18 novembre 2024
Zofenopril Doc Generici
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Cos'è Zofenopril Doc Generici (zofenopril sale di calcio)
Zofenopril Doc Generici è un farmaco a base di zofenopril sale di calcio, appartenente al gruppo terapeutico ACE inibitori. E' commercializzato in Italia da DOC Generici S.r.l.
Confezioni e formulazioni di Zofenopril Doc Generici disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Zofenopril Doc Generici disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Zofenopril Doc Generici e perchè si usa
Ipertensione
Zofenopril è indicato nel trattamento dell'ipertensione essenziale da lieve a moderata.
Infarto miocardico acuto
Zofenopril è indicato nel trattamento, iniziato entro le prime 24 ore, di pazienti con infarto miocardico acuto, con o senza segni e sintomi di insufficienza cardiaca, emodinamicamente stabili, che non sono stati sottoposti a terapia con trombolitici.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Zofenopril Doc Generici
- Ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi altro ACE-inibitore o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- Storia di edema angioneurotico associato a precedente terapia con ACE-inibitori
- Edema angioneurotico ereditario/idiopatico
- Compromissione epatica grave
- Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6)
- Stenosi dell'arteria renale bilaterale o unilaterale nei casi di pazienti con rene singolo
- L'uso concomitante di zofenopril con medicinali contenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (GFR <60 ml/min/1,73 m2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1)
- Uso concomitante con terapia a base di sacubitril/valsartan. Zofenopril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5).
Zofenopril Doc Generici può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
L'uso di ACE-inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso di ACE-inibitori è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell'esposizione ad ACE- inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia, non può essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.
È noto che l'esposizione ad ACE-inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE-inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE-inibitori devono essere attentamente osservati per quanto riguarda l'ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Allattamento
Poiché non sono disponibili dati riguardanti l'uso di zofenopril durante l'allattamento, zofenopril non è raccomandato e sono quindi da preferire durante l'allattamento trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza, soprattutto in caso di allattamento di neonati e nati pretermine.
Quali sono gli effetti indesiderati di Zofenopril Doc Generici
La seguente tabella indica tutte le reazioni avverse che sono state riportate durante la pratica clinica in pazienti trattati con zofenopril. Sono elencate per sistemi e organi e classificate per frequenza ricorrendo alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, ≤/10), non comune (≥1/1.000, ≤1/100), raro (≥1/10.000, ≤1/1.000), molto raro (≤1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema nervoso
Comune: capogiro, cefalea
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: tosse
Patologie gastrointestinali
Comune: nausea/vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: eruzione cutanea
Raro: angioedema
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
Non comune: crampi muscolari
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: affaticamento
Non comune: astenia
Sono state osservate le seguenti reazioni avverse associate a terapia con ACE-inibitori:
Patologie del sistema emolinfopoietico
In alcuni pazienti può verificarsi agranulocitosi e pancitopenia.
Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in pazienti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto raro: ipoglicemia
Disturbi psichiatrici
Raramente, depressione, alterazione dell'umore, disturbi del sonno, stato confusionale
Patologie del sistema nervoso
Occasionalmente parestesia, disgeusia, disturbi dell'equilibrio
Patologie dell'occhio
Raramente, visione offuscata
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Raramente, tinnito
Patologie cardiache
Casi individuali di tachicardia, palpitazioni, aritmie, angina pectoris, infarto miocardico sono stati segnalati per gli ACE- inibitori in associazione ad ipotensione.
Patologie vascolari
È stata osservata ipotensione grave dopo l'inizio della terapia o l'incremento della dose. Ciò si verifica soprattutto in certi gruppi a rischio (vedere Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). In associazione con ipotensione, sintomi quali vertigini, sensazione di debolezza, disturbi visivi, raramente con perdita di coscienza (sincope).
Raramente si verifica rossore.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Raramente sono stati segnalati dispnea, sinusite, rinite, glossite, bronchite e broncospasmo. Gli ACE-inibitori sono stati associati all'insorgenza di edema angioneurotico in un piccolo sottogruppo di pazienti con interessamento del viso e dei tessuti orofaringei. In casi isolati l'edema angioneurotico ha causato un'ostruzione respiratoria fatale, interessando le vie respiratorie superiori.
Patologie gastrointestinali
Occasionalmente può verificarsi dolore addominale, diarrea, costipazione e secchezza della bocca. Singoli casi di pancreatite e ileo sono stati descritti in associazione con ACE-inibitori.
Casi molto rari di angioedema dell'intestino tenue.
Patologie epatobiliari
Sono stati descritti casi sporadici di ittero colestatico e di epatite in associazione con l'assunzione di ACE-inibitori.
Pelle e annessi cutanei
Occasionalmente si possono verificare reazioni allergiche e di ipersensibilità come prurito, orticaria, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, efflorescenze simil-psoriasiche, alopecia.
Questo può essere accompagnato da febbre, mialgia, artralgia, eosinofilia e/o un aumento dei titoli-ANA. Raramente si verifica iperidrosi.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Occasionalmente può verificarsi mialgia.
Patologie renali e urinarie
Può verificarsi o intensificarsi insufficienza renale. È stata segnalata insufficienza renale acuta (vedere Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Raramente si verificano disturbi della minzione.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Raramente, disfunzione erettile.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto raramente edema periferico e dolore toracico.
Esami diagnostici
Possono verificarsi aumenti dell'urea ematica e della creatinina, reversibili con l'interruzione, specialmente in presenza di insufficienza renale, insufficienza cardiaca grave e ipertensione renovascolare.
In alcuni pazienti sono stati segnalati diminuzione dell'emoglobina, dell'ematocrito, delle piastrine e della conta dei globuli bianchi.
Sono stati segnalati anche aumenti dei livelli sierici degli enzimi epatici e della bilirubina.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
Patologie correlate:
- Infarto
Le malattie cardiovascolari costituiscono la causa di morte di primaria rilevanza in Europa. La Giornata Mondiale del cuore è l’occasione per ricordare l’importanza della prevenzione - Insufficienza o scompenso cardiaco
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Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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