Morfina Cloridrato Molteni im o ev 1 fiala 10 mg/1 ml

23 gennaio 2025
Farmaci - Morfina Cloridrato Molteni

Morfina Cloridrato Molteni im o ev 1 fiala 10 mg/1 ml


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Morfina Cloridrato Molteni im o ev 1 fiala 10 mg/1 ml è un medicinale soggetto a ricetta medica a ricalco; patologia neoplastica o degenerativa: fino a 2 medicinali diversi o 1 medicinale con 2 dosaggi; altre indicazioni terapeutiche: 1 medicinale (L. 79/2014, tab. A med.) (classe A), a base di morfina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici oppioidi. E' commercializzato in Italia da L. Molteni & C. dei F.lli Alitti Società di Esercizio S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

L. Molteni & C. dei F.lli Alitti Società di Esercizio S.p.A.

MARCHIO

Morfina Cloridrato Molteni

CONFEZIONE

im o ev 1 fiala 10 mg/1 ml

FORMA FARMACEUTICA
fiala iniettabile

PRINCIPIO ATTIVO
morfina cloridrato

GRUPPO TERAPEUTICO
Analgesici oppioidi

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a ricetta medica a ricalco; patologia neoplastica o degenerativa: fino a 2 medicinali diversi o 1 medicinale con 2 dosaggi; altre indicazioni terapeutiche: 1 medicinale (L. 79/2014, tab. A med.)

PREZZO
-------- €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Morfina Cloridrato Molteni disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Morfina Cloridrato Molteni? Perchè si usa?


dolori cronici intensi e/o resistenti agli altri antidolorifici, in particolare dolori di origine cancerosa. Infarto del miocardio. Edema polmonare acuto



CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Morfina Cloridrato Molteni?


Morfina cloridrato Molteni non deve mai essere somministrato in caso di: ipersensibilità al farmaco o ad altre sostanze strettamente correlate da un punto di vista chimico. L'ipersensibilità verso la morfina è caratterizzata da rossore al viso, prurito e broncospasmo (la somministrazione potrebbe causare la comparsa di reazioni anafilattiche). In tutte le forme di addome acuto e ileo paralitico. Età pediatrica. Nella depressione respiratoria. Nell'insufficienza respiratoria e nell'insufficienza epatocellulare grave. Negli attacchi di asma bronchiale. In caso di scompenso cardiaco secondario ad affezioni croniche del polmone. Nei traumatismi cranici ed in caso di ipertensione endocranica. Dopo interventi chirurgici delle vie biliari. Negli stati convulsivi. Nell'epilessia non controllata. Nell'alcolismo acuto e nel delirium tremens. Negli stati di depressione del SNC, in particolare quelli indotti da altri farmaci come ipnotici, sedativi, tranquillanti, ecc. (vedere Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione). In associazione con IMAO, incluso il furazolidone, o dopo meno di 2-3 settimane dalla sospensione del precedente trattamento (vedere Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione). In caso di trattamento con naltrexone. Morfina cloridrato Molteni è generalmente controindicato nella gravidanza e durante l'allattamento (vedere Gravidanza e allattamento nel RCP)

INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Morfina Cloridrato Molteni?


la contemporanea somministrazione di altri agenti che deprimono il SNC, quali alcol o farmaci quali anestetici generali, ipnotici, sedativi, ansiolitici, neurolettici, antidepressivi triciclici e antiistaminici, può potenziare gli effetti della morfina, particolarmente quello di inibizione sulla funzione respiratoria. La morfina, inoltre, può ridurre l'azione dei diuretici e potenziare gli effetti degli agenti di blocco neuromuscolare e dei miorilassanti in genere, del dicumarolo e degli altri anticoagulanti orali. Associazioni controindicate: farmaci IMAO (compreso il furazolidone): a causa dell'inibizione del SNC, la cosomministrazione può provocare ipotensione e depressione respiratoria (vedere Controindicazioni). Naltrexone: in caso di cosomministrazione, il paziente può risultare insensibile all'effetto antalgico della morfina. Associazioni sconsigliate: alcol: l'alcol incrementa l'effetto sedativo della morfina. L'alterazione della vigilanza può rendere pericolosi la guida e l'uso di macchine. L'assunzione di bevande alcoliche e di farmaci contenenti alcol è sconsigliata. Associazioni che richiedono particolari precauzioni d'impiego: rifampicina: la cosomministrazione causa una diminuzione della concentrazione e dell'attività della morfina e del suo metabolita attivo. Durante e al termine della terapia con rifampicina, occorre tenere sotto osservazione il paziente, ed eventualmente procedere ad una modifica della posologia della morfina. Cimetidina e altri farmaci inibitori del sistema del citocromo-P450: tali farmaci comportano un rallentamento nella degradazione della morfina, determinandone un aumento della concentrazione plasmatica. Associazioni da tenere in considerazione: barbiturici. Benzodiazepine e altri ansiolitici: in caso di cosomministrazione, si ha un aumento del rischio di depressione respiratoria, anche fatale in caso di sovradosaggio. Altri analgesici morfinici agonisti (alfentanil, codeina, dextromoramide, dextropropossifene, diidrocodeina, fentanil, ossicodone, petidina, fenoperidina, remifentanil, sufentanil, tramadolo). Antitussivi morfino-simili (dextrometorfano, noscapina, folcodina). Antitussivi morfinici (codeina, etilmorfina). Altri farmaci sedativi (neurolettici, antidepressivi, miorilassanti, antistaminici). La cosomministrazione può causare un incremento della depressione centrale, con aumentato rischio di alterazione dello stato di vigilanza, che può rendere pericolosa la guida e l'uso di macchinari. Anticoagulanti orali (tra cui il dicumarolo): la morfina può potenziarne gli effetti. Diuretici: l'azione diuretica può risultare ridotta

POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Morfina Cloridrato Molteni? Dosi e modo d'uso


Morfina Cloridrato Molteni può essere somministrato per via sottocutanea, intramuscolare, nonchè per via endovenosa ed epidurale dato che il medicinale non contiene conservanti. Il medicinale è controindicato in età pediatrica. Adulti: nel dolore acuto: per iniezione sottocutanea o intramuscolare, alla dose di 10 mg da ripetere, se necessario, ogni 4 ore; nel dolore post-operatorio, per iniezione epidurale, alla dose di 2-4 mg. Nell'edema polmonare acuto: per iniezione endovenosa lenta (2 mg/min), fino a 5-10 mg. Nell'infarto del miocardio: per iniezione endovenosa lenta (2 mg/min), 10 mg seguiti, se necessario, da altri 10 mg. Informazioni riguardo all'uso in speciali gruppi di popolazione: anziani o debilitati: in tali soggetti è consigliabile una riduzione della dose (vedere anche Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego nel RCP). Insufficienza renale e/o epatica: in tali soggetti è consigliabile una riduzione della dose

ECCIPIENTI


acqua p.p.i.

PATOLOGIE CORRELATE



Data ultimo aggiornamento: 31/03/2023

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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