Gentamicina Solfato Italfarmaco im ev 1 fiala 40 mg 2 ml

28 dicembre 2024
Farmaci - Gentamicina Solfato Italfarmaco

Gentamicina Solfato Italfarmaco im ev 1 fiala 40 mg 2 ml


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Gentamicina Solfato Italfarmaco im ev 1 fiala 40 mg 2 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di gentamicina solfato, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici aminoglicosidici. E' commercializzato in Italia da Italfarmaco S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Italfarmaco S.p.A.

MARCHIO

Gentamicina Solfato Italfarmaco

CONFEZIONE

im ev 1 fiala 40 mg 2 ml

FORMA FARMACEUTICA
fiala iniettabile

PRINCIPIO ATTIVO
gentamicina solfato

GRUPPO TERAPEUTICO
Antibatterici aminoglicosidici

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
1,14 €


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Foglietto illustrativo Gentamicina Solfato Italfarmaco »

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Gentamicina Solfato Italfarmaco? Perchè si usa?


trattamento delle infezioni da germi sensibili alla gentamicina: forme pleuro-polmonari: bronchiti, broncopolmoniti, polmonite franca-lobare, pleuriti, empiemi. Infezioni urinarie acute e croniche: cistiti, pieliti, cistopieliti, pielonefriti, calcolosi infette (del bacinetto, dell'uretere, della vescica), uretriti, prostatiti, vescicoliti. Stati settici: batteriemie, setticemie, setticopiemie, sepsi neonatali. Infezioni del sistema nervoso: meningiti, meningoencefaliti, ecc.. Infezioni chirurgiche: ascessi, flemmoni, osteomieliti, infezioni traumatiche. Infezioni otorinolaringoiatriche: otiti medie purulente, sinusiti, mastoiditi, tonsilliti, faringotonsilliti. Infezioni ostetrico-ginecologiche: aborto settico, metriti, parametriti, salpingiti, salpingo-ovariti, pelviperitoniti, mastiti, ecc. Ustioni: infezioni insorte nelle gravi ustioni e nei trapianti cutanei, eventualmente in associazione alla forma topica. Nelle infezioni da germi Gram-negativi sospette o documentate, la gentamicina può essere considerata come farmaco di scelta. Nelle infezioni gravi che mettono in pericolo la vita del paziente la gentamicina può esser somministrata in associazione ad un antibiotico beta-lattamico (carbenicillina o similari nelle infezioni da Pseudomonas aeruginosa e un antibiotico di tipo penicillinico nelle endocarditi da Streptococchi del gruppo D)



CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Gentamicina Solfato Italfarmaco?


Ipersensibilità al farmaco. Una anamnesi di reazioni tossiche agli aminoglicosidici può anche controindicare l'uso dell'antibiotico. Insufficienza renale marcata, diminuzione dell'udito

INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Gentamicina Solfato Italfarmaco?


è stata dimostrata una allergenicità crociata fra aminoglicosidi. È stato riferito un aumento della nefrotossicità potenziale della gentamicina a seguito della somministrazione susseguente o contemporanea - che dovrebbe essere evitata - di altre sostanze potenzialmente nefrotossiche, quali: cisplatino, polixima B, colistina, viomicina, streptomicina, vancomicina, altri aminoglicosidi e alcune cefalosporine (es. cefaloridina), o di diuretici potenti quale l'acido etacrinico e la furosemide. Durante il trattamento i pazienti debbono essere ben idratati. Il controllo della funzionalità renale è particolarmente importante durante il trattamento con Gentamicina o con altri aminoglicosidi, specialmente nei pazienti anziani nei quali tale funzionalità può essere già in partenza ridotta; in questi pazienti è consigliabile la determinazione della clearance della creatinina. Analoghe precauzioni sono consigliate nelle infezioni gravissime che comportano l'uso di dosi particolarmente elevate e periodi di trattamento superiori a quelli consigliati. In alcuni pazienti adulti e pediatrici è stata osservata una sindrome tipo Fanconi con aminoaciduria e acidosi metabolica. Durante la terapia con aminoglicosidi sarebbe auspicabile determinare i livelli sierici ogni qualvolta possibile onde evitare dosaggi insufficienti o eccessivi. Per la gentamicina si dovrebbero evitare picchi prolungati superiori ai 12 mcg/ml e livelli minimi, precedenti la successiva iniezione, superiori a 2 mcg/ml, distanziando nel tempo le somministrazioni o riducendone il dosaggio, quando necessario. Sebbene il blocco neuromuscolare non sia stato riferito in clinica nè con gentamicina nè con altri aminoglicosidi, questa reazione è potenzialmente verificabile soprattutto se la gentamicina viene somministrata con succinilcolina o tubocurarina o durante trasfusioni massive di sangue citratato: qualora si verificasse, il blocco può essere rimosso con la somministrazione di sali di calcio. Come avviene per tutti gli antibiotici, il trattamento con gentamicina può determinare un sovrasviluppo di microrganismi insensibili: in tal caso occorre sospendere il trattamento ed istituire una terapia idonea. La contemporanea somministrazione anche topica, specie se intracavitaria, di altri antibiotici potenzialmente nefrotossici ed ototossici può accrescere il rischio di tali effetti. In vitro l'associazione di un aminoglicoside con un antibiotico betalattamico (penicilline o cefalosporine), può causare una reciproca e significativa inattivazione. Anche quando un antibiotico aminoglicosidico ed uno penicillino-simile sono stati somministrati attraverso due vie differenti, si è verificata una riduzione dell'emivita o dei livelli plasmatici dell'aminoglicoside in pazienti con insufficienza renale ed in alcuni pazienti con funzionalità renale normale. È stata osservata una riduzione dell'emivita plasmatica di gentamicina in pazienti con grave insufficienza renale trattati concomitantemente con carbenicillina. Generalmente l'inattivazione dell'aminoglicoside assume un significato clinico importante solo nei pazienti con grave insufficienza renale

POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Gentamicina Solfato Italfarmaco? Dosi e modo d'uso


A) pazienti con funzionalità renale normale: adulti: la dose consigliata per il trattamento delle infezioni sistemiche è di 3 mg/kg/die (1 mg/kg ogni 8 ore o 1,5 mg/kg ogni 12 ore). Nelle infezioni che costituiscono un pericolo per la vita del paziente è consigliata una posologia fino a 5 mg/kg/die, da somministrarsi in 3 o 4 dosi per i primi due o tre giorni di trattamento; successivamente sarà ridotta a 3 mg/kg/die. Per le infezioni urinarie e per le infezioni extraurinarie di grado moderato possono essere sufficienti 2 mg/kg/die, in 2 dosi refratte. Schema posologico orientativo per i pazienti di oltre 50 kg di peso:1 fiala da 80 mg/2 ml 3 volte al dì nelle infezioni sistemiche.1 fiala da 80 mg/2 ml 2 volte al dì nelle infezioni urinarie e nelle infezioni extraurinarie di gravità moderata. Bambini: la dose consigliata varia in funzione dell'età, secondo il seguente schema. Prematuri e neonati a termine fino a 1 settimana di vita: 5-6 mg/kg/die (dose totale), 2,5-3 mg/kg ogni 12 ore (dose singola); lattanti e neonati oltre 1 settimana di vita: 7,5 mg/kg/die (dose totale), 2,5 mg/kg ogni 8 ore; bambini: 6-7,5 mg/kg/die (dose totale) e 2-2,5 mg/kg ogni 8 ore (dose singola); schema pratico: neonati a termine (3,5-5 kg): 0,5 ml di Gentamicina solfato Italfarmaco 40 mg/2 ml soluzione iniettabile (10 mg) ogni 12 ore. Bambini da 5 a 10 kg: ½ fiala di Gentamicina solfato Italfarmaco 40 mg/2 ml soluzione iniettabile ogni 8-12 ore. Bambini da 11 a 20 kg: 1 fiala di Gentamicina solfato Italfarmaco 40 mg/2 ml soluzione iniettabile ogni 8-12 ore. L'adeguamento del dosaggio deve essere fatto in funzione dell'età del paziente, del tipo e della gravità dell'infezione. Nei pazienti obesi il dosaggio deve essere calcolato in base al loro peso teorico. B) Pazienti con funzionalità renale alterata: come per tutti i farmaci che vengono elettivamente eliminati per via renale, la frequenza delle somministrazioni verrà stabilita in base alla funzionalità renale, secondo il seguente schema: test di funzionalità renale: vedere tabella nel RCP. La frequenza delle somministrazioni può essere approssimativamente calcolata moltiplicando la creatinina sierica per 8, secondo il seguente schema: mg/100 ml creatinina sierica x 8 = intervallo tra due successive somministrazioni (in ore). Emodialisi: nei pazienti adulti con insufficienza renale sottoposti a emodialisi la quantità di gentamicina rimossa dal plasma può variare in funzione di alcuni fattori, tra i quali il metodo di dialisi impiegato. Una emodialisi di sei ore può ridurre i livelli plasmatici di gentamicina di circa il 50%. Le dosi consigliate alla fine di ogni dialisi sono comprese tra 1-1,7 mg/kg in base al grado di severità dell'infezione. Nel bambino possono essere somministrate dosi di 2-2,5 mg/kg. Gli antibiotici aminoglicosidici vengono rimossi dal sangue in seguito a dialisi peritoneale, ma in quantità minore rispetto all'emodialisi

ECCIPIENTI


metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato, sodio metabisolfito, acqua p.p.i.

PATOLOGIE CORRELATE



Data ultimo aggiornamento: 23/07/2021

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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