Itraconazolo EG

18 novembre 2024

Itraconazolo EG


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Cos'è Itraconazolo EG (itraconazolo)


Itraconazolo EG è un farmaco a base di itraconazolo, appartenente al gruppo terapeutico Antimicotici. E' commercializzato in Italia da EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG

Confezioni e formulazioni di Itraconazolo EG disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Itraconazolo EG disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Itraconazolo EG e perchè si usa


Candidiasi vulvovaginale, candidiasi orale, pitiriasi versicolor, dermatomicosi, cheratite fungina, onicomicosi.

Indicazioni: come usare Itraconazolo EG, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Adulti

Candidiasi vulvovaginale

200 mg la mattina e 200 mg la sera per 1 giorno.

Oppure 200 mg una volta al giorno per 3 giorni.

Candidiasi orale

100 mg una volta al giorno per 2 settimane.

Pitiriasi versicolor

200 mg una volta al giorno per 1 settimana.

Dermatomicosi

100 mg una volta al giorno per 2-4 settimane.

Tinea corporis/cruris

200 mg una volta al giorno per 1 settimana.

Tinea pedis/manus

200 mg due volte al giorno per 1 settimana.

Cheratite fungina

200 mg una volta al giorno per 3 settimane.

Onicomicosi

Trattamento pulsato

Unghie delle dita dei piedi con o senza infezione alle unghie delle mani

200 mg due volte al giorno per 7 giorni, seguiti da un intervallo di 3 settimane, per un totale di 3 volte.

Unghie delle dita delle mani

200 mg due volte al giorno per 7 giorni, seguiti da un intervallo di 3 settimane, per un totale di 2 volte.

oppure:

200 mg una volta al giorno per 3 mesi.

Popolazione pediatrica

Poiché i dati clinici sull'uso di itraconazolo capsule nei pazienti pediatrici sono limitati, il suo impiego in questi pazienti non è raccomandato a meno che il potenziale beneficio superi i potenziali rischi (vedere paragrafo 4.4).

Anziani

Poiché i dati clinici sull'uso di itraconazolo capsule nei pazienti anziani (> 65 anni) sono limitati, il suo impiego in questi pazienti è consigliato solo se il potenziale beneficio supera i potenziali rischi. In generale si raccomanda che la scelta della dose per un paziente anziano debba tenere in considerazione la maggiore frequenza di diminuzione della funzionalità epatica, renale o cardiaca e la presenza concomitante di patologie o altre terapie farmacologiche (vedere paragrafo 4.4).

Alterazione della funzionalità epatica

Sono disponibili dati limitati sull'uso di itraconazolo orale in pazienti con compromissione epatica. Il medicinale deve essere utilizzato con prudenza nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Alterazione della funzionalità renale

Sono disponibili dati limitati sull'uso di itraconazolo orale in pazienti con compromissione renale. L'esposizione all'itraconazolo può essere inferiore in alcuni pazienti con insufficienza renale. Si deve prestare attenzione quando questo farmaco viene somministrato a pazienti con compromissione della funzione renale e si può prendere in considerazione la possibilità di regolare la dose (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Modo di somministrazione

Le capsule di itraconazolo sono per uso orale.

Le capsule devono essere assunte immediatamente dopo i pasti.

Le capsule devono essere inghiottite intere.

Itraconazolo EG può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

L'itraconazolo non deve essere utilizzato in gravidanza tranne che in caso di micosi sistemiche ad elevato pericolo di vita dove il beneficio atteso per la madre sia superiore al rischio potenziale per il feto (vedere paragrafo 4.3).

Gli studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Non sono disponibili informazioni sufficienti sull'uso di itraconazolo durante la gravidanza. Nella fase di farmacovigilanza, si sono riscontrati casi di anomalie congenite, come malformazioni alla muscolatura scheletrica, al tratto genito-urinario, all'apparato cardiovascolare, agli occhi e anche malformazioni cromosomiche e multiple. Non è stata, però, definita una relazione causale fra la comparsa di queste anomalie e l'utilizzo di itraconazolo.

Studi epidemiologici sull'esposizione a itraconazolo durante il primo trimestre di gravidanza (la maggior parte delle pazienti è stata sottoposta ad un breve trattamento per una candidosi vulvovaginale) non hanno evidenziato un aumento del rischio di malformazioni rispetto a soggetti che non si sono mai esposti a farmaci teratogeni noti. Itraconazolo ha dimostrato di attraversare la placenta in un modello di ratto.

Allattamento

Solo una piccolissima quantità di itraconazolo è escreta nel latte materno. I benefici attesi dalla terapia con itraconazolo devono perciò superare i potenziali rischi dell'allattamento. In caso di dubbio la paziente non deve allattare al seno.

Fertilità

Si raccomanda alle donne in età fertile di utilizzare misure contraccettive durante il trattamento con itraconazolo in capsule e continuarle ad usare fino alla mestruazione successiva al periodo di fine del trattamento con itraconazolo.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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