26 febbraio 2022
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Covid-19, in aumento disturbi di salute mentale
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COVID-19: aumenta il rischio di disturbi di salute mentale fino a un anno dopo l'infezione iniziale
Uno studio pubblicato sul British Medical Journal mostra che COVID-19 è associato a un aumento del rischio di disturbi di salute mentale, tra cui ansia, depressione, abuso di sostanze e disturbi del sonno, fino a un anno dopo l'infezione iniziale.
«Alcuni studi hanno suggerito che le persone con COVID-19 potrebbero essere maggiormente a rischio di ansia e depressione, ma hanno incluso solo una piccola selezione di esiti di salute mentale e hanno monitorato i pazienti per un massimo di sei mesi» spiega Yan Xie, della VA Saint Louis Health Care System e della Saint Louis University, primo nome dello studio. Nel loro studio, Xie e colleghi hanno valutato i dati di 153.848 individui che erano sopravvissuti almeno 30 giorni dopo un risultato positivo al test PCR tra marzo 2020 e gennaio 2021, e li hanno abbinati a due gruppi di controllo senza COVID-19, uno di 5.637.840 controlli contemporanei e l'altro di 5.859.251 controlli storici precedenti alla pandemia. Il gruppo che aveva avuto COVID-19 è stato suddiviso in due sottogruppi in base al fatto che i pazienti fossero o meno stati ricoverati durante la fase acuta dell'infezione, e gli esperti hanno seguito i gruppi per un anno. Rispetto al gruppo di controllo, le persone che avevano avuto COVID-19 hanno mostrato un rischio maggiore del 60% di ricevere qualsiasi diagnosi di problemi di salute mentale a un anno di distanza dall'infezione.
Quando i ricercatori hanno esaminato separatamente i vari disturbi della salute mentale, hanno scoperto che il COVID-19 era associato più frequentemente a disturbi del sonno, disturbi depressivi, declino neurocognitivo e qualsiasi disturbo da abuso di sostanze (non oppioidi). I rischi erano più alti nelle persone che erano state ricoverate in ospedale durante la fase acuta della malattia, ma erano evidenti anche tra coloro che non erano rimasti in ospedale. Le persone che avevano avuto COVID-19 hanno anche mostrato maggiori rischi di disturbi di salute mentale rispetto alle persone con influenza stagionale, e rispetto a quelle ricoverate in ospedale per qualsiasi altro motivo.
In un editoriale correlato, Scott Weich, della University of Sheffield, afferma che ora esiste un quadro più chiaro degli impatti della pandemia di COVID-19 sulla salute mentale, ma che ancora non ne conosciamo realmente l'entità. «Siamo colpevoli di non dare priorità agli interventi di salute mentale proprio quando questi sono più necessari» conclude l'editorialista.
Fonte: Doctor33
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