Irinotecan Kabi 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino di vetro da 5 ml

22 novembre 2024
Farmaci - Irinotecan Kabi

Irinotecan Kabi 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino di vetro da 5 ml


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Irinotecan Kabi 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino di vetro da 5 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico (classe H), a base di irinotecan cloridrato triidrato, appartenente al gruppo terapeutico Antineoplastici. E' commercializzato in Italia da Fresenius Kabi Italia S.r.l.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Fresenius Kabi Italia S.r.l.

MARCHIO

Irinotecan Kabi

CONFEZIONE

20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino di vetro da 5 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione (uso interno)

PRINCIPIO ATTIVO
irinotecan cloridrato triidrato

GRUPPO TERAPEUTICO
Antineoplastici

CLASSE
H

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico

PREZZO
153,46 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Irinotecan Kabi disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Irinotecan Kabi? Perchè si usa?


Irinotecan è indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma avanzato del colon-retto:
  • in associazione con 5-fluorouracile e acido folinico in pazienti che non sono stati trattati precedentemente con chemioterapia per la malattia avanzata;
  • come monoterapia in pazienti nei quali non abbia avuto effetto un trattamento convenzionale contenente 5-fluorouracile.
Irinotecan in associazione con cetuximab è indicato per il trattamento dei pazienti con tumore colon rettale metastatico con l'espressione del recettore per il fattore di crescita epidermico (EGFR) e con gene RAS non mutato (wild-type) che non abbiano già ricevuto un precedente trattamento per la malattia metastatica o dopo fallimento di terapia citotossica contenente irinotecan (vedi paragrafo 5.1).

Irinotecan in associazione con 5-fluorouracile, acido folinico e bevacizumab è indicato per il trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma metastatico del colon o retto.

Irinotecan in associazione con capecitabina con o senza bevacizumab è indicato per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma metastatico colorettale.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Irinotecan Kabi?


  • Malattia infiammatoria cronica dell'intestino e/o occlusione intestinale (vedere paragrafo 4.4).
  • Ipersensibilità al(i) principio(i) attivo(i) o a uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Allattamento (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
  • Bilirubina > 3 volte il limite superiore dei livelli normali (vedere paragrafo 4.4).
  • Grave insufficienza midollare.
  • Grado di performance OMS > 2.
  • Uso concomitante di Erba di San Giovanni (vedere paragrafo 4.5).
  • Vaccini vivi attenuati (vedere paragrafo 4.5).
Per ulteriori controindicazioni di cetuximab o bevacizumab o capecitabina, fare riferimento alle informazioni relative al prodotto di questi medicinali.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Irinotecan Kabi?


L'uso di irinotecan deve essere riservato a unità specializzate nella somministrazione della chemioterapia citotossica e la somministrazione deve essere effettuata esclusivamente sotto la supervisione di un medico qualificato nell'uso della chemioterapia antitumorale. 

Data la natura e l'incidenza degli effetti indesiderati, nei seguenti casi irinotecan deve essere prescritto solo dopo avere valutato i benefici attesi rispetto agli eventuali rischi terapeutici:
  • pazienti che presentano fattori di rischio, in particolare con grado di performance OMS=2;
  • nei rari casi in cui si preveda che i pazienti possano non attenersi alle raccomandazioni concernenti la gestione degli effetti indesiderati (necessità di immediato e prolungato trattamento antidiarroico, associato all'assunzione di grandi quantità di liquidi all'insorgere della diarrea ritardata). Per tali pazienti si raccomanda una stretta sorveglianza ospedaliera.
Quando si usa irinotecan in monoterapia, esso è solitamente prescritto con uno schema di somministrazione ogni tre settimane. Tuttavia, lo schema di somministrazione settimanale (vedere paragrafo 5) può essere preso in considerazione in pazienti che necessitino di un follow-up più attento o che siano particolarmente a rischio di neutropenia grave.

Diarrea ritardata

I pazienti devono essere messi al corrente del rischio di diarrea ritardata, che può verificarsi a oltre 24 ore dalla somministrazione di irinotecan e in qualunque momento prima del ciclo successivo. In monoterapia, il tempo mediano di insorgenza della prima evacuazione liquida è stato il quinto giorno dopo l'infusione di irinotecan. I pazienti devono informare rapidamente il proprio medico di tale evenienza e iniziare immediatamente una terapia idonea.

I pazienti con un rischio maggiore di diarrea sono quelli sottoposti in precedenza a radioterapia addominale/pelvica, quelli con iperleucocitosi basale, quelli che presentano un grado di performance ≥ 2 e le donne. Se non è trattata correttamente, la diarrea può essere potenzialmente fatale, specialmente se il paziente è anche neutropenico.

Appena compare la prima evacuazione liquida, il paziente deve iniziare ad assumere grandi quantità di bevande contenenti elettroliti e deve essere immediatamente iniziata un'idonea terapia antidiarroica. Questa terapia antidiarroica sarà prescritta dal reparto in cui è stato somministrato irinotecan. Dopo la dimissione dall'ospedale, ai pazienti devono essere consegnati i medicinali prescritti, in modo tale che possano trattare la diarrea al suo insorgere. Inoltre devono informare il proprio medico o il reparto che ha somministrato irinotecan quando/se la diarrea compare.

La terapia antidiarroica attualmente raccomandata è costituita da alte dosi di loperamide (4 mg per la prima assunzione, quindi 2 mg ogni 2 ore). Questa terapia deve continuare per 12 ore dopo l'ultima evacuazione liquida e non deve essere modificata. In nessun caso la loperamide deve essere somministrata per più di 48 ore consecutive a queste dosi, a causa del rischio di ileo paralitico, né per meno di 12 ore.

Quando alla diarrea si associa neutropenia grave (conta neutrofili < 500 cellule/mm³), oltre al trattamento antidiarroico deve essere somministrato un antibiotico ad ampio spettro a scopo profilattico.

Nei seguenti casi, oltre al trattamento antibiotico, per la gestione della diarrea si raccomanda l'ospedalizzazione:
  • diarrea associata a febbre;
  • diarrea grave (che richiede reidratazione per via endovenosa);
  • diarrea persistente oltre le 48 ore dall'inizio della terapia con alte dosi di loperamide.
La loperamide non deve essere somministrata per profilassi, neppure nei pazienti che hanno avuto diarrea ritardata nei cicli precedenti.

Nei pazienti che hanno avuto diarrea grave si raccomanda una riduzione della dose per i cicli successivi (vedere paragrafo 4.2).

Ematologia

Negli studi clinici, la frequenza della neutropenia NCI CTC di grado 3 e 4 è stata significativamente maggiore nei pazienti che hanno ricevuto in precedenza irradiazione pelvica/addominale rispetto a quelli che non avevano ricevuto tale irradiazione. I pazienti con livelli di bilirubina sierica totale basale di 1,0 mg/dl o più hanno anche avuto una significativamente maggiore probabilità di incorrere in neutropenia di grado 3 o 4 al primo ciclo rispetto a quelli con livelli di bilirubina meno di 1,0 mg/dl.

Durante il trattamento con irinotecan si raccomanda il monitoraggio settimanale dell'emocromo completo. I pazienti devono essere consapevoli del rischio di neutropenia e del significato della febbre. La neutropenia febbrile (temperatura > 38°C e conta neutrofili ≤ 1000 cellule/mm³) deve essere trattata urgentemente in ospedale con antibiotici ad ampio spettro per via endovenosa.

In pazienti che hanno avuto gravi eventi ematologici, si raccomanda una riduzione della dose per la somministrazione successiva (vedere paragrafo 4.2).

Esiste un rischio maggiore di infezioni e tossicità ematologica nei pazienti con diarrea grave. In pazienti con diarrea grave si deve eseguire l'emocromo completo.

Insufficienza epatica

Si devono eseguire esami della funzionalità epatica al basale e prima di ogni ciclo.

Si deve eseguire il monitoraggio settimanale dell'emocromo completo nei pazienti con bilirubina compresa tra 1,5 e 3 volte i LSN, per la ridotta clearance dell'irinotecan (vedere paragrafo 5.2) che aumenta il rischio di ematotossicità in questa popolazione. Per pazienti con bilirubina > 3 volte i LSN vedere paragrafo 4.3.

Pazienti con ridotta attività UGT1A1

I pazienti che sono metabolizzatori lenti di UGT1A1, come i pazienti con sindrome di Gilbert (ad es. omozigoti per le varianti UGT1A1*28 o *6) sono a maggior rischio di neutropenia grave e diarrea dopo il trattamento con irinotecan. Questo rischio aumenta con il livello di dose di irinotecan.

Sebbene non sia stata stabilita una riduzione precisa della dose iniziale, si deve prendere in considerazione una riduzione della dose iniziale di irinotecan per i pazienti che sono metabolizzatori lenti di UGT1A1, in particolare i pazienti a cui vengono somministrate dosi >180 mg/m² o i pazienti fragili. Occorre prendere in considerazione le linee guida cliniche applicabili per le raccomandazioni sulla dose in questa popolazione di pazienti. Le dosi successive possono essere aumentate in base alla tolleranza individuale del paziente al trattamento.

La genotipizzazione dell'UGT1A1 può essere utilizzata per identificare i pazienti ad aumentato rischio di neutropenia grave e diarrea, tuttavia l'utilità clinica della genotipizzazione pre-trattamento è incerta, poiché il polimorfismo dell'UGT1A1 non tiene conto di tutta la tossicità osservata dalla terapia con irinotecan (vedere paragrafo 5.2).

Nausea e vomito

Si raccomanda un trattamento profilattico con antiemetici prima di ogni trattamento con irinotecan. Nausea e vomito sono stati riportati frequentemente. I pazienti con vomito associato a diarrea ritardata devono essere ospedalizzati appena possibile per il trattamento.

Sindrome colinergica acuta

Nel caso compaia la sindrome colinergica acuta (definita come diarrea precoce con vari altri segni e sintomi, quali sudorazione, crampi addominali, miosi e salivazione), si deve somministrare atropina solfato (0,25 mg per via sottocutanea), a meno che non sia controindicato da un punto di vista clinico (vedere paragrafo 4.8).

Questi sintomi possono essere osservati durante o subito dopo l'infusione di irinotecan, si pensa siano correlati all'attività anticolinesterasica del composto originario irinotecan e ci si aspetta che si verifichino più frequentemente con dosi più elevate di irinotecan.

Particolare cautela deve essere adottata nei pazienti asmatici. Nei pazienti che hanno avuto una sindrome colinergica acuta e grave, con le somministrazioni successive di irinotecan si raccomanda l'uso profilattico di atropina solfato.

Disturbi respiratori

La malattia polmonare interstiziale che si presenti sotto forma di infiltrati polmonare non è comune durante la terapia con irinotecan. La malattia polmonare interstiziale può essere fatale. Fattori di rischio possibilmente associati allo sviluppo della malattia polmonare interstiziale includono l'uso di medicinali pneumotossici, la radioterapia e i fattori stimolanti le colonie (CSF). I pazienti con fattori di rischio devono essere monitorati attentamente per i sintomi respiratori prima e durante la terapia con irinotecan.

Stravaso

Sebbene l'irinotecan non sia un noto agente vescicante, si deve usare cautela in modo da evitare lo stravaso e si deve monitorare il sito di infusione per quanto riguarda segni di infiammazione. In caso di stravaso, si raccomanda il lavaggio del sito di infusione e l'applicazione di ghiaccio.

Anziani

A causa della maggiore frequenza di riduzione delle funzioni biologiche, in particolare della funzionalità epatica, nei pazienti anziani, la scelta della posologia di irinotecan deve essere effettuata con cautela in questa popolazione (vedere paragrafo 4.2).

Infiammazione cronica intestinale e/o occlusione intestinale

I pazienti non devono essere trattati con irinotecan fino alla risoluzione dell'occlusione intestinale (vedere paragrafo 4.3).

Funzionalità renale

Sono stati osservati aumenti della creatinina sierica o azoto ureico nel sangue. Ci sono stati casi di insufficienza renale acuta. Questi eventi sono stati generalmente attribuiti a complicanze di infezione o di disidratazione correlate a nausea, vomito o diarrea. Sono stati segnalati anche rari casi di disfunzione renale a causa della sindrome da lisi tumorale.

Terapia di irradiazione

I pazienti che hanno precedentemente ricevuto irradiazione pelvica/addominale sono ad aumentato rischio di mielosoppressione dopo la somministrazione di irinotecan. I medici devono usare cautela nel trattamento di pazienti con una precedente vasta irradiazione (ad esempio > 25% del midollo osseo irradiato e nel giro di 6 settimane prima dell'inizio del trattamento con irinotecan). A questa popolazione si può applicare una regolazione del dosaggio (vedere paragrafo 4.2).

Patologie cardiache

Sono stati osservati eventi ischemici del miocardio a seguito del trattamento con irinotecan prevalentemente in pazienti con patologie cardiache preesistenti, con altri noti fattori di rischio di malattie cardiache o che siano stati sottoposti ad una precedente chemioterapia citotossica (vedere paragrafo 4.8). Di conseguenza, i pazienti con noti fattori di rischio devono essere attentamente monitorati e si devono intraprendere le azioni necessarie per cercare di minimizzare tutti i fattori di rischio modificabili (per esempio fumo, ipertensione e iperlipidemia).

Patologie vascolari

Irinotecan è stato raramente associato ad eventi tromboembolici (embolia polmonare, trombosi venosa e tromboembolia arteriosa) in pazienti con molteplici fattori di rischio, oltre alle neoplasie sottostanti.

Altri

Sono stati osservati casi non frequenti di insufficienza renale, ipotensione o insufficienza circolatoria in pazienti che hanno avuto episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito o sepsi.

Contraccezione in donne in età fertile/uomini:
A causa della potenziale genotossicità, occorre informare le pazienti in età fertile di utilizzare un metodo contraccettivo altamente efficace durante il trattamento e per 6 mesi dopo l'ultima dose di irinotecan. A causa della potenziale genotossicità, occorre informare i pazienti di sesso maschile con partner di sesso femminile in età fertile, di utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e per 3 mesi dopo l'ultima dose di irinotecan (vedere paragrafo 4.6).

Allattamento
A causa delle potenziali reazioni avverse nei lattanti, l'allattamento al seno deve essere sospeso per la durata della terapia con irinotecan (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).

La somministrazione concomitante di irinotecan con un forte inibitore (ad es. ketoconazolo) o un induttore (ad es. rifampicina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, apalutamide) del CYP3A4 può alterare il metabolismo dell'irinotecan e deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5).
Questo medicinale contiene 45 mg di sorbitolo in ogni ml di concentrato. Ai pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio (HFI) non deve essere somministrato questo medicinale se non strettamente necessario.

Nei bambini con meno di 2 anni di età può non essere ancora stata diagnosticata l'intolleranza ereditaria al fruttosio. I medicinali contenenti fruttosio somministrati per via endovenosa a pazienti con tale intolleranza possono mettere in pericolo la vita e devono essere controindicati in questi pazienti a meno che il bisogno clinico sia evidente e non ci siano alternative terapeutiche disponibili.

Deve essere raccolta la storia clinica dei pazienti con particolare attenzione ai sintomi di intolleranza ereditaria al fruttosio prima di somministrare questo medicinale.

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè è essenzialmente “privo di sodio”).


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Irinotecan Kabi?


Uso concomitante controindicato (vedere paragrafo 4.3)

Erba di San Giovanni: diminuzione dei livelli plasmatici del metabolita attivo di irinotecan, SN-38. In un piccolo studio di farmacocinetica (n=5), nel quale irinotecan 350 mg/m2 era stato somministrato in concomitanza con l'Erba di San Giovanni (hypericum perforatum) 900 mg, è stata osservata una riduzione del 42% delle concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo di irinotecan, SN 38. Quindi l'Erba di San Giovanni non dovrebbe essere somministrata assieme ad irinotecan.

Vaccini vivi attenuati (ad es. vaccino contro la febbre gialla): rischio di reazione generalizzata ai vaccini, con possibilità di esito fatale. L'uso concomitante è controindicato durante il trattamento con irinotecan e per 6 mesi dopo l'interruzione della chemioterapia. Possono essere somministrati i vaccini uccisi o inattivati; tuttavia la risposta a tali vaccini può essere ridotta.

Uso concomitante non raccomandato (vedere paragrafo 4.4)

La somministrazione in concomitanza di irinotecan con un forte inibitore o induttore del citocromo P450 3A4 (CYP3A4) può alterare il metabolismo di irinotecan e deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4):

Potenti induttori di CYP3A4 e/o UGT1A1: (e.g.rifampicina, carbamazepina, fenobarbitale, fenitoina o apalutamide):

Rischio di esposizione ridotta a irinotecan, SN-38 e glucuronide SN-38 e ridotti effetti farmacodinamici. Diversi studi hanno dimostrato che la somministrazione concomitante dei medicinali anticonvulsivanti induttori di CYP3A4 porta a un'esposizione ridotta ad irinotecan, SN-38 e glucuronide SN-38 e ad effetti farmacodinamici ridotti. Gli effetti di tali medicinali anticonvulsivanti sono stati evidenziati da una diminuzione del 50% o più nella AUC di SN-38 e SN-38G. In aggiunta all'induzione degli enzimi CYP3A4, una glucoronidazione aumentata e un'escrezione biliare aumentata possono giocare un ruolo nell'esposizione ridotta a irinotecan e ai suoi metaboliti. In aggiunta alla fenitoina: rischio di esarcebazione delle convulsioni derivanti dalla diminuzione dell'assorbimento digestivo della fenitoina da parte dei medicinali citotossici.

Potenti inibitori di CYP3A4: (e.g. ketoconazolo, itraconazolo, voriconazolo, posaconazolo, inibitori della proteasi, claritromicina, eritromicina, telitromicina):

Uno studio ha dimostrato che la somministrazione concomitante di ketoconazolo ha determinato una diminuzione della AUC dell'APC dell'87% e un aumento dell'AUC di SN-38 del 109% in confronto ad irinotecan somministrato da solo.

Inibitori di UGT1A1: (e.g. atazanavir, ketoconazolo, regorafenib)

Rischio di aumento dell'esposizione sistemica a SN-38, il metabolita attivo di irinotecan. I medici dovrebbero tenerne conto se l'associazione è inevitabile.

Altri inibitori di CYP3A4: (e.g. crizotinib, idelalisib)

Rischio di aumento della tossicità dell'irinotecan, a causa di una diminuzione del metabolismo dell'irinotecan da parte di crizotinib o idelalisib.

Cautela per l'uso

Antagonisti della vitamina K: aumento del rischio di emorragia ed eventi trombotici nelle malattie tumorali. Se è indicato un antagonista della vitamina K, è necessaria una maggiore frequenza nel monitoraggio dell'INR (International Normalized Ratio).

Uso concomitante da prendere in considerazione

Agenti immunosoppressori: (e.g. ciclosporina, tacrolimus): eccessiva immunosoppressione con rischio di linfoproliferazione.

Agenti bloccanti neuromuscolari: l'interazione tra irinotecan ed i bloccanti neuromuscolari non può essere esclusa. Poiché Irinotecan ha attività anticolinesterasica, i medicinali con attività anticolinesterasica possono prolungare gli effetti di blocco neuromuscolare del suxametonio e può essere antagonizzato il blocco neuromuscolare dei medicinali non depolarizzanti.

Altre associazioni

5-fluorouracile/acido folinico: la somministrazione concomitante di 5-fluorouracile/acido folinico nel regime di associazione non modifica la farmacocinetica di irinotecan.

Bevacizumab: i risultati di uno studio di interazione farmaco-farmaco dedicato non hanno dimostrato effetti significativi di bevacizumab sulla farmacocinetica di irinotecan e del suo metabolita attivo SN-38. Tuttavia, ciò non esclude qualche aumento di tossicità dovuto alle loro proprietà farmacologiche.

Cetuximab: non ci sono prove che il profilo di sicurezza dell'irinotecan sia influenzato dal cetuximab o viceversa.

Agenti antineoplastici (inclusa la flucitosina come profarmaco per il 5-fluorouracile)

Gli eventi avversi di irinotecan, come la mielosoppressione, possono essere esacerbati da altri agenti antineoplastici con un profilo di eventi avversi simile.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Irinotecan Kabi? Dosi e modo d'uso


Posologia:

Da utilizzare solo in pazienti adulti. Irinotecan soluzione per infusione deve essere infuso in una vena periferica o centrale.

Dosaggio raccomandato

In monoterapia (per pazienti trattati in precedenza)

Il dosaggio raccomandato di irinotecan cloridrato triidrato è 350 mg/m2 somministrati mediante infusione endovenosa di durata compresa tra 30 e 90 minuti ogni tre settimane (vedere paragrafi 4.4 e 6.6).

In terapia di associazione (per pazienti non trattati in precedenza)

La sicurezza e l'efficacia dell'irinotecan in associazione con 5-fluorouracile (5FU) e acido folinico (FA) sono state stabilite con il seguente schema di trattamento (vedere paragrafo 5.1):
  • irinotecan + 5FU/FA ogni due settimane.
La dose di irinotecan cloridrato triidrato raccomandata è 180 mg/m2 somministrati una volta ogni due settimane come infusione endovenosa di durata compresa tra 30 e 90 minuti, seguiti da infusione di acido folinico e 5-fluorouracile.

Per la posologia ed il modo di somministrazione di cetuximab in associazione, fare riferimento alle informazioni di questo medicinale.

Normalmente viene utilizzata la stessa dose di irinotecan somministrata negli ultimi cicli del precedente regime contenente irinotecan. Irinotecan non deve essere somministrato prima di un'ora dopo la fine dell'infusione di cetuximab.

Per la posologia ed il modo di somministrazione di bevacizumab riferirsi al riassunto delle caratteristiche del prodotto di bevacizumab.

Per la posologia ed il modo di somministrazione di capecitabina in associazione, vedere il paragrafo 5.1 e fare riferimento ai paragrafi appropriati nel riassunto delle caratteristiche del prodotto di capecitabina.

Adattamento del dosaggio

L'irinotecan deve essere somministrato dopo che tutti gli effetti indesiderati siano tornati nei gradi 0 o 1 della scala NCI-CTC (National Cancer Institute Common Toxicity Criteria) e una volta risolta completamente la diarrea associata al trattamento.

All'inizio di una successiva infusione della terapia, la dose di irinotecan e di 5FU, ove applicabile, deve essere ridotta in base al grado più elevato degli eventi avversi osservati nell'infusione precedente. Il trattamento deve essere ritardato di 1 o 2 settimane per consentire il recupero dagli effetti indesiderati associati al trattamento.

Nel caso in cui si verifichino i seguenti effetti indesiderati, applicare una riduzione della dose di irinotecan e/o 5FU, ove applicabile, del 15-20%:
  • tossicità ematologica [neutropenia di Grado 4, neutropenia febbrile [(neutropenia di Grado 3-4 e febbre di Grado 2-4), trombocitopenia e leucopenia (di Grado 4)];
  • tossicità non ematologica (di Grado 3-4).
Devono essere seguite le raccomandazioni per modificare la dose di cetuximab quando somministrato in associazione con irinotecan in accordo alle informazioni del prodotto di questo medicinale.

In associazione con capecitabina per i pazienti di 65 anni o più si raccomanda una riduzione della dose iniziale di capecitabina a 800 mg/m2 due volte al giorno in accordo al riassunto delle caratteristiche del prodotto della capecitabina. Fare riferimento anche alle raccomandazioni per la modifica della dose in regime di associazione riportate nel riassunto delle caratteristiche del prodotto per la capecitabina.

Durata del trattamento

Il trattamento con irinotecan deve essere continuato fino a progressione oggettiva della patologia o per tossicità inaccettabile.

Popolazioni speciali

Pazienti con compromissione della funzionalità epatica.

In monoterapia: i livelli ematici della bilirubina [fino a tre volte il limite superiore dei livelli normali (LSN)] in pazienti con grado di performance ≤ 2 determinano la dose iniziale di irinotecan. In questi pazienti con iperbilirubinemia e tempo di protrombina superiore al 50%, la clearance dell'irinotecan è ridotta (vedere paragrafo 5.2), quindi il rischio di epatotossicità viene aumentato. In questa popolazione di pazienti è necessario un monitoraggio settimanale dell'emocromo completo.


  • Nei pazienti con valori di bilirubina fino a 1,5 volte il LSN, il dosaggio raccomandato di irinotecan cloridrato triidrato è 350 mg/m2.
  • Nei pazienti con valori di bilirubina compresi tra 1,5 e 3 volte i LSN, il dosaggio raccomandato di irinotecan cloridrato triidrato è 200 mg/m2.
  • I pazienti con bilirubina superiore a 3 volte i LSN non devono essere trattati con irinotecan (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Per i pazienti con insufficienza epatica trattati con irinotecan in associazione non è disponibile nessun dato.

Pazienti con compromissione della funzionalità renale.

L'uso di irinotecan nei pazienti con compromissione della funzionalità renale non è raccomandato, dal momento che non sono stati condotti studi su tale popolazione (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Anziani:

Non è stato condotto nessuno studio farmacocinetico specifico negli anziani. Tuttavia, a causa della maggiore frequenza di riduzione delle funzioni biologiche in questa popolazione, la dose deve essere scelta con cautela. Si richiede una sorveglianza più attenta (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica:

La sicurezza e l'efficacia di irinotecan nei bambini non è stata stabilita. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

Precauzioni da prendere prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale.

Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Irinotecan Kabi?


Sintomi

Sono stati riferiti casi di sovradosaggio a dosi circa doppie rispetto alla dose terapeutica raccomandata, potenzialmente fatali. Le reazioni avverse più significative riportate sono state la neutropenia grave e la diarrea grave.

Trattamento

Non esiste un antidoto noto per irinotecan. Si deve adottare una terapia di supporto ottimale per impedire la disidratazione derivante dalla diarrea e per trattare le complicanze infettive.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Irinotecan Kabi durante la gravidanza e l'allattamento?


Contraccezione

A causa della potenziale genotossicità, occorre informare le pazienti in età fertile di utilizzare un metodo contraccettivo altamente efficace durante il trattamento e per 6 mesi dopo l'ultima dose di irinotecan (vedere paragrafo 4.4).

A causa della potenziale genotossicità, occorre informare i pazienti di sesso maschile con partner di sesso femminile in età fertile, di utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e per 3 mesi dopo l'ultima dose di irinotecan (vedere paragrafo 4.4).

Gravidanza

I dati relativi all'uso di irinotecan in donne in gravidanza sono limitati. L'irinotecan si è dimostrato embriotossico e teratogeno negli animali (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, sulla base dei risultati derivanti dagli studi sugli animali e del meccanismo d'azione di irinotecan, irinotecan non deve essere usato durante la gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario.

Le donne in età fertile non devono iniziare il trattamento con irinotecan fino a quando non viene esclusa una gravidanza. La gravidanza deve essere evitata se uno dei due partner sta assumendo irinotecan.

Allattamento

I dati disponibili sono limitati, ma suggeriscono che irinotecan e il suo metabolita sono escreti nel latte materno. Di conseguenza, a causa delle possibili reazioni avverse nei lattanti, l'allattamento al seno deve essere interrotto per tutta la durata della terapia con irinotecan (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Fertilità

Non ci sono dati sull'uomo circa l'effetto di irinotecan sulla fertilità. Negli animali sono stati documentati effetti avversi di irinotecan sulla fertilità della prole (vedere paragrafo 5.3). Prima di iniziare il trattamento con irinotecan, considerare l'opportunità di fornire una consulenza ai pazienti sulla conservazione dei gameti.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Irinotecan Kabi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Irinotecan ha un'influenza moderata sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. I pazienti devono essere avvertiti della possibile comparsa di vertigini o disturbi visivi entro le 24 ore successive alla somministrazione di irinotecan e va loro consigliato di non guidare veicoli o utilizzare macchinari se compaiono tali sintomi.


PRINCIPIO ATTIVO


Ogni ml contiene 20 mg di irinotecan cloridrato triidrato, equivalente a 17,33 mg di irinotecan.

Ogni flaconcino da 2 ml contiene 40 mg di irinotecan cloridrato triidrato. Ogni flaconcino da 5 ml contiene 100 mg di irinotecan cloridrato triidrato. Ogni flaconcino da 15 ml contiene 300 mg di irinotecan cloridrato triidrato. Ogni flaconcino da 25 ml contiene 500 mg di irinotecan cloridrato triidrato.

Eccipiente(i) con effetto noto:

Ogni ml contiene 45 mg di sorbitolo.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


  • sorbitolo (E 420)
  • acido lattico
  • acqua per preparazioni iniettabili
  • idrossido di sodio (per regolazione del pH).


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 24 mesi

Conservare a temperatura inferiore a 25°C. Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Non congelare.

Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere paragrafo 6.3.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Irinotecan Kabi 40 mg/2 ml e 100 mg/5 ml concentrato per soluzione per infusione: flaconcino da 6 ml di vetro tubolare ambra di tipo I, con chiusura sigillante in elastomero grigio da 20 mm, con foglio di alluminio per la protezione del sigillo da 20 mm.

Irinotecan Kabi 300 mg/15 ml concentrato per soluzione per infusione: flaconcino da 20 ml di vetro tubolare ambra di tipo I, con chiusura sigillante in elastomero grigio da 20 mm, con foglio di alluminio per la protezione del sigillo da 20 mm.

Irinotecan 500 mg/25 ml concentrato per soluzione per infusione: flaconcino da 30 ml di vetro tubolare ambra di tipo I, con chiusura sigillante in elastomero grigio da 20 mm, con foglio di alluminio per la protezione del sigillo da 20 mm.

Irinotecan Kabi 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione è disponibile nelle confezioni a flaconcino singolo da 40 mg/2 ml, 100 mg/5 ml, 300 mg/15 ml e 500 mg/25 ml.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Data ultimo aggiornamento: 21/11/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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