Prialt
Cos'è Prialt (ziconotide acetato)
Prialt è un farmaco a base di ziconotide acetato, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da Euromed Pharma S.r.l.
Confezioni e formulazioni di Prialt disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Prialt disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- prialt 100 mcg/ml soluz. per inf. uso intratecale 1 flac. 1 ml
- prialt 100 mcg/ml soluz. per inf. uso intratecale 1 flac. 5 ml
A cosa serve Prialt e perchè si usa
Ziconotide è indicato per il trattamento del dolore severo, cronico, in pazienti che richiedono analgesia intratecale.
Indicazioni: come usare Prialt, posologia, dosi e modo d'uso
Il trattamento con ziconotide deve essere praticato soltanto da parte di medici esperti nella somministrazione di prodotti medicinali per via intratecale. Prialt è destinato esclusivamente ad un uso per somministrazione intratecale.
Per le istruzioni per l'impiego e la manipolazione, vedere paragrafo “Istruzioni per l'uso“.
Adulti (inclusi pazienti anziani con età ≥ 65 anni)
La somministrazione di ziconotide deve'essere iniziata al dosaggio di 2,4 μg/die, e adattata a ciascun paziente in base alla sua risposta analgesica ed alle reazioni avverse presentate. Il dosaggio deve essere aggiustato con incrementi ≤ 2,4 μg/die, fino ad un massimo di 21,6 μg/die. L'intervallo minimo fra i singoli incrementi della dose deve essere di 24 ore; l'intervallo consigliato, per motivi di sicurezza, deve essere di 48 ore o più. In caso di necessità la dose può essere diminuita in qualsiasi misura (compresa la sospensione dell'infusione) per il trattamento di reazioni avverse. Circa il 75% dei pazienti che rispondono in maniera soddisfacente alla terapia richiede una dose ≤ 9,6 μg/die.
Ziconotide deve essere somministrato sotto forma di un'infusione continua attraverso un catetere intratecale mediante una pompa meccanica d'infusione esterna o impiantata internamente, capace di erogare un volume di soluzione accurato. Poiché il rischio di meningite provocata da una cateterizzazione prolungata dello spazio intratecale è superiore con un sistema di infusione con catetere esterno, si raccomanda l'uso di sistemi interni per la somministrazione di ziconotide per tempi prolungati. Un sistema con catetere esterno deve essere utilizzato soltanto nei casi in cui non sia possibile impiantare un sistema con catetere interno.
In caso di necessità di dosi piccole di ziconotide, ad esempio durante l'aggiustamento iniziale del dosaggio, prima dell'uso, il prodotto deve essere diluito con una soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) per uso iniettabile, priva di conservante (vedere paragrafo “Istruzioni per l'uso“).
Uso nei bambini (età ≤ 18 anni)
L'uso di Prialt non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza ed efficacia. Non c'è esperienza sull'uso di Prialt nei bambini.
Uso in pazienti con alterata funzionalità epatica
Non sono stati effettuati studi su pazienti con alterata funzionalità epatica. Si deve usare cautela nel somministrare lo ziconotide a pazienti con alterata funzionalità epatica.
Uso in pazienti con alterata funzionalità renale
Non sono stati effettuati studi su pazienti con alterata funzionalità renale. Si deve usare cautela nel somministrare lo ziconotide a pazienti con alterata funzionalità renale.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Prialt
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
L'uso dello ziconotide è controindicato in associazione con la chemioterapia intratecale (vedere paragrafo “Interazioni“).
Prialt può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Non esistono dati adeguati sull'uso dello ziconotide in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità per la funzione riproduttiva (vedere paragrafo “Dati preclinici di sicurezza“). Il rischio potenziale per la specie umana non è noto. Lo ziconotide non dev'essere utilizzato durante la gravidanza se non in caso di effettiva necessità.
Non è noto se lo ziconotide venga escreto nel latte materno, quindi esso non deve essere somministrato a donne che allattano al seno se non in caso di effettiva necessità.
Quali sono gli effetti indesiderati di Prialt
La sicurezza dello ziconotide somministrato sotto forma di infusione intratecale continua è stata valutata in più di 1400 pazienti che hanno partecipato a sperimentazioni cliniche sul dolore acuto e cronico. La durata del trattamento variava da un'infusione di un'ora di un bolo intratecale ad un uso continuo per oltre 6 anni. Il tempo medio di esposizione è stato di 43 giorni. Il dosaggio dell'infusione era compreso fra 0,03 e 912 μg/die con un dosaggio finale medio pari a 7,2 μg/die.
Nelle sperimentazioni cliniche, l'88% dei pazienti ha presentato reazioni avverse al medicinale. Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono state capogiro (42%), nausea (30%), nistagmo (23%), stato confusionale (25%), andatura anomala (16%), deficit della memoria (13%), offuscamento della vista (14%), mal di testa (12%), astenia (13%), vomito (11%), e sonnolenza (10%). La maggior parte delle reazioni avverse è stata di grado da lieve a moderato e si è risolta con il tempo.
Tutti gli effetti segnalati nelle sperimentazioni cliniche con ziconotide somministrato per via intratecale (esposizione sia a breve sia a lungo termine) sono riportati di seguito in ordine di frequenza.
Molto comune (> 1/10), Comune (> 1/100, < 1/10), Non comune (> 1/1,000, < 1/100)
Infezioni e infestazioni
- Non comuni: sepsi, meningite
Alterazioni del metabolismo e della nutrizione
- Comuni: diminuzione dell'appetito, anoressia
Disturbi psichiatrici
- Molto comuni: stato confusionale
- Comuni: ansia, allucinazioni uditive, insonnia, agitazione, disorientamento, allucinazioni, allucinazioni visive, depressione, paranoia, irritabilità, aggravamento di una depressione , nervosismo, alterazioni dell'emotività, alterazioni dello stato mentale, aggravamento dell'ansia e degli stati confusionari
- Non comuni: delirio, disturbi psicotici, ideazioni suicidarie, tentativi di suicidio, blocco del pensiero, sogni anomali
Alterazioni del sistema nervoso
- Molto comuni: capogiro, nistagmo, deficit della memoria, cefalea, sonnolenza
- Comuni: distartria, amnesia, disgeusia, tremore, alterazione dell'equilibrio, atassia, afasia, sensazione di bruciore, sedazione, parestesie, ipoestesia, disturbi dell'attenzione, disturbi del linguaggio, areflessia, anomalie del coordinamento, vertigine posturale, disturbi cognitivi, iperestesia, iporeflessia, ageusia, depressione del livello di coscienza, disestesia, parosmia, deficit mentale
- Non comuni: incoerenza, perdita di coscienza, coma, stupore, convulsioni, ictus, encefalopatia
Disturbi oculari
- Molto comuni: offuscamento della vista
- Comuni: diplopia, disturbi visivi, fotofobia
Alterazioni dell'apparato uditivo e vestibolare
- Comuni: vertigine, tinnito
Alterazioni cardiache
- Non comuni: fibrillazione atriale
Alterazioni del sistema vascolare
- Comuni: ipotensione ortostatica, ipotensione
Alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino
- Comuni: dispnea
- Non comuni: disturbo respiratorio
Alterazioni dell'apparato gastrointestinale
- Molto comuni: nausea, vomito
- Comuni: diarrea, secchezza delle fauci, stipsi, aggravamento della nausea, dolore all'addome superiore
- Non comuni: dispepsia
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
- Comuni: prurito, aumentata sudorazione
- Non comuni: rash cutaneo
Alterazioni dell'apparato muscoloscheletrico e tessuto connettivo
- Comuni: dolore agli arti, mialgia, spasmi muscolari, debolezza muscolare, artralgia, edema periferico
- Non comuni: rabdomiolisi, miosite, mal di schiena, contrazioni muscolari, dolore al collo
Alterazioni renali e delle vie urinarie
- Comuni: ritenzione urinaria, difficoltà della minzione, disuria, incontinenza urinaria
- Non comuni: insufficienza renale acuta
Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione
- Molto comuni: andatura anomala, astenia
- Comuni: spossatezza, febbre, letargia, edema periferico, rigidità, cadute, dolore toracico, sensazione di freddo, dolori, stato di tensione nervosa, esacerbazione del dolore
- Non comuni: difficoltà deambulatorie
Indagini diagnostiche
- Comuni: aumento dei valori della creatin fosfochinasi nel sangue, diminuzione del peso corporeo
- Non comuni: anomalie elettrocardiografiche, aumento dell'aminotransferasi-aspartato, della creatin fosfochinasi MM ematica e della temperatura corporea
Commenti specifici e avvertenze speciali riguardo a meningite, aumento dei valori della creatin-chinasi e reazioni avverse a carico del SNC sono riportati nel paragrafo “Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso“.
Patologie correlate:
- Bronchite
La bronchite acuta è un'infiammazione dell'epitelio (rivestimento interno) dei bronchi: come curarla, cause e sintomi. - Orecchioni
Infezione virale contagiosa, detta anche parorite epidemica, che colpisce le ghiandole salivari, in particolar modo le ghiandole parotidi, situate in prossimità dell'orecchio. L'infezione conferisce immunità per tutta la vita ed è quindi caratteristica dell'infanzia. - Rosolia
Infezione virale acuta caratterizzata dalla comparsa di una tipica eruzione cutanea. La rosolia è causata da un virus ad RNA, la cui infezione, una volta contratta, lascia un'immunità permanente. Per questa ragione si tratta di una malattia tipicamente infantile. - Sinusite
Infiammazione acuta o cronica delle mucose dei seni paranasali. Questi sono cavità piene d'aria scavate nelle ossa della faccia (massiccio facciale), tutte comunicanti con il naso. - Varicella
Infezione virale acuta provocata dal virus della varicella-zoster, caratterizzata da un'eruzione cutanea caratteristica, con comparsa di piccole vescicole rilevate. Il virus lascia un'immunità permanente e la malattia non può essere contratta due volte.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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