20 settembre 2024
Mnesis
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Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
Cos'è Mnesis (idebenone)
Mnesis è un farmaco a base di idebenone, appartenente al gruppo terapeutico Psicostimolanti.
A cosa serve Mnesis e perchè si usa
Nel trattamento dei deficit cognitivo-comportamentali conseguenti a patologie cerebrali sia di origine vascolare che degenerativa.
Indicazioni: come usare Mnesis, posologia, dosi e modo d'uso
La posologia consigliata è di 90 mg/die (1 compressa rivestita da 45 mg due volte al giorno).
È consigliata l'assunzione del farmaco subito dopo i pasti.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Mnesis
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Mnesis può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
La sicurezza del farmaco in donne in gravidanza non è stata stabilita; pertanto il farmaco deve essere somministrato alle donne in gravidanza o alle donne in età fertile a rischio di gravidanza solo se si pensa che il beneficio dell'effetto terapeutico sia superiore a qualsiasi possibile rischio.
Allattamento
Gli studi sui ratti hanno dimostrato il passaggio di idebenone nel latte materno, sebbene non sia noto se idebenone passi nel latte materno umano, pertanto non ne è raccomandato l'uso durante l'allattamento. È necessario valutare se interrompere l'allattamento o il trattamento con il medicinale, tenendo in considerazione l'importanza del farmaco per la madre.
Quali sono gli effetti indesiderati di Mnesis
Con l'impiego del prodotto sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati:
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash cutaneo, prurito.
Patologie del sistema nervoso: convulsioni, delirio, allucinazione, eccitazione, movimenti involontari, ipercinesia, poriomania, vertigini, cefalea, irrequietezza, sensazione di testa vuota, insonnia, sonnolenza, torpore.
Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, anoressia, mal di stomaco, diarrea.
Patologie del sistema emolinfopoietico: agranulocitosi, anemia, leucocitopenia, trombocitopenia.
Patologie epatobiliari: aumento di ASAT (SGOT), ALAT (SGPT), fosfatasi alcalina, LDH e gamma-GTP o bilirubina.
Patologie renali e urinarie: aumento dell'azotemia.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: aumento del colesterolo totale o dei trigliceridi.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: malessere.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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