Fentanest u.osped. iniett. 1 flac. 10 ml (0,05 mg/ml)

26 gennaio 2025
Farmaci - Fentanest

Fentanest u.osped. iniett. 1 flac. 10 ml (0,05 mg/ml)


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Fentanest u.osped. iniett. 1 flac. 10 ml (0,05 mg/ml) è un medicinale da utilizzare esclusivamente in ospedali e case di cura, soggetto alla L. 79/2014, tab. A med. - vietata la vendita al pubblico (classe H), a base di fentanile citrato, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici oppioidi. E' commercializzato in Italia da Pharmacia & Upjohn S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Pharmacia & Upjohn S.p.A.

MARCHIO

Fentanest

CONFEZIONE

u.osped. iniett. 1 flac. 10 ml (0,05 mg/ml)

FORMA FARMACEUTICA
fiale flaconcini fialoidi

PRINCIPIO ATTIVO
fentanile citrato

GRUPPO TERAPEUTICO
Analgesici oppioidi

CLASSE
H

RICETTA
medicinale da utilizzare esclusivamente in ospedali e case di cura, soggetto alla L. 79/2014, tab. A med. - vietata la vendita al pubblico

PREZZO
2,07 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Fentanest disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Fentanest? Perchè si usa?


per le sue caratteristiche il Fentanest si presta, più di ogni altro analgesico noto, all'impiego in anestesiologia. Può essere usato sia nella premedicazione per qualunque tipo di anestesia (anche locale) sia nel decorso postoperatorio come durante l'intervento stesso. Si consiglia l'associazione del Fentanest con il protossido d'azoto e con un neurolettico, in particolare con il droperidolo che ne migliora l'attività analgesica e ne riduce gli effetti collaterali (specie la depressione respiratoria ed il vomito), realizzando così la neuroleptoanalgesia. Il Fentanest può essere associato, a dosi opportunamente ridotte, anche ai barbiturici ed ai comuni anestetici volatili (alotano, isoflurano, ecc.). Non sono stati descritti casi di interferenza fra l'azione del Fentanest e dei miorilassanti



CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Fentanest?


ipersensibilità al farmaco o ad altri morfinomimetici. Da non impiegarsi in caso di gravidanza accertata o presunta. Da non impiegarsi nel bambino nel primo biennio di vita

INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Fentanest?


effetti di altri medicinali su Fentanest: quando si impiegano alti dosaggi di Fentanest, dosi anche relativamente basse di diazepam possono causare depressione cardiovascolare. Altri farmaci depressori del SNC (ad es. barbiturici, benzodiazepine, narcotici, neurolettici, anestetici generali e gas alogenati) mostrano nei riguardi del Fentanest effetti additivi o di potenziamento. Nei pazienti che abbiano assunto tali farmaci la dose utile di Fentanest sarà minore di quella usuale. Analogamente, dopo somministrazione di Fentanest, si dovrà ridurre la dose di altri depressori del SNC.Fentanil è rapidamente ed ampiamente metabolizzato principalmente dal CYP3A4. L'itraconazolo, un potente inibitore del CYP 3A4, somministrato alla dose di 200 mg/die per via orale per 4 giorni, non ha influenzato in modo significativo la farmacocinetica del fentanil somministrato per via endovenosa. Tuttavia, in singoli soggetti, sono stati osservati degli aumenti delle concentrazioni plasmatiche. La somministrazione di ritonavir orale, uno dei più potenti inibitori del CYP3A4, ha ridotto di due terzi la clearance del fentanil somministrato per via endovenosa; tuttavia, le concentrazioni plasmatiche di picco dopo una singola dose di fentanil endovena non sono state modificate. I pazienti che ricevono il fentanil in singola dose insieme agli inibitori potenti del CYP3A4, come ritonavir, necessitano di speciali cure ed attenta osservazione. La somministrazione concomitante di fluconazolo o voriconazolo e fentanil può risultare in un aumento dell'esposizione al fentanil. Durante un trattamento prolungato, può essere necessaria una riduzione del dosaggio di fentanil per evitarne l'accumulo che può aumentare il rischio di depressione respiratoria prolungata o ritardata. Per gli analgesici narcotici è stato segnalato un grave e imprevedibile potenziamento da parte di MAO-inibitori. Si raccomanda di sospendere l'uso di MAO inibitori 2 settimane prima di qualsiasi procedura chirurgica o anestetica. L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderati da interazione. Quando il Fentanest è somministrato con un neurolettico come il droperidolo si può determinare ipotensione con maggiore incidenza; il medico deve conoscere le proprietà di ciascun farmaco ed in particolare la loro diversa durata d'azione. Inoltre, quando si usa questa associazione devono essere disponibili liquidi per infusione e altre contromisure atte a combattere l'eventuale ipotensione. Quando il Fentanest è usato con un neurolettico come il droperidolo si può determinare una diminuzione della pressione arteriosa polmonare. Di ciò si dovrà tener conto in occasione di procedimenti diagnostici o chirurgici in cui il trattamento ultimo del paziente possa dipendere dall'interpretazione dei valori pressori dell'arteria polmonare. Inoltre, quando il Fentanest è usato con il droperidolo e si utilizza l'EEG come monitoraggio postoperatorio, si potrà osservare che dopo l'impiego dell'associazione, il tracciato elettroencefalografico torna alla norma più lentamente del solito. Effetti di Fentanest su altri medicinali: in seguito alla somministrazione di fentanil, la dose di altri medicinale deprimenti il SNC deve essere ridotta. La clearance plasmatica totale ed il volume di distribuzione dell'etomidato sono ridotti di un fattore da 2 a 3, senza variazione dell'emivita, quando somministrato con fentanil. La somministrazione contemporanea di fentanil e midazolam per via endovenosa comporta un aumento dell'emivita plasmatica terminale ed una riduzione della clearance plasmatica del midazolam. Quando questi medicinali vengono somministrati insieme a fentanil potrà essere necessario ridurre il loro dosaggio

POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Fentanest? Dosi e modo d'uso


il Fentanest può essere somministrato per via im od ev. La via intramuscolare è preferita nella premedicazione, per l'analgesia nel decorso post operatorio e per la terapia del dolore in genere; la via ev (diretta o per perfusione) durante l'intervento. Anche somministrato non diluito, il preparato non è causa di manifestazioni irritative locali. I dosaggi si riferiscono a soggetti adulti normali. Per via im: in media 0,1-0,2 mg (2-4 ml) di Fentanest prodose. Per via ev: per realizzare una anestesia di tipo neuroleptoanalgesico le dosi complessive di Fentanest sono dell'ordine di 0,4-0,8 mg. Durante il mantenimento di una anestesia eseguita con le tecniche abituali il dosaggio va regolato in base alla profondità analgesica che si vuole ottenere, al tipo di intervento, alla sensibilità del soggetto ed alla quantità degli altri farmaci somministrati, tenendo presente che fra questi (barbiturici, etere, fluotano, ecc.) ed il Fentanest esiste potenziamento. Neuroleptoanalgesia: per questo tipo di anestesia l'associazione del Fentanest con il neurolettico droperidolo può essere estemporanea, nelle proporzioni ritenute adatte dall'anestesista; oppure si può impiegare il preparato già pronto per l'uso disponibile con il nome di Leptofen. In quest'ultimo i due componenti sono presenti nella proporzione di 1:50 e cioè 1 ml di Leptofen contiene 0,05 mg di Fentanest e 2,5 mg di droperidolo. La neuroleptoanalgesia si attua praticamente secondo questi schemi:preanestesia: 0,1 mg di Fentanest e 5 mg di droperidolo per via intramuscolare, 30'-60' prima dell'intervento. L'impiego contemporaneo di atropina alla dose di 0,25 mg è facoltativo. Identica somministrazione serve, pro/dose, per il trattamento del dolore postoperatorio. Induzione: si procede all'infusione endovenosa rapida (1000 gocce/min pari a 50 ml di soluzione/min) di 50-100 ml di una soluzione preparata diluendo il contenuto di 10 fiale (pari a 1 mg) di Fentanest e 2 flaconi (pari a 50 mg) di droperidolo in 500 ml di soluzione glucosata al 5%. Contemporaneamente si somministra una miscela di N2O/O2 nel rapporto di 3/1 in circuito semichiuso. Previa iniezione endovenosa di 25-50 mg di succinilcolina (ed iperventilazione manuale) si procede all'intubazione tracheale, mentre si rallenta l'infusione a circa 50 gocce/minuto e si prosegue la somministrazione della miscela di N2O/O2, ridotta al rapporto 2/1, in ragione di 12-15 litri/min. Mantenimento: la velocità media di infusione è compresa fra le 15-30 gocce/min e va adeguata ai tempi operatori ed alla sensibilità individuale, accelerandola se il paziente si muove, se aumentano la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e respiratoria e se compare sudorazione; diminuendola se il paziente è tranquillo, con stabilità della pressione arteriosa, della frequenza del polso e del respiro e se la cute è asciutta. Se le necessità chirurgiche lo richiedono, si procede al rilasciamento muscolare con dosi frazionate di 25 mg di succinilcolina. Si continua la somministrazione di N2O/O2 nel rapporto 2/1. Fine dell'intervento, risveglio: circa 15 minuti prima della fine dell'intervento la perfusione va ulteriormente rallentata (10 gocce/min), mentre contemporaneamente si diminuisce la somministrazione di N2O. Al termine della sutura cutanea si interrompe l'infusione; il paziente viene iperventilato con aria per 2'-3', quindi si procede all'estubazione. Solitamente il paziente è in condizioni di poter essere subito inviato in reparto. Anzichè in perfusione continua, il Fentanest e il droperidolo possono essere somministrati per via endovenosa diretta alle seguenti dosi: induzione: Fentanest 0,4 mg (8 ml); droperidolo 20 mg (8 ml). Inizio dell'incisione e mantenimento: al bisogno (sulla base dei segni clinici sopra detti) Fentanest 0,025 mg. Ulteriori somministrazioni, se necessario, a dosi anche minori diluendo in tal caso il Fentanest. Per interventi di lunga durata si reinietteranno anche 10-15 mg di droperidolo. Le modalità di somministrazione del protossido d'azoto e del curarizzante rimangono identiche a quelle della tecnica con perfusione continua

ECCIPIENTI


metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato, acqua p.p.i.

Data ultimo aggiornamento: 19/08/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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