Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica soluzione cutanea alcoolica 25 ml

22 dicembre 2024
Farmaci - Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica

Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica soluzione cutanea alcoolica 25 ml


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Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica soluzione cutanea alcoolica 25 ml è un medicinale non soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di iodio + potassio ioduro, appartenente al gruppo terapeutico Antisettici, Integratori minerali. E' commercializzato in Italia da Industria Farmaceutica Nova Argentia S.r.l.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Industria Farmaceutica Nova Argentia S.r.l.

MARCHIO

Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica

CONFEZIONE

soluzione cutanea alcoolica 25 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione

PRINCIPIO ATTIVO
iodio + potassio ioduro

GRUPPO TERAPEUTICO
Antisettici, Integratori minerali

CLASSE
C

RICETTA
medicinale non soggetto a prescrizione medica

PREZZO
DISCR.


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica disponibili in commercio:

  • iodio nova argentia 7% / 5% soluzione cutanea alcoolica soluzione cutanea alcoolica 25 ml (scheda corrente)

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica? Perchè si usa?


Disinfezione della cute integra per trattamenti occasionali.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica?


Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Generalmente controindicato in gravidanza (vedere par. 4.6).

Non usare in bambini di età inferiore ai 6 mesi.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica?


Per esclusivo uso interno. Non ingerire. Evitare il contatto con gli occhi.

L'applicazione prolungata può provocare irritazione e causticazioni della superficie trattata, pertanto il medicinale non deve essere utilizzato per trattamenti prolungati.

Il medicinale deve essere applicato solo su cute integra e non lesa, poiché oltre a causare irritazione, ritarda la cicatrizzazione di ferite e abrasioni.

L'uso specie se prolungato può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento e contattare il medico che potrà adottare idonee misure terapeutiche.

Per evitare l'assorbimento eccessivo di iodio, non coprire con bendaggi occlusive l'area della cute trattata.

In caso di impiego per periodi prolungati su estese superfici corporee, su mucose o sotto bendaggio occlusivo, in particolare nei bambini e nei pazienti con disordini tiroidei, è necessario eseguire tests di funzionalità tiroidea.

Poiché lo iodio può alterare la funzione della tiroide, si raccomanda di usare con precauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazienti di età superiore ai 45 anni o con gozzo.

In età pediatrica usare solo in casi di effettiva necessità e sotto controllo medico.

Interrompere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato.

A seguito del trattamento potrebbero risultare alterati gli esiti dei test di funzionalità tiroidea, soprattutto nei neonati prematuri.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti: non pertinente.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica?


Se entra in contatto con l'acetone, lo iodio elementare forma un composto pungente irritante.

Nel valutare le interazioni con altri farmaci occorre tenere in considerazione i possibili effetti sistemici di iodio, sebbene quando somministrato localmente nelle modalità consigliate esso venga assorbito solo in piccole quantità.

Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide possono essere alterati da altri composti tra cui amiodarone e litio.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica? Dosi e modo d'uso


Pennellare sulla parte da trattare.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica?


L'applicazione abbondante di medicinale su aree molto estese della cute, l'utilizzo di bendaggi o l'uso prolungato può determinare un aumento dell'assorbimento di iodio. In queste circostanze sarà più frequente la comparsa di effetti indesiderati (vedere par. 4.8).

L'ingestione o l'inalazione accidentale può avere conseguenze gravi, talvolta fatali.

In caso di superamento, volontario o accidentale, delle dosi consigliate può manifestarsi ipotiroidismo o ipertiroidismo.

Possono anche comparire sapore metallico, aumentata salivazione, infiammazione delle ghiandole salivari, bruciore o dolore del cavo orale e della gola, irritazione o tumefazione degli occhi, eruzioni cutanee, turbe gastrointestinali con vomito, dolore addominale e diarrea, acidosi metabolica, ipernatriemia, deficit della funzione renale. Possono inoltre verificarsi insufficienza circolatoria e gonfiore dell'epiglottide che possono causare asfissia, polmonite ed edema polmonare risultando anche fatali.

È stata osservata inoltre tossicità retinale con sovradosaggio.

È necessario instaurare un trattamento sintomatico e di supporto con attenzione speciale al bilancio elettrolitico ed al deficit della funzione renale.

Può essere necessario un trattamento sintomatico delle reazioni allergiche, anche se i sintomi di solito regrediscono rapidamente una volta sospesa la somministrazione.


EFFETTI INDESIDERATI


Quali sono gli effetti collaterali di Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica?


Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di iodio, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Bruciore od irritazione, eruzioni acneiformi, iododerma, ritardo della cicatrizzazione di tessuti lesi. L'inalazione di vapori di iodio è molto irritante per le mucose.

Disturbi del sistema immunitario

Reazioni di ipersensibilità che includono orticaria, angioedema, emorragie cutanee o porpora, febbre, artralgia, linfoadenopatia e eosinofilia.

Lo iodio, quando somministrato localmente nelle modalità consigliate, viene assorbito solo in piccole quantità con minimi effetti sistemici. Di seguito vengono comunque elencate le reazioni avverse dovute ad effetti sistemici del farmaco, che si potrebbero manifestare in casi di assorbimento anomalo (usi abbondanti, prolungati o con occlusione della zona della cute trattata).

Patologie endocrine

Effetti sulla tiroide possono provocare gozzo e ipotiroidismo, così come ipertiroidismo (morbo di Basedow). Gozzo e ipotiroidismo possono manifestarsi anche nei neonati esposti a ioduri in gravidanza.

Lo iodio può interferire con le prove di funzionalità tiroidea.

Disturbi psichiatrici

Depressione, insonnia.

Patologie del sistema nervoso

Cefalea.

Patologie gastrointestinali

Nausea, vomito, diarrea.

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

Impotenza.

Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura

L'uso prolungato può provocare una serie di effetti avversi chiamati nel loro complesso “iodismo“, alcuni dei quali possono essere dovuti ad ipersensibilità. Questi effetti avversi includono sapore metallico, aumento della salivazione, bruciore e dolore alla bocca; possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome simil-coriza, gonfiore e infiammazione della gola, irritazione e gonfiore agli occhi e aumento della lacrimazione. Si possono sviluppare edema polmonare, dispnea e bronchite.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avversa


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica durante la gravidanza e l'allattamento?


Lo iodio è scarsamente assorbito quando utilizzato nelle modalità previste.

Lo iodio che raggiunge la circolazione sistemica attraversa la placenta e un eccesso di iodio è dannoso per il feto: l'uso di iodio durante la gravidanza è stato associato a gozzo, ipotiroidismo, problemi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morte neonatale.

Lo iodio è escreto nel latte materno. L'uso di dosi eccessive di iodio in madri durante l'allattamento può aumentare il livello di iodio nel latte materno e causare ipotiroidismo transitorio nei lattanti.

L'uso di iodio, anche quando applicato localmente, è generalmente da evitare in gravidanza e durante l'allattamento.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Iodio Nova Argentia 7% / 5% Soluzione Cutanea alcoolica sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Non pertinente.


ECCIPIENTI


Eccipienti: Alcool etilico, Acqua depurata.


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 60 mesi

Conservare nella confezione originale (materiale resistente allo iodio) per riparare il medicinale dalla luce e dal calore diretto.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Flacone in vetro ambrato, completo di una capsula a strappo di alluminio verniciato con tastatore di polietilene incorporato.

Etichette autoadesive riportanti diciture attestanti l'identificazione del prodotto.

Astuccio in cartone litografato, riportante diciture attestanti l'identificazione del prodotto.

Flacone da 25 ml.

Flacone in vetro ambrato, completo di una capsula a strappo di alluminio verniciato con guarnizione in polietilene espanso.

Etichette autoadesive riportanti diciture attestanti l'identificazione del prodotto.

Flacone da 1000 ml

Data ultimo aggiornamento: 21/12/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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