22 dicembre 2024
Loyada
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Cos'è Loyada (tafluprost + timololo)
Loyada è un farmaco a base di tafluprost + timololo, appartenente al gruppo terapeutico Antiglaucoma. E' commercializzato in Italia da Santen Italy S.r.l.
Confezioni e formulazioni di Loyada disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Loyada disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- loyada 15 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone 3 ml
- loyada 15 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone 7 ml
- loyada 15 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluz. in contenitore monodose, 30x0,3 ml contenitori monodose
- loyada 15 microgrammi/ml + 5 mg/ml collirio, soluz. in contenitore monodose, 90x0,3 ml contenitori monodose
A cosa serve Loyada e perchè si usa
Riduzione della pressione intraoculare (IOP) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare che non rispondono in maniera adeguata alla monoterapia topica con beta- bloccanti o analoghi delle prostaglandine.
Indicazioni: come usare Loyada, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
La terapia raccomandata è una goccia nel sacco congiuntivale dell'occhio(i) affetto(i) una volta al giorno.
Se si dimentica una dose, il trattamento deve essere proseguito assumendo la dose successiva come pianificato. La dose non deve superare l'applicazione di una goccia al giorno nell'occhio(i) affetto(i).
Loyada è una soluzione sterile priva di conservanti confezionata in un contenitore multidose.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Loyada nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
L'uso di Loyada non è raccomandato nei bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni.
Uso negli anziani
Non c'è necessità di modificare la dose nei pazienti anziani.
Uso nella compromissione renale/epatica
I colliri a base di tafluprost e timololo non sono stati studiati in pazienti con compromissione renale/epatica e pertanto Loyada deve essere utilizzato con cautela in questi pazienti.
Modo di somministrazione
Uso oftalmico
I pazienti devono essere informati sulla corretta manipolazione del flacone. Quando viene utilizzato per la prima volta, prima di instillare una goccia nell'occhio, il paziente deve prima di tutto esercitarsi ad utilizzare il flacone premendolo lentamente per rilasciare una goccia lontano dall'occhio. Il paziente deve esercitarsi fino a diventare sicuro nel rilasciare una goccia alla volta.
Ai pazienti deve essere raccomandato di evitare di fare entrare il contenitore in contatto con l'occhio o con le strutture limitrofe al fine di evitare lesioni oculari.
I pazienti devono essere istruiti a non toccarsi le palpebre, le aree circostanti o qualsiasi altra superficie con la punta dell'applicatore del flacone. Il liquido residuo rimanente sulla punta del contagocce dopo l'applicazione dei colliri deve essere immediatamente rimosso agitando il flacone una volta verso il basso. La punta del contagocce non deve essere toccata o strofinata.
Ai pazienti va inoltre spiegato che le soluzioni oculari, se non correttamente maneggiate, possono essere contaminate da batteri comuni, in grado di causare infezioni oculari. L'uso di soluzioni contaminate può arrecare gravi danni all'occhio e successiva perdita della vista.
Per ridurre il rischio di scurimento della cute palpebrale i pazienti devono rimuovere eventuali residui di soluzione dalla pelle.
L'occlusione nasolacrimale o la chiusura delle palpebre per 2 minuti consente di diminuire l'assorbimento sistemico. In questo modo si può ottenere la riduzione degli effetti indesiderati sistemici e l'aumento dell'attività locale.
Se si utilizza più di un medicinale oftalmico topico, i prodotti devono essere somministrati a distanza di almeno 5 minuti l'uno dall'altro.
Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'applicazione del collirio e possono essere rimesse dopo 15 minuti.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Loyada
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Malattia reattiva delle vie aeree, incluse asma bronchiale o anamnesi di asma bronchiale, grave pneumopatia cronica ostruttiva.
Bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, inclusi blocco senoatriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con pacemaker. Insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno.
Loyada può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
I dati relativi all'uso di Loyada in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con Loyada.
Loyada non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che non sia palesemente necessario (qualora non siano disponibili altre opzioni terapeutiche).
Tafluprost:
Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di tafluprost nelle donne in gravidanza. Tafluprost può causare effetti farmacologici dannosi per la gravidanza e/o per il feto/neonato. Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l'uomo non è noto.
Timololo:
Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di timololo nelle donne in gravidanza. Timololo non deve essere utilizzato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità. Per informazioni su come ridurre l'assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2.
Dagli studi epidemiologici non sono emersi effetti malformativi ma è stato evidenziato un rischio di ritardo di crescita intrauterina in caso di somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Sono stati inoltre osservati segni e sintomi di beta-blocco (ad es. bradicardia, ipotensione, sofferenza respiratoria e ipoglicemia) nel neonato in caso di somministrazione di beta-bloccanti fino al momento del parto.
Se la somministrazione di Loyada viene proseguita fino al parto, il neonato deve essere tenuto sotto stretto controllo durante i primi giorni di vita.
Allattamento
I beta-bloccanti sono escreti nel latte materno. Alle dosi terapeutiche di timololo in collirio è tuttavia improbabile che nel latte siano presenti quantità sufficienti a produrre sintomi clinici di beta-blocco nel lattante. Per informazioni su come ridurre l'assorbimento sistemico vedere il paragrafo 4.2.
Non è noto se tafluprost e/o i relativi metaboliti siano escreti nel latte materno. I dati tossicologici disponibili da modelli animali hanno mostrato l'escrezione di tafluprost e/o dei relativi metaboliti nel latte (per maggiori dettagli vedere paragrafo 5.3). Alle dosi terapeutiche di tafluprost in collirio è tuttavia improbabile che nel latte siano presenti quantità sufficienti a produrre sintomi clinici nel lattante.
A titolo precauzionale, l'allattamento non è raccomandato in caso di trattamento con Loyada.
Fertilità
Non sono disponibili dati sugli effetti di Loyada sulla fertilità umana.
Patologie correlate:
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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