09 ottobre 2021
Tachicardia vertigini e sbandamenti quando mi alzo in piedi da seduto
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04 ottobre 2021
Tachicardia vertigini e sbandamenti quando mi alzo in piedi da seduto
Salve da qualche settimana mi capita di avere tachicardia accoppiata a vertigini e sbandamenti quando mi alzo in piedi, sia da una sedia o quando sono in ginocchio, un paio di settimane fa addirittura appena mi sono alzato dalla sedia dopo pochi passi il cuore ha preso un improvvisa accellerazione e con essa anche la pressione massima fino a 170. Trovandomi da solo a casa ero tentato a prendere amlodipina 10mg, poi ho optato per acqua e limone e 15 gocce ansiplus cardio. Ho fatto già la visita cardiologica (ecg ed ecografia color doppler) tutto nella norma. Anche l'emocromo risulta nella norma, visto che assumo omeprazolo da 4 mesi per combattere l'esofagite erosiva, ho fatto anche i dosaggi di Sodio potassio, magnesio vitamina b12, 25 oh vitamina d (risulta una lieve deficenza). Sotanzialmente per il cardiologo è tutto apposto. Ho chiesto se fosse necessario fare il test da sforzo e mi ha detto di no, poichè non accuso angina nè a riposo nè sotto sforzo, stessa cosa per l'ecodoppler alle carotidi, anche questo esame suppone sia inutile. Il medico di base invece sostiene che per togliersi ogni dubbio sia utile fare l'ecodoppler delle carotidi e degli arti, e il test da sforzo prima di ricominciare a fare attività fisica, secondo lui necessaria per me è per il cuore che non è sedentario. La mia domanda è questa, può essere plausibile che il sangue in circolo trovi un ostacolo magari in una delle carotidi e questo afflusso di sangue ridotto mi causi queste sensazioni di vertigine soggettiva, come di svenimento solo quando sono in piedi o mi muovo, mi sembra che il fattore emodinamico abbia il suo impatto. Chiedo scusa se la mia domanda è di pertinenza neurologica, ma onestamente non capisco più niente continuo a fare esami a ruota senza trovare una risposta, solo la diagnosi di ansia che con il dovuto rispetto non coincide con questi sintomi, ma i medici tendono sempre a liquidarmi con questa cosa dell'ansia.Risposta del 09 ottobre 2021
Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI STAFFILANO
Carissimo, alla luce dì quanto raccontato, in relazione anche rispetto alla giovane età ed alla insorgenza nel cambio si postura, credo si debba analizzare la sindrome del plesso cervico brachiale.
In queste situazioni spesso una compressione sul primo ramo del plesso nervoso, dovuta a rettilinizzazione del tratto cervicale, oppure a protrusione o addirittura ernia cervicale tra C1 e C3, provoca una sintomatologia dì tipo “vagale” con tutti quei sintomi da lei descritti. Quindi RX cervicale e poi eventualmente una visita fisiatrica che valuterà un eventuale RMN oppure una elettromiografia.
Dott. giovanni staffilano
Medico Ospedaliero
Specialista in Cardiologia
Specialista in Malattie infettive
Specialista in Medicina dello sport
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