Fertipeptil 0,1 mg/ml soluzione iniettabile 7 siringhe preriempite

02 novembre 2024
Farmaci - Fertipeptil

Fertipeptil 0,1 mg/ml soluzione iniettabile 7 siringhe preriempite


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Fertipeptil 0,1 mg/ml soluzione iniettabile 7 siringhe preriempite è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di triptorelina acetato, appartenente al gruppo terapeutico Ormoni rilascianti gonadotropine. E' commercializzato in Italia da Ferring S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Ferring S.p.A.

MARCHIO

Fertipeptil

CONFEZIONE

0,1 mg/ml soluzione iniettabile 7 siringhe preriempite

FORMA FARMACEUTICA
soluzione (uso interno)

PRINCIPIO ATTIVO
triptorelina acetato

GRUPPO TERAPEUTICO
Ormoni rilascianti gonadotropine

CLASSE
C

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
66,00 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Fertipeptil disponibili in commercio:

  • fertipeptil 0,1 mg/ml soluzione iniettabile 7 siringhe preriempite (scheda corrente)

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Fertipeptil? Perchè si usa?


Fertipeptil è indicato per la downregulation e la prevenzione dei picchi prematuri di ormone luteinizzante (LH) in donne sottoposte a iperstimolazione ovarica controllata in tecniche di riproduzione assistita (ART).

Negli studi clinici Fertipeptil è stato utilizzato in cicli nei quali la stimolazione era stata indotta sia con ormone follicolostimolante di origine urinaria o ricombinante (FSH) sia con gonadotropina menopausale umana (HMG).


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Fertipeptil?


Fertipeptil è controindicato nei seguenti casi:
  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Ipersensibilità all'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) o a suoi analoghi.
  • Gravidanza e allattamento.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Fertipeptil?


L'uso di agonisti del GnRH può causare riduzione della densità minerale ossea. Dati preliminari nell'uomo suggeriscono che l'uso di bifosfonati in associazione agli agonisti del GnRH può ridurre la perdita minerale ossea.

Si deve prestare particolare attenzione nelle pazienti con fattori di rischio addizionali per osteoporosi (ad es.: abuso cronico di alcool, fumo, terapie a lungo termine con farmaci noti per ridurre la densità minerale ossea come ad esempio anticonvulsivanti o corticoidi, anamnesi familiare per osteoporosi, malnutrizione).

Perdita di densità minerale ossea

È probabile che l'uso di agonisti del GnRH causi riduzione della densità minerale ossea mediamente dell'1% al mese per un periodo di trattamento di sei mesi. Ogni 10% di riduzione della densità minerale ossea è associato ad un aumento di rischio di frattura di circa due o tre volte.

I dati attualmente disponibili suggeriscono che nella maggioranza delle donne il recupero della massa ossea persa avviene dopo la cessazione del trattamento.

Non sono disponibili dati specifici nelle pazienti con osteoporosi conclamata o con fattori di rischio di osteoporosi (ad es.: abuso cronico di alcool, fumatrici, terapie a lungo termine con farmaci noti per ridurre la densità minerale ossea come ad esempio anticonvulsivanti o corticoidi, anamnesi familiare per osteoporosi, malnutrizione, ad es. anoressia nervosa). Poiché la perdita di densità minerale ossea in queste pazienti può essere particolarmente dannosa, il trattamento con triptorelina deve essere valutato su base individuale e cominciato solo nel caso in cui l'analisi accurata del caso consideri i benefici attesi maggiori dei rischi associati. Devono essere prese in considerazione misure addizionali per contrastare la perdita di densità minerale ossea.

Si deve avere conferma che la paziente non sia gravida prima di prescrivere triptorelina.

Raramente il trattamento con agonisti del GnRH può rivelare la presenza di cellule gonadotropiche di adenoma ipofisario precedente non noto. Queste pazienti possono presentare una apoplessia ipofisaria caratterizzata da improvviso mal di testa, vomito, disturbi visivi e oftalmoplegia.

Vi è un aumentato rischio di episodi di depressione (che possono essere gravi) nei pazienti in trattamento con agonisti del GnRH, come triptorelina. I pazienti devono essere informati in proposito e trattati adeguatamente se compaiono i sintomi.

Sono state riportate variazioni dell'umore. Le pazienti con depressione nota devono essere attentamente monitorate durante il trattamento.

La stimolazione ovarica deve avvenire solo sotto stretto controllo medico.

In pazienti con danno renale o compromissione epatica, triptorelina presenta una emivita finale media di 7-8 ore rispetto a 3-5 ore in soggetti sani. Nonostante questa prolungata esposizione, al momento del trasferimento dell'embrione non ci si attende una presenza in circolo di triptorelina.

Porre attenzione particolare in donne con segni o sintomi di allergie in fase attiva o con anamnesi di predisposizione ad allergie. Il trattamento con Fertipeptil è sconsigliato in donne con reazioni allergiche gravi. Donne in età fertile devono essere attentamente controllate prima del trattamento per escludere una gravidanza.

Le tecniche di riproduzione assistita (ART) sono associate a un rischio aumentato di gravidanze multiple, aborto, gravidanze ectopiche e malformazioni congenite. Questi rischi valgono anche in caso di trattamento con Fertipeptil quale terapia addizionale nell'iperstimolazione ovarica controllata. L'uso di Fertipeptil nell'iperstimolazione ovarica controllata può aumentare il rischio di insorgenza di sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) e di cisti ovariche.

La raccolta di follicoli indotta dall'uso di analoghi del GnRH e gonadotropine, può essere aumentata in maniera evidente in una minoranza di pazienti predisposte, in particolare nel caso di Sindrome da Ovaio Policistico.

Come con altri analoghi del GnRH sono state riportate segnalazioni di sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) associate all'uso di triptorelina in combinazione con gonadotropine.

Sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS):

OHSS è un evento medico distinto dall'ingrossamento ovarico non complicato. OHSS è una sindrome che può manifestarsi con diversi gradi di severità. Essa comprende un ingrossamento ovarico marcato, alti livelli sierici di ormoni sessuali steroidei e un incremento della permeabilità vascolare che può evolvere in un accumulo di liquidi nel peritoneo, nelle pleure e, raramente, nella cavità pericardica.

In casi gravi di OHSS si può osservare la seguente sintomatologia: dolore addominale, distensione addominale, ingrossamento ovarico grave, aumento di peso, dispnea, oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea. La valutazione clinica può rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici, idrotorace, insufficienza polmonare acuta ed eventi tromboembolici.

Un'eccessiva risposta ovarica al trattamento con gonadotropine dà raramente luogo a OHSS se si evita la somministrazione di hCG per indurre l'ovulazione. Pertanto nei casi di OHSS è prudente non somministrare hCG e consigliare alla paziente di astenersi dai rapporti sessuali o di usare metodi barriera di contraccezione per almeno 4 giorni. L'OHSS può evolversi rapidamente (da 24 ore a diversi giorni) e diventare un evento medico grave, pertanto le pazienti devono essere tenute sotto controllo per almeno 2 settimane dopo la somministrazione di hCG.

L'OHSS può essere più grave e più prolungata se si instaura la gravidanza. Molto spesso l'OHSS si verifica dopo la sospensione del trattamento ormonale e raggiunge i suoi massimi livelli di gravità circa sette/dieci giorni dopo il trattamento. Generalmente, l'OHSS si risolve spontaneamente con l'inizio delle mestruazioni.

Se si verifica un'OHSS grave, il trattamento con gonadotropine deve essere interrotto, se ancora in corso, la paziente deve essere ospedalizzata e si deve iniziare una terapia specifica per l'OHSS, ad esempio con riposo assoluto, infusione endovenosa di soluzioni elettrolitiche o colloidali ed eparina.

Questa sindrome si verifica con una più alta incidenza nelle pazienti affette da ovaio policistico.

Il rischio di OHSS può essere aumentato in caso di uso di agonisti del GnRH in combinazione con gonadotropine rispetto all'uso di gonadotropine da sole.

Cisti ovariche:

Durante la fase iniziale del trattamento con agonisti del GnRH possono svilupparsi cisti ovariche. Di norma queste cisti sono asintomatiche e non funzionali.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Fertipeptil?


Non sono state studiate interazioni di Fertipeptil con altri medicinali per questa indicazione.

Non si possono escludere possibili interazioni con medicinali comunemente usati, inclusi liberatori di istamina.

Quando la triptorelina è somministrata in associazione a farmaci che interferiscono con la secrezione ipofisaria delle gonadotropine, si deve usare cautela e si raccomanda un controllo dello stato ormonale della paziente.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Fertipeptil? Dosi e modo d'uso


Posologia

Il trattamento può essere iniziato nella prima fase follicolare (giorno 2 o 3 del ciclo mestruale) o nella fase luteale media (giorno 21-23 del ciclo mestruale o 5-7 giorni prima dell'inizio atteso della mestruazione). L'iperstimolazione ovarica controllata con gonadotropine deve essere iniziata dopo circa 2-4 settimane dal trattamento con Fertipeptil. La risposta ovarica deve essere controllata clinicamente (tramite ecografia ovarica da sola o, preferibilmente, in combinazione con il dosaggio dei livelli di estradiolo) e la dose di gonadotropine dovrà essere adattata di conseguenza. Una volta ottenuto un sufficiente numero di follicoli della dimensione appropriata, il trattamento con Fertipeptil e con gonadotropine deve essere interrotto e deve essere somministrata una singola iniezione di hCG per indurre la maturazione finale del follicolo. Se dopo 4 settimane la downregulation non è confermata (tramite evidenza ecografica di un endometrio sfaldato o, preferibilmente in associazione alla misurazione dei livelli di estradiolo), si deve considerare l'interruzione del trattamento con Fertipeptil. La durata totale del trattamento di solito è di 4-7 settimane. Durante il trattamento con Fertipeptil, si deve fornire adeguato supporto della fase luteale, secondo il protocollo del centro medico di riferimento.

Pazienti con danno renale o compromissione epatica

Non ci sono specifiche raccomandazioni di dosaggio in pazienti con compromissione epatica o danno renale. Uno studio clinico ha rilevato che il rischio di accumulo di triptorelina in pazienti con compromissione epatica e danno renale grave è basso (vedere paragrafo 5.2).

Popolazione pediatrica

Non sono disponibili dati sull'uso di Fertipeptil nella popolazione pediatrica per l'indicazione: downregulation e prevenzione dei picchi prematuri di ormone luteinizzante (LH) in donne sottoposte a iperstimolazione ovarica controllata in tecniche di riproduzione assistita (ART).

Modo di somministrazione

Il trattamento con Fertipeptil deve essere iniziato sotto il controllo di uno specialista nel trattamento dell'infertilità. Fertipeptil si usa come iniezione sottocutanea giornaliera nella parete addominale inferiore. Dopo la prima somministrazione, si raccomanda di tenere sotto osservazione medica la paziente per 30 minuti per assicurarsi che non insorgano reazioni allergiche/pseudo allergiche all'iniezione.

Devono essere disponibili prontamente gli equipaggiamenti necessari al trattamento di tali reazioni. Le successive iniezioni possono essere effettuate a cura della paziente stessa a condizione che sia stata ben informata sui segni ed i sintomi di una possibile ipersensibilità, sulle conseguenze di tali reazioni e della necessità di ricorrere a cure mediche immediate. Per evitare lipoatrofia, si raccomanda di variare il sito di iniezione. Per le istruzioni sull'uso e la manipolazione, vedere il paragrafo 6.6.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Fertipeptil?


Nella specie umana il sovradosaggio può esprimersi come un prolungamento della durata d'azione. In caso di sovradosaggio il trattamento con Fertipeptil deve essere (temporaneamente) interrotto.

Non sono state riportate reazioni avverse conseguenti a sovradosaggio.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Fertipeptil durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Fertipeptil non è indicato in gravidanza. Si deve escludere lo stato di gravidanza prima dell'inizio del trattamento dell'infertilità. Si deve adottare un metodo di contraccezione non ormonale durante il trattamento fino a ripresa delle mestruazioni. Se la paziente rimane gravida durante la terapia con triptorelina, il trattamento deve essere interrotto.

Quando la triptorelina viene usata per il trattamento dell'infertilità, non c'è evidenza di nesso causale tra la triptorelina e qualsiasi successiva anomalia dello sviluppo degli ovociti, della gravidanza o del neonato.

I pochi dati disponibili sull'uso di triptorelina in gravidanza non indicano un rischio maggiore di malformazioni congenite. Studi nell'animale hanno dimostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Sulla base degli effetti farmacologici non si può escludere una influenza negativa sulla gravidanza e sul prodotto del concepimento.

Allattamento

Fertipeptil non è indicato durante l'allattamento.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Fertipeptil sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Non sono stati condotti studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Tuttavia, sulla base del suo profilo farmacologico, Fertipeptil probabilmente non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


Ciascuna siringa preriempita con 1 ml di soluzione iniettabile contiene 100 microgrammi di triptorelina acetato, equivalenti a 95,6 microgrammi di triptorelina base libera.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Sodio Cloruro

Acido acetico glaciale (per la regolazione del pH)

Acqua per preparazioni iniettabili


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). Non congelare.

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


1 ml di soluzione in siringa preriempita (vetro) con tappo del pistone (gomma clorobutilica), pistone (polistirene), ago integrato e copri ago rigido, in confezione da 7 siringhe.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 29/01/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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