24 novembre 2024
Timogel
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Cos'è Timogel (timololo maleato)
Timogel è un farmaco a base di timololo maleato, appartenente al gruppo terapeutico Betabloccanti. E' commercializzato in Italia da Thea Farma S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Timogel disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Timogel disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Timogel e perchè si usa
Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti con:
- ipertensione oculare,
- glaucoma cronico ad angolo aperto.
Indicazioni: come usare Timogel, posologia, dosi e modo d'uso
Uso oftalmico.
Adulti
Il regime di dosaggio raccomandato è 1 goccia di TIMOGEL 1 mg/g nell'occhio/i interessato/i una volta al giorno, al mattino.
Anziani
Vi è una grande esperienza sull'uso di timololo collirio nei pazienti anziani. Il dosaggio raccomandato, sopra riportato, rispecchia i dati clinici derivati da questa esperienza.
Bambini e adolescenti
Non c'è esperienza sull'uso di TIMOGEL 1 mg/g nei bambini e negli adolescenti. Questo gel oftalmico non è quindi raccomandato in tali pazienti.
Se l'oculista lo ritiene necessario, TIMOGEL 1 mg/g può essere associato con uno o più trattamenti antiglaucoma (somministrazione locale e/o sistemica).
Tuttavia, la combinazione di due colliri beta-bloccanti non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).
Gli altri colliri devono essere somministrati almeno 15 minuti prima di TIMOGEL 1 mg/g. Il gel oftalmico deve essere l'ultima medicazione instillata.
Tuttavia, la risposta a TIMOGEL 1 mg/g può richiedere diverse settimane di trattamento per stabilizzare la pressione intraoculare, perciò il monitoraggio della terapia deve includere la valutazione della pressione intraoculare dopo un periodo di trattamento di circa quattro settimane.
Modo di somministrazione
Timololo gel oftalmico deve essere instillato nel sacco congiuntivale.
Un singolo contenitore monodose contiene una quantità di gel sufficiente per trattare entrambi gli occhi.
Da utilizzare una sola volta
I pazienti devono essere istruiti ad:
- evitare il contatto tra la punta del contenitore e l'occhio o le palpebre,
- usare il gel oftalmico subito dopo la prima apertura del contenitore monodose e cestinare il monodose dopo l'uso.
Effettuando l'occlusione nasolacrimale o chiudendo le palpebre per 2 minuti, l'assorbimento sistemico è ridotto. Questo può portare ad una diminuzione degli effetti indesiderati sistemici e ad un aumento dell'attività locale.
Sostituzione di una terapia precedente:
Quando TIMOGEL 1 mg/g è utilizzato per sostituire un altro collirio anti-glaucoma, quest'ultimo deve essere sospeso dopo aver terminato un dosaggio giornaliero completo, e TIMOGEL 1 mg/g deve essere iniziato il giorno successivo con un dosaggio di una goccia nell'occhio/i interessato/i una volta al giorno, al mattino.
Se si intende sostituire una combinazione di trattamenti anti-glaucoma con TIMOGEL 1 mg/g deve essere sospeso un solo medicinale alla volta.
Se un medicinale anti-glaucoma da sostituire non è un beta-bloccante collirio deve proseguire con tale medicinale e aggiungere una goccia di TIMOGEL 1 mg/g nell'occhio/i interessato/i una volta al giorno. Dal giorno successivo, deve sospendere completamente la somministrazione del medicinale antiglaucoma precedentemente usato.
Quando TIMOGEL 1 mg/g viene utilizzato in sostituzione di un collirio miotico, potrebbe rivelarsi necessaria la valutazione della rifrazione oculare quando l'effetto del miotico scompare.
La prescrizione medica deve essere associata al monitoraggio della pressione intraoculare, particolarmente all'inizio del trattamento.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Timogel
- Ipersensibilità al principio attivo (timololo maleato), o ad uno qualsiasi degli eccipienti,
- malattia reattiva delle vie aeree compresa l'asma bronchiale, o una storia di asma bronchiale, o grave malattia polmonare cronica ostruttiva,
- bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno-atriale, di II° e III° grado non controllato con pacemaker,
- insufficienza cardiaca conclamata, shock cariogeno,
- feocromocitoma non trattato,
- distrofie corneali.
Timogel può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non vi sono dati adeguati per l'uso di timololo maleato in donne in gravidanza. Il timololo maleato non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione ma mostrano un rischio di rallentamento della crescita intrauterina, quando i beta-bloccanti vengono somministrati per via orale. Inoltre, i segni e sintomi del beta blocco (es. bradicardia, ipotensione, problemi respiratori e ipoglicemia) sono stati osservati nel neonato quando i beta-bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se TIMOGEL viene somministrato fino al parto, il neonato deve essere attentamente monitorato durante i primi giorni di vita.
Allattamento
I beta-bloccanti sono escreti nel latte materno. Comunque, alle dosi terapeutiche di timololo maleato nei colliri, la quantità presente nel latte materno non è sufficiente per produrre sintomi clinici di beta-blocco nel neonato. Per ridurre l'assorbimento sistemico vedere paragrafo 4.2.
Quali sono gli effetti indesiderati di Timogel
Come per altri farmaci oftalmici per uso topico, il timololo maleato viene assorbito nella circolazione sistemica. Ciò può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con agenti beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo somministrazione topica oftalmica è inferiore a quella relativa alla somministrazione sistemica. Le reazioni avverse elencate comprendono le reazioni viste all'interno della classe dei beta-bloccanti oftalmici.
Disturbi del sistema immunitario:
Le reazioni allergiche sistemiche comprendono angioedema, orticaria, rash localizzato e generalizzato, prurito, reazioni anafilattiche.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Ipoglicemia.
Disturbi psichiatrici:
Insonnia, depressione, incubi, perdita di memoria.
Disturbi del sistema nervoso:
Sincope, accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, peggioramento dei segni e dei sintomi della miastenia gravis, vertigini, parestesia e mal di testa.
Disturbi visivi:
Segni e sintomi di irritazione oculare (ad esempio bruciore, prurito, lacrimazione, arrossamento), blefarite, iperemia congiuntivale, congiuntivite, cheratite, visione offuscata e distacco della coroide dopo chirurgia filtrante (vedere 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego), diminuzione della sensibilità corneale, secchezza degli occhi, ptosi, erosione corneale, diplopia.
Patologie cardiache:
Bradicardia, dolore al petto, palpitazioni, edema, aritmie, insufficienza cardiaca congestizia, blocco atrio-ventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca.
Patologie vascolari:
Ipotensione, fenomeno di Raynaud, mani e piedi freddi.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Broncospasmo (prevalentemente in pazienti con pre-esistente broncospasmo), dispnea, tosse.
Disturbi gastrointestinali:
Disgeusia, nausea, dispepsia, diarrea, secchezza delle fauci, dolori addominali, vomito.
Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo:
Alopecia, eruzione psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi, rash cutaneo.
Disturdi del tessuto connettivo e muscolo scheletrico:
Mialgia, lupus eritematoso sistemico.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella:
Disfunzioni sessuali, diminuzione della libido, impotenza.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Astenia / affaticamento.
Indagini:
Anticorpi antinucleo positivi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Patologie correlate:
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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