20 novembre 2021
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Covid-19 e bambini, i sintomi variano in base all'età
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I sintomi del Covid variano in base all'età del bambino
Se sotto i tre anni il sintomo più comune del Covid è il raffreddore, sopra i 3 anni è il mal di testa il campanello d'allarme. È quanto emerge da uno studio osservazionale - appena pubblicato sulla rivista scientifica Quaderni Acp - presentato e discusso nel corso del 33° Congresso nazionale dell'Associazione culturale pediatri (Acp). Novità, intanto, emergono in merito all'efficacia dei vaccini per i bambini.
Un comitato consultivo chiave della Food and Drug Administration ha votato in modo schiacciante per raccomandare l'uso del vaccino contro il coronavirus di Pfizer-BioNTech nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, avvicinando il vaccino a circa 28 milioni di bambini. Le dosi potrebbero essere offerte già dalla prossima settimana. Anche Moderna ha annunciato di aver ottenuto risultati positivi sulla somministrazione del suo vaccino contro il coronavirus ai bambini tra i 6 e gli 11 anni. Risultati che consegnerà presto alle autorità sanitarie degli Stati Uniti e di altri Paesi per ottenere l'autorizzazione alla somministrazione. I risultati su più di 4.700 bambini hanno mostrato una risposta immunitaria «robusta» in termini di anticorpi e un «profilo di sicurezza favorevole», ha dichiarato Moderna, in un comunicato.
Dal report presentato nel corso del Congresso Acp emerge che i sintomi del Covid variano in base all'età del bambino. Allo studio hanno partecipato 34 pediatri di famiglia che hanno seguito 1.947 bambini con una distribuzione regionale concentrata in alcune aree: Veneto (10 pediatri, 10.283 bambini), Lombardia (8, 7.390), Piemonte (6, 5.967), Sicilia (4, 3.675). Le altre regioni coinvolte sono state Campania (2 pediatri, 1.827 bambini), Friuli, Puglia, Emilia-Romagna e Lazio (1 pediatra per Regione con rispettivamente 1.108, 1.050, 990 e 889 bambini).
L'incidenza complessiva dei casi di malattia nella popolazione seguita è stata di 3,8 casi ogni mille bambini in un mese, con differenze significative tra le regioni italiane. L'Emilia Romagna e Veneto sono le regioni più colpite. «Queste differenze sono verosimilmente legate alla diversa gestione della malattia nelle varie regioni, con conseguente diversa possibilità di confermare la diagnosi nei casi sospetti», ha spiegato Giacomo Toffol, pediatra Acp e coordinatore dello studio, al quale hanno lavorato tra gli altri anche i pediatri e ricercatori Laura Reali e Roberto Buzzetti.
I pediatri confermano che, in generale, il decorso della malattia nell'età pediatrica si conferma significativamente meno grave rispetto alle età più avanzate, con un basso numero di ricoveri e una mortalità bassissima. Ma mentre l'andamento dei casi di Covid-19 pediatrico che hanno necessitato di ricovero ospedaliero è stata ampiamente descritta da numerosi studi italiani e internazionali, minori sono le informazioni relative al molto più grande numero di casi pediatrici meno gravi, che non necessitano di ospedalizzazione. Ancora non esaustive sono inoltre le informazioni sulla contagiosità del virus Sars-Cov2 in questa fascia d'età e sul il ruolo che giocano i bambini e gli adolescenti nella trasmissione di questo virus.
Fonte: Doctor33
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