Kelevo 200 mcg 250 compresse per cani e gatti

14 gennaio 2025
Prodotti veterinari - Scheda Kelevo

Kelevo 200 mcg 250 compresse per cani e gatti


Tags:

TITOLARE:

Livisto Int'1 S.L.

CONCESSIONARIO:

Industria Italiana Integratori TREI S.p.A. a LIVISTO company

MARCHIO

Kelevo

CONFEZIONE

200 mcg 250 compresse per cani e gatti

FORMA FARMACEUTICA
compressa

PRINCIPIO ATTIVO
levotiroxina sodica

GRUPPO TERAPEUTICO
Ormoni tiroidei

RICETTA
ricetta medico-veterinaria in copia unica ripetibile

SCADENZA
24 mesi

PREZZO
9,00 €

CONFEZIONI DI KELEVO DISPONIBILI IN COMMERCIO

INDICAZIONI

A cosa serve Kelevo 200 mcg 250 compresse per cani e gatti

trattamento dell'ipotiroidismo primario e secondario.

MODO D'USO

Come si usa Kelevo 200 mcg 250 compresse per cani e gatti

uso orale. La dose iniziale raccomandata per cani e gatti è di 20 µg di levotiroxina sodica per kg di peso corporeo al giorno somministrato in una singola dose giornaliera o in due dosi equamente suddivise. A causa della variabilità dell'assorbimento e del metabolismo, il dosaggio può richiedere modifiche prima di osservare una risposta clinica completa. Il dosaggio iniziale e la frequenza di somministrazione sono solo un punto di partenza. La terapia deve essere altamente personalizzata e adattata alle esigenze del singolo animale, specialmente per i gatti e i cani di piccola taglia, in conformità con il monitoraggio da parte del veterinario. Nel cane e nel gatto, l'assorbimento di levotiroxina sodica può essere influenzato dalla presenza di cibo. La tempistica del trattamento e la sua relazione con l'alimentazione devono pertanto essere mantenute costanti di giorno in giorno.
Monitoraggio terapeutico: La dose deve essere regolata in base alla risposta clinica e ai livelli plasmatici di tiroxina.Per monitorare adeguatamente la terapia, è possibile misurare i valori di valle (appena prima del trattamento) e i valori di picco (circa quattro ore dopo la somministrazione) della T4 plasmatica. Negli animali che ricevono dosi adeguate, la concentrazione plasmatica massima di T4 deve essere compresa nell'intervallo di valori normali-elevati (circa 30 – 47 nmol/l) e i valori minimi devono essere superiori a circa 19 nmol/l. Se i livelli di T4 non rientrano in questo intervallo, la dose di levotiroxina sodica può essere regolata con incrementi da 50 a 200 µg fino a quando il paziente non è clinicamente eutiroideo e la T4 sierica non rientra nell'intervallo di riferimento. I livelli plasmatici di T4 possono essere ritestati due settimane dopo la modifica del dosaggio, ma il miglioramento clinico è un fattore ugualmente importante nella determinazione del dosaggio individuale e questo richiederà da quattro a otto settimane. Una volta raggiunta la dose di sostituzione ottimale, è possibile eseguire il monitoraggio clinico e biochimico ogni 6 – 12 mesi. Le compresse possono essere divise in 2 o in 4 parti uguali per un dosaggio preciso. Appoggiare le compresse su una superficie piana, con il lato che reca la linea d'incisione rivolto verso l'alto e il lato convesso (rotondo) rivolto verso il piano d'appoggio. Per rompere a metà: premere con i pollici sui due lati della compressa. Per rompere in quattro: premere con il pollice al centro della compressa.
A seguito della somministrazione di dosi eccessive si può verificare tireotossicosi. La tireotossicosi come effetto collaterale di una lieve sovra-supplementazione è rara in cani e gatti, a causa della capacità di queste specie di catabolizzare e secernere ormoni tiroidei. In caso di assunzione accidentale di grandi quantità del medicinale veterinario, l'assorbimento può essere ridotto mediante induzione del vomito e somministrazione orale di carbone attivo e solfato di magnesio. In una situazione di sovradosaggio acuto in cani e gatti, i segni clinici sono estensioni degli effetti fisiologici dell'ormone. Il sovradosaggio acuto di levotiroxina può produrre vomito, diarrea, iperattività, ipertensione, letargia, tachicardia, tachipnea, dispnea e riflessi pupillari anomali alla luce. A seguito di sovra-supplementazione cronica in cani e gatti, possono verificarsi teoricamente segni clinici di ipertiroidismo come polidipsia, poliuria, respiro affannoso, perdita di peso senza anoressia, e o tachicardia o nervosismo o entrambi. La presenza di questi segni deve condurre alla valutazione delle concentrazioni sieriche di T4 per confermare la diagnosi e all'immediata cessazione dell'integrazione. Una volta che i segni si sono ridotti (da giorni a settimane), il dosaggio della tiroide è stato rivisto, e l'animale si è completamente ripreso, si può procedere ad un dosaggio più basso, tenendo l'animale monitorato da vicino.

AVVERTENZE

la diagnosi di ipotiroidismo deve essere confermata con test appropriati.
Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: un improvviso aumento della richiesta di erogazione di ossigeno ai tessuti periferici, più gli effetti cronotropici della levotiroxina sodica, possono porre uno stress indebito su un cuore mal funzionante, causando scompenso e segni di insufficienza cardiaca congestizia. Gli animali ipotiroidei con concomitante ipoadrenocorticismo hanno una ridotta capacità di metabolizzare la levotiroxina sodica e quindi un aumentato rischio di tireotossicosi. Questi animali devono essere stabilizzati con un trattamento con glucocorticoidi e mineralcorticoidi prima deltrattamento con levotiroxina sodica per evitare di accelerare una crisi ipoadrenocorticale. Dopo di che, gli esami della tiroide devono essere ripetuti, quindi si raccomanda l'introduzione graduale della levotiroxina (iniziando con il 25% della dose normale e incrementando del 25% ogni quindici giorni fino a raggiungere una stabilizzazione ottimale). La graduale introduzione della terapia è raccomandata anche per animali con altre patologie concomitanti, in particolare in animali con malattie cardiache, diabete mellito e disfunzione renale o epatica. A causa delle limitazioni di dimensioni e di divisibilità delle compresse, potrebbe non essere possibile somministrare dosi ottimali ad animali di peso inferiore a 2,5 kg. Pertanto, l'uso del prodotto in questi animali deve essere basato su un'attenta valutazione del rischio/beneficio da parte del veterinario responsabile.


Data ultimo aggiornamento: 12/08/2024

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico

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