nei bambini e negli adolescenti di età al di sotto di 18 anni con endocardite infettiva del cuore destro (RIE) da Staphylococcus aureus non sono state stabilite.
Nei pazienti con infezioni di protesi valvolari o con endocardite infettiva del cuore sinistro da Staphylococcus aureus l'efficacia della daptomicina non è stata dimostrata.
Infezioni profonde
I pazienti con infezioni profonde devono essere sottoposti, senza alcun ritardo, a qualsiasi intervento chirurgico necessario (ad es., sbrigliamento, rimozione di dispositivi protesici, intervento di sostituzione valvolare).
Infezioni da enterococchi
Non ci sono evidenze sufficienti che consentano di trarre conclusioni sulla possibile efficacia clinica della daptomicina nei confronti di infezioni da enterococchi, compresi Enterococcus faecalis e Enterococcus faecium. Inoltre, gli schemi posologici di daptomicina che potrebbero essere adeguati per il trattamento di infezioni enterococciche, con o senza batteriemia, non sono stati determinati. Sono stati segnalati fallimenti della terapia con daptomicina nel trattamento di infezioni enterococciche, nella maggior parte dei casi associate a batteriemia. In alcuni casi il fallimento terapeutico è stato associato alla selezione di organismi con ridotta sensibilità o conclamata resistenza alla daptomicina (vedere paragrafo 5.1).
Microrganismi non sensibili
L'uso di antibatterici può promuovere l'iperproliferazione di microrganismi non sensibili. Se in corso di terapia si manifesta una sovrainfezione si devono adottare misure appropriate.
Diarrea associata a Clostridioides difficile
Con daptomicina è stata riportata diarrea associata a Clostridioides difficile (CDAD) (vedere paragrafo 4.8). In caso di CDAD sospetta o confermata, può essere necessario interrompere l'uso della daptomicina e iniziare un trattamento appropriato, come indicato dal punto di vista clinico.
Interazioni con farmaci e con esami diagnostici
Sono stati osservati un falso prolungamento del tempo di protrombina (PT) e l'innalzamento del rapporto internazionale normalizzato (INR) quando venivano utilizzati per il saggio alcuni reagenti di tromboplastina ricombinante (vedere anche paragrafo 4.5).
Creatinfosfochinasi e miopatia
Durante la terapia con daptomicina, sono stati riportati aumenti dei livelli plasmatici di creatinfosfochinasi (CPK; isoenzima MM), associati a dolori muscolari e/o debolezza e casi di miosite, mioglobinemia e rabdomiolisi (vedere anche paragrafi 4.5, 4.8 e 5.3). Negli studi clinici, l'aumento marcato della CPK plasmatica a > 5 volte il limite superiore del valore normale (ULN) senza sintomi muscolari si è verificato più comunemente nei pazienti trattati con daptomicina (1,9 %) rispetto a quelli trattati con i farmaci di confronto (0,5 %). Pertanto, si raccomanda di:
- Misurare la CPK plasmatica al basale e, successivamente, ad intervalli regolari (almeno una volta alla settimana), durante la terapia in tutti i pazienti.
- Misurare la CPK più frequentemente (ad es., ogni 2-3 giorni, almeno durante le prime due settimane di trattamento), nei pazienti che presentano un rischio più elevato di sviluppare miopatia, ad esempio nei pazienti con compromissione renale di qualsiasi grado (clearance della creatinina < 80 ml/min; vedere anche paragrafo 4.2), compresi quelli in emodialisi o CAPD, e nei pazienti che assumono altri medicinali noti per la loro associazione con la miopatia (ad es., inibitori della HMG-CoA reduttasi, fibrati e ciclosporina).
- Tenere presente che non si può escludere che i pazienti, con valori di CPK che superano di 5 volte il limite superiore del valore normale al basale, possano essere a maggior rischio di ulteriori aumenti in corso di terapia con daptomicina. Ciò deve essere tenuto in considerazione quando si inizia la terapia con daptomicina e, nel caso in cui la daptomicina venga somministrata, questi pazienti devono essere monitorati più frequentemente di una volta alla settimana.
- Non somministrare la daptomicina ai pazienti che stanno assumendo altri medicinali associati a miopatia, a meno che non si ritenga che il beneficio per il paziente superi il rischio.
- Sottoporre i pazienti ad esami regolari in corso di terapia, per accertare la presenza di eventuali segni e sintomi che possano essere indicativi di miopatia.
- Monitorare i livelli di CPK ogni 2 giorni nei pazienti in cui insorgono inspiegabilmente dolore, sensibilità, debolezza e crampi muscolari. La somministrazione della daptomicina deve essere interrotta in presenza di una sintomatologia muscolare inspiegabile se il livello di CPK supera di 5 volte il limite superiore del valore normale.
I pazienti che, durante la terapia con daptomicina, manifestano segni e sintomi indicativi di neuropatia periferica devono essere esaminati e si deve prendere in considerazione l'interruzione del trattamento con daptomicina (vedere paragrafi 4.8 e 5.3).
Popolazione pediatrica
La daptomicina non deve essere somministrata a pazienti pediatrici di età inferiore ad un anno per il rischio di potenziali effetti sui sistemi muscolare, neuromuscolare e/o nervoso (sia periferico e/o centrale), effetti che sono stati osservati in cani neonati (vedere paragrafo 5.3).
Polmonite eosinofila
Sono stati segnalati casi di polmonite eosinofila nei pazienti a cui è stata somministrata daptomicina (vedere paragrafo 4.8). Nella maggior parte dei casi riportati associati a daptomicina, i pazienti hanno sviluppato febbre, dispnea con insufficienza respiratoria ipossica e infiltrati polmonari diffusi o polmonite in via di organizzazione. La maggior parte dei casi si è verificata dopo oltre 2 settimane di trattamento con daptomicina ed è migliorata dopo interruzione della daptomicina e inizio di terapia steroidea.
Dopo una ri-esposizione sono state riportate recidive di polmoniti eosinofile. I pazienti che sviluppano questi segni e sintomi durante il trattamento con daptomicina devono essere sottoposti ad una tempestiva valutazione medica, comprensiva, se appropriato, di lavaggio broncoalveolare per escludere altre cause (ad es., infezioni batteriche, infezioni micotiche, parassiti, altri medicinali). Il trattamento con daptomicina deve essere immediatamente interrotto e, ove appropriato, si deve iniziare il trattamento con steroidi per via sistemica.
Reazioni avverse cutanee severe
Con l'uso di daptomicina sono state riportate reazioni avverse cutanee gravi (Severe cutaneous adverse reactions, SCARs) comprese la reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (Drug reaction with eosinophilia and systemic symptoms, DRESS) ed l'eruzione cutanea vescicolo-bollosa con o senza coinvolgimento della membrana mucosa (sindrome di Stevens-Johnson (Stevens-Johnson Syndrome, SJS) o necrolisi epidermica tossica (Toxic Epidermal Necrolysis, TEN)), che possono essere pericolose per la vita o fatali (vedere paragrafo 4.8). Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere informati su segni e sintomi delle reazioni cutanee gravi e devono essere monitorati attentamente. Se compaiono segni e sintomi indicativi di queste reazioni, l'uso della daptomicina deve essere immediatamente interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo. Se il paziente ha sviluppato una reazione avversa cutanea grave con l'uso di daptomicina, in questo paziente il trattamento con daptomicina non deve essere ripreso in nessun momento.
Nefrite tubulo-interstiziale
Nell'esperienza post-marketing, con daptomicina è stata riportata nefrite tubulo-interstiziale (tubulointerstitial nephritis TIN). I pazienti che manifestano febbre, eruzione cutanea, eosinofilia e/o compromissione renale nuova o in peggioramento durante il trattamento con daptomicina devono essere sottoposti a valutazione medica. Se si sospetta una TIN, l'uso di daptomicina deve essere prontamente interrotto e devono essere presi in considerazione trattamento e/o misure appropriati.
Compromissione renale
Sono stati segnalati casi di compromissione renale durante il trattamento con daptomicina. La presenza di compromissione renale grave può, di per sé, anche predisporre il paziente all'aumento dei livelli di daptomicina che, a sua volta, può aumentare il rischio di insorgenza di miopatia (vedere punti precedenti).
Nei pazienti adulti con clearance della creatinina < 30 ml/min, è necessario modificare l'intervallo tra le dosi di daptomicina (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). La sicurezza e l'efficacia della modifica dell'intervallo tra le dosi non sono state valutate in sperimentazioni cliniche controllate e la raccomandazione si basa principalmente su dati di modelli farmacocinetici. La daptomicina deve essere somministrata solo a questa tipologia di pazienti, quando si ritiene che il beneficio clinico previsto superi il rischio potenziale.
Prima di iniziare la terapia con daptomicina, si consiglia cautela nella somministrazione di daptomicina ai pazienti che presentano già un certo grado di compromissione renale (clearance della creatinina < 80 ml/min). Si consiglia il monitoraggio regolare della funzionalità renale (vedere anche paragrafo 5.2).
Inoltre, si consiglia il monitoraggio della funzionalità renale anche nel caso di somministrazione concomitante di agenti potenzialmente nefrotossici, a prescindere dallo stato della funzionalità renale preesistente (vedere anche paragrafo 4.5).
Nei pazienti pediatrici con compromissione renale, lo schema posologico della daptomicina non è stato stabilito.
Obesità
Nei soggetti obesi con un indice di massa corporea (Body Mass Index, BMI) > 40 kg/m2, ma con una clearance della creatinina > 70 ml/min, l'AUC0-∞ della daptomicina è risultata significativamente più elevata (media superiore del 42 %) rispetto all'identico gruppo di controllo di non obesi. I dati sulla sicurezza e l'efficacia della daptomicina nei pazienti molto obesi sono limitati, e quindi si raccomanda cautela nel suo uso. Tuttavia, attualmente non esistono evidenze della necessità di ridurre la dose (vedere paragrafo 5.2).
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Daptomicina Tillomed?
Il metabolismo della daptomicina non è mediato, o lo è in misura lieve, dal citocromo P450 (CYP450). È improbabile che la daptomicina possa inibire o indurre il metabolismo di medicinali metabolizzati dal sistema P450.
Gli studi di interazione di daptomicina sono stati condotti con aztreonam, tobramicina, warfarin e probenecid. La daptomicina non ha avuto effetto sulla farmacocinetica di warfarin o di probenecid, né questi medicinali hanno alterato la farmacocinetica della daptomicina. La farmacocinetica della daptomicina non è stata significativamente alterata dall'aztreonam.
Sebbene siano state osservate piccole variazioni della farmacocinetica di daptomicina e tobramicina quando co-somministrate mediante infusione endovenosa della durata di 30 minuti, usando una dose di daptomicina di 2 mg/kg, tali variazioni non sono risultate statisticamente significative. Alle dosi approvate di daptomicina, l'interazione tra daptomicina e tobramicina non è nota. Si raccomanda cautela quando la daptomicina è co-somministrata con tobramicina.
L'esperienza relativa alla somministrazione concomitante di daptomicina e warfarin è limitata. Non sono stati condotti studi sulla daptomicina con anticoagulanti diversi dal warfarin. L'attività anticoagulante nei pazienti che ricevono daptomicina e warfarin deve essere monitorata sin dall'inizio e per diversi giorni dopo che è stata istituita la terapia con daptomicina.
L'esperienza relativa alla somministrazione concomitante della daptomicina e altri medicinali che possono scatenare la miopatia (ad es., inibitori dell'HGM-CoA reduttasi) è limitata.
Tuttavia, nei pazienti adulti che assumevano uno di questi medicinali contemporaneamente a daptomicina, sono stati osservati alcuni casi di marcato innalzamento dei livelli di CPK e di rabdomiolisi. Si raccomanda di sospendere temporaneamente, durante il trattamento con daptomicina, se possibile, l'uso degli altri medicinali associati a miopatia, a meno che i benefici della somministrazione concomitante non superino il rischio. Qualora la co-somministrazione non possa essere evitata, i livelli di CPK devono essere misurati con frequenza superiore ad una volta alla settimana e i pazienti devono essere monitorati attentamente per accertare l'eventuale presenza di segni o sintomi indicativi di miopatia.
Vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.3.
Considerato che la daptomicina viene eliminata principalmente per filtrazione renale, i livelli plasmatici possono risultare aumentati durante la co-somministrazione di medicinali che riducono la filtrazione renale (ad es., FANS ed inibitori della COX-2). È inoltre possibile che si verifichi un'interazione farmacodinamica durante la co-somministrazione, causata da effetti renali aggiuntivi. Pertanto, è richiesta cautela nella co-somministrazione della daptomicina e di qualsiasi altro medicinale, noto per la capacità di ridurre la filtrazione renale.
Durante la sorveglianza post-marketing, sono stati segnalati casi di interferenza tra la daptomicina e particolari reagenti impiegati in alcuni saggi per determinare il tempo di protrombina/rapporto di normalizzazione internazionale (PT/INR). Tale interferenza ha provocato un falso prolungamento del PT e un aumento dell'INR. Qualora vengano osservate anomalie inspiegabili nel PT/INR dei pazienti in terapia con daptomicina, deve essere presa in considerazione una possibile interazione in vitro con il test di laboratorio. La possibilità di risultati errati può essere minimizzata posticipando il più possibile il prelievo dei campioni per gli esami del PT e l'INR fino a quando la concentrazione di daptomicina nel plasma è ai livelli più bassi (vedere paragrafo 4.4).
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Daptomicina Tillomed?
In caso di sovradosaggio, si consiglia una terapia di supporto. La daptomicina viene eliminata lentamente dall'organismo mediante emodialisi (circa il 15 % della dose somministrata viene eliminata nell'arco di 4 ore) o attraverso dialisi peritoneale (circa l'11 % della dose somministrata viene eliminata nell'arco di 48 ore).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Daptomicina Tillomed durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Per la daptomicina non sono disponibili dati clinici relativi alla gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3).
La daptomicina non deve essere usata durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità, ossia solo se il beneficio atteso superi il possibile rischio.
Allattamento
In uno studio su un singolo caso nell'uomo, la daptomicina è stata somministrata per via endovenosa, ogni giorno per 28 giorni, ad una madre che allattava con latte materno, ad una dose di 500 mg/die e al 27° giorno sono stati raccolti campioni del latte della paziente nell'arco delle 24 ore. La più alta concentrazione di daptomicina misurata nel latte materno è risultata essere 0,045 µg/ml, che corrisponde ad una concentrazione bassa. Pertanto, sino a quando non si avrà una maggiore esperienza, l'allattamento con latte materno deve essere interrotto quando la daptomicina viene somministrata a donne che allattano.
Fertilità
Per la daptomicina non sono disponibili dati clinici relativi alla fertilità. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Daptomicina Tillomed sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
Sulla base delle segnalazioni di reazioni avverse da farmaco, si ritiene improbabile che la daptomicina induca effetti sulla capacità di guidare e sull'uso di macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
Daptomicina Tillomed 350 mg polvere per soluzione iniettabile/per infusione
Ogni flaconcino contiene 350 mg di daptomicina.
Dopo la ricostituzione con 7 ml di soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9 %), 1 ml contiene 50 mg di daptomicina.
Daptomicina Tillomed 500 mg polvere per soluzione iniettabile/per infusione
Ogni flaconcino contiene 500 mg di daptomicina.
Dopo la ricostituzione con 10 ml di soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9 %), 1 ml contiene 50 mg di daptomicina.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino, cioè è essenzialmente “senza sodio“.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Sodio idrossido
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 24 mesi
Conservare in frigorifero (2° C – 8° C).
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione e dopo la ricostituzione e diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Daptomicina Tillomed 350 mg polvere per soluzione iniettabile o per infusione
Flaconcini monouso in vetro di tipo I da 10 ml con tappo bromobutilico di gomma in e sigillati con una chiusura rimovibile.
Daptomicina Tillomed 500 mg polvere per soluzione iniettabile o per infusione
Flaconcini monouso in vetro di tipo I da 10 ml con tappo bromobutilico di gomma e sigillati con una chiusura rimovibile.
Disponibili in confezioni contenenti 1 flaconcino o 5 flaconcini. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
PATOLOGIE CORRELATE
Data ultimo aggiornamento: 29/07/2024
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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