06 ottobre 2021
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Vaccinazione Covid e allergie nei bambini, il decalogo Siaip per fare chiarezza
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Le raccomandazioni Siaip per la gestione della vaccinazione Covid-19 nei bambini con allergie, asma, anafilassi e immunodeficienze
Nel corso di questi mesi non sono mancate le perplessità nei confronti del vaccino anti Covid-19, dubbi sentiti in maniera particolare quando si tratta di vaccinare un bambino. A dirimerli provvedono le raccomandazioni per la "Gestione della vaccinazione per Covid-19 in soggetti di età 12-18 anni con allergie, asma, anafilassi e immunodeficienze", messe a punto dalla Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip).
"L'idea di fornire uno strumento di questo tipo era nata in occasione dell'ultimo congresso Siaip nel corso del quale molte relazioni sono state dedicate proprio al Covid-19", spiega Gian Luigi Marseglia, direttore della Clinica Pediatrica della Università degli Studi di Pavia, Policlinico San Matteo. "Si tratta di una sorta di decalogo che fornisce dei consigli utili in primo luogo ai medici, ma anche agli utenti su come gestire i soggetti con una storia di allergie e che è frutto del lavoro di un gruppo di studio che abbiamo creato con questo proposito".
La premessa è che la vaccinazione è raccomandata in tutti i soggetti di età pari o superiore ai 12 anni che non abbiano specifiche controindicazioni. "Per quanto riguarda le allergie, abbiamo individuato tre fasce di rischio, basso, medio e alto, indicate rispettivamente in verde, giallo e rosso e per ciascuna di esse suggeriamo di seguire determinati comportamenti. Alla fine, seguendo le indicazioni della Siaip, il semaforo per la vaccinazione è quasi sempre verde.
Ed ecco cosa consigliano di fare gli esperti per i diversi tipi di pazienti.
- È sicuramente rassicurante l'indicazione che riguarda la quasi totalità degli allergici: chi soffre del classico raffreddore da fieno o di asma, purché sia ben controllata dalle terapie, presenta un rischio analogo a quello degli individui non allergici e può essere quindi vaccinata senza alcun particolare problema".
- Lo stesso dicasi anche per chi in passato abbia presentato una reazione allergica in seguito all'assunzione di un alimento o a causa di una puntura d'insetto o per un'allergia al lattice, a patto che questa non si sia manifestata con un'anafilassi.
- Appartengono alla fascia di rischio medio anche gli asmatici con malattia non adeguatamente controllata - in cui si raccomanda per prima cosa di correggere la terapia in modo da raggiungere il miglior controllo possibile - sia coloro che abbiano avuto una reazione cutanea estesa dopo la somministrazione della prima dose del vaccino anti Covid-19, sia coloro che abbiano avuto reazioni allergiche a farmaci e vaccini.
- Devono infine essere considerati ad alto rischio coloro che hanno avuto una reazione generalizzata dopo la somministrazione della prima dose del vaccino anti Covid-19 o ad altri farmaci o sostanze contenenti gli eccipienti presenti nel vaccino (che sono ritenuti responsabili della reazione allergica) e coloro che siano risultati positivi ai test cutanei per gli eccipienti del vaccino. "In questi soggetti la cautela è massima: deve essere consultato un allergologo e va valutato attentamente il rapporto rischi benefici. Nei casi in cui si decida di effettuare la vaccinazione - conclude Marseglia - questa deve essere praticata in un ospedale che garantisca l'immediata disponibilità dei presidi necessari per affrontare l'emergenza di un'anafilassi o di uno shock anafilattico.
Rossella Gemma
Fonte: Doctor33
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