Fistola sacro-coccigea?

Risposta a cura di:
Dott. ANDREA VINCENZO GIUSEPPE FAVARA

L'intervento e' l'unica soluzione e la tecnica puo' variare in funzione del tipo di fistola e delle preferenze del chirurgo. La degenza puo' variare da un giorno ad alcuni giorni. Auguri!

Dott. Andrea Favara
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia generale
CANTU' (CO)

Risposta a cura di:
LUCIO PISCITELLI

Nella maggior parte dei casi viene praticata l'escissione della fistola con chiusura "per prima intenzione", cioè con punti di sutura (intervento praticabile anche in day-surgery). Solo in alcune circostanze (fistola infetta, mancata tenuta della sutura, infezione post-operatoria) è necessario attendere la guarigione "per seconda intenzione", cioè spontanea, della ferita.

Dott. Lucio Piscitelli
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale
Specialista in Chirurgia vascolare, angiologia
NAPOLI (NA)

Risposta a cura di:
Dott. MICHELE SCHIANO DI VISCONTE

L'intervento chirurgico di exeresi di una cisti pilonidale o fistola sacro-coccigea può essere effettuato con due tecniche chirurgiche differenti. La prima, quella che le è stata proposta, prevede l'exeresi della cisti e la cavità residua non viene suturata ma lasciata beante in quanto si preferisce che guarisca lentamente e ciò per minimizzare il rischio di suppurazione. La seconda metodica, metodo chiuso, permette la sutura diretta ed immediata della cavità residua ma il rischio di suppurazione e di deiescenza della ferita è piuttosto elevato. Personalmente mi trova concorde con il suo Chirurgo. Cordiali saluti

Dott. Michele Schiano Di Visconte
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale