14 ottobre 2012
Tendinite spalla
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07 ottobre 2012
Tendinite spalla
egregio dottoreda 4 mesi ho problemi alla spalla destra. Visto il persistere del dolore di recente ho eseguito una RMN il cui referto le riporto integralmente:
areole geodiche in subcondrale al trochite omerale con verosimile significato entesopatico. Conservati i rapporti articolari scapolo-omerali ed acromion-claveari;concomita risalita della testa omerale come da contrattura antalgica. Regolari i labbri glenoidei. Il tendine del muscolo sovraspinoso appare disomogeneamente ispessito al III distale preinserzionale contornato da film fluido che discende in recesso ascellare e lungo la guaina mucosa del capolungo del muscolo bicipite brachiale;nei limiti le restanti componenti tendinee della "cuffia dei muscoli rotatori", così pure il tendine del capolungo del muscolo bicipite brachiale.
CONCLUSIONI: quadro RM compatibile con tendinosi del sovraspinoso;indicata valutazione ecografica per ricerca calcificazioni peri-articolari e loro eventuale trattamento(lavaggio di spalla).
il mio medico mi ha, semplicemente, consigliato di tenere a "riposo" la spalla e di non sollecitare il tendine che il problema si sarebbe risolto con il trascorrere del tempo.
Vorrei un suo cortese parere in merito.
cordiali saluti.
Risposta del 14 ottobre 2012
Risposta a cura di:
Dott. DAVIDE CALDO
Gentile Paziente, l'accertamento da lei effettuato descrive chiari segni di tendinopatia della cuffia dei rotatori, ovvero un'affezione di quel complesso di tendini che muove la spalla, condizione piuttosto comune indotta dalla condizione anatomica del distretto in questione.
E' indispensabile una valutazione clinica diretta (visita) da associare all'imaging radiologico, per inquadrare correttamente e distinguere lesioni che sono "spettatori innocenti" da lesioni attive. Certamente riposo, evitare alcuni movimenti ("overhead" sopratutto), ghiaccio sulla spalla ed antinfiammatori se compatibili con il suo quadro anamnestcio possono rappresentare la prima linea di trattamento, insieme ad un'adeguata fisioterapia. Se tuttavia il dolore fosse intenso o non accennasse a migliorare rapidamente le consiglio la visita dallo specialista che potrò eventuamente proporre il trattamento più adeguato. Molte sono le possibilità, che vanno dalla semplice infiltrazione ecoguidata, alla litotrissia (rimozione delle calcificazioni) con lavaggio citata dal collega radiologo (ma solo se si identifichino delle calcificazioni e soltanto se la clinica indicasse impingemnt in corrispondenza di esse- ovvero se la clinica confermasse che queste sono responsabili almeno di parte del dolore; in tali condizioni la letteratura ed anche lamia esperienza personale suggeriscono risultati molto buoni) ed altre ancora che non descrivo per brevità - può trovare elenchi esaustivo su internet. Insomma ci sono molti modi per affrontare il problema, si affidi a qualcuno esperto della cosa e potrà intraprendere un corretto iter diagnostico-terapeutico.
Cordiali Saluti
Dott. Davide Caldo
SAVIGLIANO (CN)
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