22 dicembre 2024
Farmaci - Durfenta
Durfenta 25 mcg/ora 3 cerotti transdermici
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Durfenta 25 mcg/ora 3 cerotti transdermici è un medicinale soggetto a ricetta medica da rinnovare di volta in volta (classe A), a base di fentanil, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici oppioidi. E' commercializzato in Italia da Bruno Farmaceutici S.p.A.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Bruno Farmaceutici S.p.A.MARCHIO
DurfentaCONFEZIONE
25 mcg/ora 3 cerotti transdermiciFORMA FARMACEUTICA
cerotti
PRINCIPIO ATTIVO
fentanil
GRUPPO TERAPEUTICO
Analgesici oppioidi
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a ricetta medica da rinnovare di volta in volta
PREZZO
13,89 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Durfenta disponibili in commercio:
- durfenta 100 mcg/ora 3 cerotti transdermici
- durfenta 12 mcg/ora 3 cerotti transdermici
- durfenta 25 mcg/ora 3 cerotti transdermici (scheda corrente)
- durfenta 50 mcg/ora 3 cerotti transdermici
- durfenta 75 mcg/ora 3 cerotti transdermici
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Durfenta »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Durfenta? Perchè si usa?
Adulti:
DURFENTA è indicato nel trattamento del dolore cronico severo che richiede somministrazione continua a lungo termine di oppioidi.
Bambini:
Trattamento a lungo termine del dolore cronico severo nei bambini di età superiore a 2 anni che sono già in trattamento con oppioidi.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Durfenta?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- Dolore acuto o postoperatorio, poiché non è possibile aumentare gradualmente la dose durante un impiego a breve termine e potrebbe inoltre comportare un possibile rischio di ipoventilazione grave o pericolosa per la vita.
- Severa depressione respiratoria.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Durfenta?
I pazienti che hanno manifestato eventi avversi seri devono essere monitorati per almeno 24 ore dopo la rimozione di DURFENTA o anche più a lungo se i sintomi clinici lo impongono, poiché le concentrazioni sieriche di fentanil diminuiscono gradualmente e si riducono a circa il 50% dopo 20-27 ore.
I pazienti e le persone che si prendono cura di loro devono essere informati che DURFENTA contiene un principio attivo in una quantità che può essere fatale, soprattutto per un bambino. Pertanto, essi devono tenere tutti i cerotti fuori dalla vista e dalla portata dei bambini, sia prima che dopo l'uso.
A causa dei rischi, inclusi gli esiti fatali, associati all'ingestione accidentale, all'uso improprio e all'abuso, è necessario raccomandare ai pazienti e alle persone che li assistono di conservare DURFENTA in un luogo sicuro e protetto, inaccessibile ad altri.
Pazienti naive e pazienti che non hanno tolleranza agli oppioidi
L'uso di DURFENTA in pazienti naive agli oppioidi è stato associato con rari casi di depressione respiratoria significativa e/o morte quando viene utilizzato come terapia con oppioidi iniziale, soprattutto in pazienti con dolore non oncologico Esiste il rischio potenziale di ipoventilazione grave o pericolosa per la vita anche se viene utilizzata la dose più bassa di DURFENTA come terapia iniziale in pazienti naive agli oppioidi, soprattutto in pazienti anziani o con compromissione epatica o renale. La tendenza a sviluppare tolleranza ha un'ampia variabilità interindividuale. Si raccomanda di utilizzare DURFENTA in pazienti che hanno dimostrato tolleranza agli oppioidi (vedere paragrafo 4.2).
Depressione respiratoria
Con DURFENTA in alcuni pazienti si può verificare una significativa depressione respiratoria; i pazienti devono essere tenuti sotto controllo per questi effetti. La depressione respiratoria può persistere anche dopo la rimozione del cerotto di DURFENTA. L'incidenza di depressione respiratoria aumenta con l'aumentare della dose di DURFENTA (vedere paragrafo 4.9). Sostanze ad azione depressiva del SNC possono aggravare la depressione respiratoria (vedere paragrafo 4.5).
Gli oppioidi possono causare disturbi respiratori durante il sonno, come apnea centrale del sonno (ACS) e ipossia correlata al sonno. L'uso di oppioidi aumenta il rischio di ACS in maniera dose-dipendente. Nei pazienti che presentano ACS, valutare la riduzione del dosaggio totale di oppioidi.
Rischio derivante dall'uso concomitante di depressivi del sistema nervoso centrale (SNC), inclusi medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati, alcol e farmaci narcotici depressivi del SNC
L'uso concomitante di DURFENTA e medicinali sedativi come le benzodiazepine o farmaci correlati, alcol o medicinali narcotici depressivi del SNC, può provocare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi deve essere riservata per quei pazienti per cui non sono disponibili opzioni alternative di trattamento. Se si è deciso di prescrivere DURFENTA in concomitanza con medicinali sedativi, deve essere utilizzata la più bassa dose efficace e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
I pazienti devono essere strettamente monitorati per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. In virtù di ciò, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura di essere consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Malattia polmonare cronica
DURFENTA può avere effetti indesiderati più severi in pazienti con malattie polmonari croniche, ostruttive o di altro tipo. In questi pazienti gli oppioidi possono ridurre il drive respiratorio e aumentare la resistenza delle vie aeree.
Effetti del trattamento a lungo termine e tolleranza
In tutti i pazienti, in caso di somministrazione ripetuta di oppioidi si possono sviluppare tolleranza agli effetti analgesici, iperalgesia, dipendenza fisica e dipendenza psicologica mentre si sviluppa una tolleranza incompleta per alcuni effetti indesiderati come la stipsi indotta da oppioidi. In particolare nei pazienti con dolore cronico non oncologico, è stato segnalato che possono non sperimentare un miglioramento significativo dell'intensità del dolore dal trattamento continuo con oppioidi a lungo termine. Durante il trattamento, vi deve essere un contatto frequente tra il medico e il paziente al fine di valutare la necessità di proseguire il trattamento (vedere paragrafo 4.2).
Quando si decide che non vi sono benefici per la continuazione, si deve applicare una graduale riduzione della dose per affrontare i sintomi di astinenza.
Non interrompere bruscamente l'assunzione di DURFENTA in pazienti con dipendenza fisica da oppioidi. In caso di brusca interruzione della terapia o riduzione della dose può insorgere una sindrome di astinenza da sostanza d'abuso. Vi sono state segnalazioni in merito alla comparsa di gravi sintomi di astinenza e dolore incontrollato dovuta a una riduzione rapida di DURFENTA in pazienti con dipendenza fisica da oppioidi (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Quando un paziente non necessita più della terapia, è consigliabile ridurre la dose gradualmente per minimizzare i sintomi di astinenza. La riduzione graduale di una dose elevata può richiedere da settimane a mesi.
La sindrome da astinenza da medicinali oppioidi è caratterizzata da alcuni o da tutti i seguenti sintomi: irrequietezza, lacrimazione, rinorrea, sbadigli, sudorazione, brividi, mialgia, midriasi e palpitazioni. Possono insorgere anche altri
sintomi come irritabilità, agitazione, ansia, ipercinesia, tremore, debolezza, insonnia, anoressia, crampi addominali, nausea, vomito, diarrea, aumento della pressione arteriosa, aumento della frequenza respiratoria o della frequenza cardiaca.
Disturbo da uso di oppioidi (abuso e dipendenza)
L'uso ripetuto di DURFENTA può portare a Disturbo da Uso di Oppioidi (OUD). Una dose più elevata e una durata prolungata del trattamento con oppioidi possono aumentare il rischio di sviluppare OUD. L'abuso o l'uso improprio intenzionale di DURFENTA può provocare sovradosaggio e/o morte. Il rischio di sviluppare OUD è aumentato nei pazienti con anamnesi personale o familiare (genitori o fratelli) di disturbi da uso di sostanze (incluso il disturbo da uso di alcol), nei consumatori di tabacco o in pazienti con anamnesi personale di altri disturbi di salute mentale (ad es. depressione maggiore, ansia e disturbi della personalità).
Prima di iniziare il trattamento con DURFENTA e durante il trattamento, è necessario concordare con il paziente gli obiettivi e un piano di interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.2). Prima e durante il trattamento il paziente deve inoltre essere informato in merito ai rischi e ai segni di OUD. Se si manifestano questi segni, i pazienti devono essere avvisati di contattare il medico.
I pazienti trattati con medicinali oppioidi devono essere monitorati per segni di OUD, come comportamento di ricerca di sostanza da abuso (ad es. richieste di nuove somministrazioni troppo precoci), in particolare in caso di pazienti a rischio aumentato. Ciò include la revisione di oppioidi concomitanti e farmaci psicoattivi (come le benzodiazepine). Per i pazienti con segni e sintomi di OUD, deve essere presa in considerazione la consultazione con uno specialista delle dipendenze. Se si deve sospendere l'assunzione degli oppioidi vedere paragrafo 4.4.
Patologie del Sistema nervoso centrale inclusa ipertensione intracranica
DURFENTA deve essere usato con cautela nei pazienti che possono essere particolarmente sensibili agli effetti endocranici della ritenzione di CO2, come quelli con segni di aumento della pressione intracranica, alterazione della coscienza o coma. DURFENTA deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da tumori cerebrali.
Malattie cardiache
Fentanil può produrre bradicardia e pertanto deve essere usato con cautela in pazienti con bradiaritmie.
Ipotensione
Gli oppioidi possono causare ipotensione, in particolare in pazienti con ipovolemia acuta. Ipotensione e/o l'ipovolemia sintomatica sottostanti devono essere corrette prima di iniziare il trattamento con cerotti transdermici di fentanil.
Compromissione epatica
Poiché fentanil viene metabolizzato a metaboliti inattivi nel fegato, la compromissione epatica può ritardarne l'eliminazione. Se i pazienti con compromissione epatica ricevono DURFENTA, devono essere tenuti sotto stretto controllo per i sintomi di tossicità da fentanil e la dose di DURFENTA deve essere ridotta se necessario (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale
Sebbene non ci si aspetti che la compromissione della funzione renale influenzi l'eliminazione di fentanil in misura clinicamente rilevante, si consiglia cautela poiché la farmacocinetica di fentanil non è stata valutata in questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 5.2). Il trattamento deve essere preso in considerazione solo se i benefici superano i rischi. Se pazienti con compromissione renale ricevono DURFENTA, questi devono essere tenuti sotto stretto controllo per i sintomi di tossicità da fentanil e la dose deve essere ridotta se necessario. Ulteriori limitazioni vanno applicate ai pazienti naïve agli oppioidi con compromissione renale (vedere paragrafo 4.2).
Febbre/esposizione a sorgenti esterne di calore
Le concentrazioni sieriche di fentanil possono aumentare se la temperatura cutanea aumenta (vedere paragrafo 5.2). Pertanto, i pazienti con febbre devono essere monitorati per gli effetti indesiderati degli oppioidi e la dose di DURFENTA deve essere aggiustata se necessario. È possibile che avvenga un aumento temperatura-dipendente del rilascio di fentanil dal sistema che può portare a sovradosaggio e morte.
Tutti i pazienti devono evitare l'esposizione del sito di applicazione di DURFENTA a sorgenti di calore esterne dirette quali termofori, termocoperte, letti ad acqua riscaldati, lampade termiche o abbronzanti, esposizioni intensive al sole, borse di acqua calda, lunghi bagni in acqua calda, saune e idromassaggi termali caldi.
Sindrome serotoninergica
Si raccomanda cautela quando DURFENTA è somministrato in concomitanza a medicinali che interessano i sistemi di trasmissione serotoninergica.
Lo sviluppo di una sindrome serotoninergica potenzialmente pericolosa per la vita può verificarsi con l'uso concomitante di sostanze che agiscono sulla serotonina come gli Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) e gli Inibitori della Ricaptazione della Serotonina-Noradrenalina (SNRI) e alcuni medicinali che alterano il metabolismo della serotonina (compresi gli Inibitori delle Monoamino Ossidasi [IMAO]). La sindrome serotoninergica può verificarsi alle dosi raccomandate (vedere paragrafo 4.5).
La sindrome serotoninergica può includere alterazioni dello stato mentale (es. agitazione, allucinazioni, coma), instabilità del sistema nervoso autonomo (es. tachicardia, pressione arteriosa instabile, ipertermia), alterazioni neuromuscolari (es. iperriflessia, incoordinazione, rigidità) e/o sintomi gastrointestinali (es. nausea, vomito, diarrea).
Se si sospetta la sindrome serotoninergica, il trattamento con DURFENTA deve essere interrotto.
Interazioni con altri medicinali
Inibitori del CYP3A4
L'uso concomitante di DURFENTA con gli inibitori del citocromo P450 3A4 (CYP3A4) può provocare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fentanil, che possono portare ad un aumento o ad un prolungamento sia degli effetti terapeutici che degli eventi avversi, nonché causare depressione respiratoria grave.
Quindi, l'uso concomitante di DURFENTA e inibitori del CYP3A4 non è raccomandato a meno che i benefici superino l'aumento del rischio di effetti indesiderati.
In generale, il paziente deve attendere 2 giorni dopo l'interruzione del trattamento con un inibitore del CYP3A4 prima di applicare il primo cerotto di DURFENTA. La durata dell'inibizione, comunque, è variabile e per alcuni inibitori del CYP3A4 con lunga emivita di eliminazione, come amiodarone, o per gli inibitori tempo-dipendenti come eritromicina, idelalisib, nicardipina e ritonavir, può essere richiesto un periodo più lungo. Pertanto, prima di applicare il primo cerotto di DURFENTA, si deve consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dell'inibitore del CYP3A4 per conoscerne l'emivita del principio attivo e la durata dell'effetto inibitorio. Un paziente in trattamento con DURFENTA deve attendere almeno 1 settimana dopo la rimozione dell'ultimo cerotto prima di iniziare un trattamento con un inibitore del CYP3A4. Se l'uso concomitante di DURFENTA con un inibitore di CYP3A4 non può essere evitato, è necessario un attento monitoraggio dei segni e sintomi di aumento o prolungamento sia degli effetti terapeutici sia degli eventi avversi di fentanil (in particolare la depressione respiratoria), e la dose di DURFENTA deve essere ridotta o sospesa come ritenuto necessario (vedere paragrafo 4.5).
Esposizione accidentale per trasferimento del cerotto
Il trasferimento accidentale di un cerotto di fentanil alla cute di un soggetto non-utilizzatore (particolarmente nei bambini), mentre si dorme nello stesso letto o in caso di stretto contatto fisico con un utilizzatore, può causare un'overdose da oppioidi per il non-utilizzatore. I pazienti devono essere allertati che in caso di trasferimento accidentale, il cerotto deve essere rimosso immediatamente dalla cute del non-utilizzatore (vedere Paragrafo 4.9).
Uso in pazienti anziani
I dati di studi con somministrazione endovenosa di fentanil suggeriscono che i pazienti anziani possono presentare una minore capacità di eliminazione, un'emivita prolungata del farmaco, e una maggiore sensibilità al principio attivo rispetto a pazienti più giovani. I pazienti anziani in trattamento con DURFENTA vanno tenuti sotto attento controllo per eventuali segni di tossicità da fentanil e la dose deve essere ridotta, se necessario (vedere paragrafo 5.2).
Tratto gastrointestinale
Gli oppioidi aumentano il tono e diminuiscono le contrazioni propulsive della muscolatura liscia del tratto gastrointestinale. Il risultante prolungamento del tempo di transito gastrointestinale può essere responsabile dell'effetto costipante di fentanil. I pazienti devono adottare misure per prevenire la stipsi e deve essere considerato l'uso profilattico di lassativi. Cautela aggiuntiva deve essere usata in pazienti con stipsi cronica. Se è presente o sospettato ileo paralitico, il trattamento con DURFENTA deve essere interrotto.
Pazienti con miastenia grave
Possono comparire reazioni (mio)cloniche non epilettiche. Si deve usare cautela nel trattamento di pazienti affetti da miastenia grave.
Uso concomitante con agonisti/antagonisti misti
L'uso concomitante di buprenorfina, nalbufina e pentazocina non è raccomandato (vedere anche paragrafo 4.5).
Popolazione pediatrica
DURFENTA non deve esser somministrato a pazienti pediatrici naive agli oppioidi (vedere paragrafo 4.2). Esiste il potenziale rischio di ipoventilazione grave o pericolosa per la vita indipendentemente dalla dose somministrata di DURFENTA sistema transdermico. DURFENTA non è stato studiato in bambini di età inferiore a 2 anni. DURFENTA deve essere somministrato solo a bambini tolleranti gli oppiodi di età pari o superiore a 2 anni (vedere paragrafo 4.2).
Per premunirsi dall'ingestione accidentale da parte dei bambini, scegliere con cura il sito di applicazione di DURFENTA (vedere paragrafo 4.2 e 6.6) e monitorare l'adesione del cerotto.
Iperalgesia indotta da oppioidi
L'iperalgesia indotta da oppioidi (IIO) è una risposta paradossa a un oppioide caratterizzata da un aumento della percezione del dolore malgrado l'esposizione stabile o aumentata all'oppioide stesso. È diversa dalla tolleranza, in cui è necessario aumentare la dose di un oppioide per ottenere lo stesso effetto analgesico o trattare un dolore ricorrente. L'IIO può manifestarsi come un aumento del livello del dolore, un dolore più generalizzato (ossia meno focale) o un dolore derivante da stimoli (allodinia) normali (ossia non dolorosi) senza evidenze di progressione della malattia. In caso di sospetta IIO, la dose di oppioidi deve essere ridotta o diminuita gradualmente, se possibile.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Durfenta?
Interazioni farmacodinamiche
Medicinali ad azione centrale/sostanze con azione depressiva sul sistema nervoso centrale (SNC), inclusi alcol e farmaci narcotici con azione depressiva sul SNC.
L'uso concomitante di DURFENTA ed altri medicinali con azione depressiva sul sistema nervoso centrale (comprendenti benzodiazepine ed altri sedativi/ipnotici, oppioidi, anestetici generali, fenotiazine, tranquillanti, antistaminici sedativi, alcolici e farmaci narcotici con azione depressiva sul SNC), miorilassanti e gabapentinoidi (gabapetin e pregabalin), può provocare depressione respiratoria, ipotensione, sedazione profonda, coma o morte.
La prescrizione concomitante di sostanze depressive del SNC e di DURFENTA deve essere riservata ai pazienti per cui non sono possibili opzioni terapeutiche alternative. L'uso di uno qualsiasi di questi medicinali in concomitanza a DURFENTA richiede un monitoraggio intenso e l'osservazione.
La dose e la durata dell'uso concomitante devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4).
Inibitori della monoamino ossidasi (I-MAO)
L'uso di DURFENTA non è raccomandato in pazienti che richiedono la somministrazione contemporanea di I-MAO. Sono state segnalate interazioni severe e imprevedibili con I-MAO comprendenti un potenziamento degli effetti degli oppioidi o degli effetti serotoninergici. Pertanto DURFENTA non deve essere utilizzato nei 14 giorni successivi all'interruzione della terapia con I-MAO.
Medicinali serotoninergici
La co-somministrazione di fentanil con medicinali serotoninergici, come un Inibitore Selettivo della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) o un Inibitore della Ricaptazione della Serotonina-Noradrenalina (SNRI) o un Inibitore delle Monoamino Ossidasi (IMAO) può aumentare il rischio di sindrome serotoninergica, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita. Usare in concomitanza con cautela. Osservare attentamente il paziente, in particolare durante l'inizio del trattamento e l'aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.4).
Uso concomitante con agonisti/antagonisti oppioidi misti
L'uso concomitante di buprenorfina, nalbufina o pentazocina non è raccomandato. Questi medicinali hanno elevata affinità per i recettori oppioidi con un'attività intrinseca relativamente bassa, quindi antagonizzano in parte l'effetto analgesico di fentanil e possono indurre sintomi da astinenza nei pazienti con dipendenza dagli oppioidi (vedere anche paragrafo 4.4).
Interazioni farmacocinetiche
Inibitori del Citocromo P450 3A4 (CYP3A4)
Fentanil, principio attivo ad elevata clearance, viene rapidamente metabolizzato principalmente dal citocromo CYP3A4.
L'uso concomitante di DURFENTA e di inibitori del citocromo P450 3A4 (CYP3A4) può comportare un aumento della concentrazione plasmatica di fentanil, che potrebbe aumentare o prolungare sia gli effetti terapeutici, che quelli indesiderati e potrebbe causare depressione respiratoria grave.
Ci si aspetta che l'entità dell'interazione con gli inibitori potenti di CYP3A4 sia maggiore di quella con gli inibitori deboli o moderati. Sono stati segnalati casi di depressione respiratoria grave dopo la co-somministrazione di inibitori del CYP3A4 con fentanil transdermico, compreso un caso fatale dopo la co-somministrazione con un inibitore moderato del CYP3A4. L'uso concomitante di inibitori del CYP3A4 e DURFENTA non è raccomandato, a meno che il paziente sia monitorato attentamente (vedere paragrafo 4.4). Esempi di principi attivi che possono aumentare le concentrazioni di fentanil sono: amiodarone, cimetidina, claritromicina, diltiazem, eritromicina, fluconazolo, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, ritonavir, verapamil e voriconazolo (l'elenco non è completo). Dopo la co- somministrazione di inibitori deboli, moderati o potenti del CYP3A4 con fentanil e.v. a breve durata d'azione, la diminuzione della clearance di fentanil è stata generalmente ≤25%, tuttavia con ritonavir (inibitore potente di CYP3A4), la clearance media di fentanil è diminuita in media del 67%. L'entità dell'interazione degli inibitori di CYP3A4 con fentanil transdermico a lunga durata d'azione è nota, ma può essere maggiore che con la somministrazione e.v. a breve durata d'azione.
Induttori del Citocromo P450 3A4 (CYP3A4)
L'uso concomitante di fentanil transdermico con induttori del citocromo CYP3A4 può comportare una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di fentanil e una diminuzione dell'effetto terapeutico. Si raccomanda cautela nell'uso concomitante di induttori di CYP3A4 e DURFENTA. La dose di DURFENTA può richiedere un aumento oppure può essere necessario passare a un altro medicinale analgesico. In previsione dell'interruzione di un trattamento concomitante con un induttore di CYP3A4 è necessario diminuire la dose di fentanil e monitorare attentamente il paziente. Gli effetti dell'induttore diminuiscono gradualmente e ciò può comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fentanil, le quali possono aumentare o prolungare sia gli effetti terapeutici sia gli effetti indesiderati, e potrebbero causare una grave depressione respiratoria. L'attento monitoraggio deve continuare fino al raggiungimento di effetti stabili del farmaco. Esempi di principi attivi che possono diminuire le concentrazioni plasmatiche di fentanil sono: carbamazepina, fenobarbital, fenitoina e rifampicina (l'elenco non è completo).
Popolazione pediatrica
Sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Durfenta?
Sintomi e segni
Le manifestazioni del sovradosaggio di fentanil sono un potenziamento delle sue azioni farmacologiche, il cui effetto più grave è la depressione respiratoria. Con il sovradosaggio di fentanil è stata osservata anche leucoencefalopatia tossica.
Trattamento
Per la gestione della depressione respiratoria le contromisure immediate comprendono la rimozione del cerotto di DURFENTA e la stimolazione fisica o verbale del paziente. Queste azioni possono essere seguite dalla somministrazione di un antagonista oppioide specifico come il naloxone.
La depressione respiratoria dopo un sovradosaggio può durare oltre la durata d'azione dell'antagonista oppioide. L'intervallo tra le somministrazioni endovenose di antagonista deve essere scelto con cura, data la possibilità di “rinarcotizzazione” dopo la rimozione del cerotto; può essere necessaria la somministrazione ripetuta o l'infusione continua di naloxone.
L'inversione dell'effetto narcotico può avere come risultato l'insorgenza acuta del dolore e del rilascio di catecolamine.
Se la situazione clinica lo giustifica, si deve instaurare e mantenere la pervietà delle vie aeree, possibilmente per via orofaringea o con una cannula endotracheale, se appropriato si deve procedere alla somministrazione di ossigeno e all'assistenza o al controllo della respirazione. Vanno mantenuti temperatura corporea e bilancio idrico adeguati.
Se insorge ipotensione grave o persistente, deve essere considerata la presenza di un'ipovolemia e la condizione deve essere trattata con un'adeguata fluido terapia per via parenterale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Durfenta durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non ci sono dati adeguati sull'uso di DURFENTA nelle donne in gravidanza. Studi sugli animali hanno dimostrato una certa tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Non è noto il rischio potenziale nell'uomo sebbene fentanil, quando utilizzato per via endovenosa come anestetico, abbia dimostrato di attraversare la barriera placentare in gravidanza. È stata riportata sindrome da sospensione in neonati nati da madri in terapia cronica con DURFENTA durante la gravidanza.
DURFENTA non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario.
L'uso di DURFENTA durante il parto non è raccomandato poiché non può essere utilizzato nel trattamento del dolore acuto o post-operatorio (vedere paragrafo 4.3). Inoltre, poiché fentanil passa attraverso la placenta, l'uso di DURFENTA durante il parto può provocare depressione respiratoria nel neonato.
Allattamento
Fentanil viene escreto nel latte materno e può provocare sedazione/depressione respiratoria nel neonato allattato.
L'allattamento con latte materno dovrà pertanto essere interrotto durante il trattamento con DURFENTA e per almeno 72 ore dopo la rimozione del cerotto.
Fertilità
Non ci sono dati clinici sugli effetti di fentanil sulla fertilità. Alcuni studi nei ratti hanno evidenziato una riduzione della fertilità e un aumento della mortalità embrionale a dosi tossiche per le madri (vedere paragrafo 5.3).
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Durfenta sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
DURFENTA può compromettere le capacità psico-fisiche necessarie per eseguire compiti potenzialmente pericolosi come guidare veicoli o usare macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni cerotto transdermico DURFENTA 12 microgrammi/ora contiene 1,375 mg di fentanil in un cerotto di 5 cm2 che rilascia 12 microgrammi di fentanil/ora
Ogni cerotto transdermico DURFENTA 25 microgrammi/ora contiene 2,75 mg di fentanil in un cerotto di 10 cm2 che rilascia 25 microgrammi di fentanil/ora
Ogni cerotto transdermico DURFENTA 50 microgrammi/ora contiene 5,5 mg di fentanil in un cerotto di 20 cm2 che rilascia 50 microgrammi di fentanil/ora
Ogni cerotto transdermico di DURFENTA 75 microgrammi/ora contiene 8,25 mg di fentanil in un cerotto di 30 cm2 che rilascia 75 microgrammi di fentanil/ora
Ogni cerotto transdermico di DURFENTA 100 microgrammi/ora contiene 11,0 mg di fentanil in un cerotto di 40 cm2 che rilascia 100 microgrammi di fentanil/ora.
Per un elenco completo degli eccipienti vedere il paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Strato esterno di rivestimento
Film di polietilene tereftalato con rivestimento di rilascio in fluorocarbonio.
Strato di supporto
Film colorato di polietilene tereftalato/etilen-vinil-acetato copolimero.
Strato adesivo del farmaco
Silicone adesivo (polidimetilsiloxano, resina di silicati)
Polidimetilsiloxano.
Membrana che controlla il rilascio
Film di etilene vinilacetato copolimero.
Strato adesivo della pelle
Silicone adesivo (polidimetilsiloxano, resina di silicati)
Polidimetilsiloxano.
Strato di protezione
Film di polietilene tereftalato con rivestimento di rilascio in fluorocarbonio.
Inchiostri di stampa
Beige e arancione o rosso o verde o blu o grigio.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Ciascun cerotto è confezionato in buste a prova di bambino, con alluminio come barriera principale e uno strato saldato a caldo dal lato del medicinale. Il medicinale è posto tra le 2 pareti della busta, con lo strato termosaldato (poli(etilen-co- acido metacrilico)copolimero) di entrambe le sezioni a contatto con il medicinale.
Confezioni da 3 cerotti transdermici.
Data ultimo aggiornamento: 13/05/2024
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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