05 luglio 2016
Vitamina k con anticoagulanti
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30 giugno 2016
Vitamina k con anticoagulanti
Buonasera, a causa di una fibrillazione atriale mia madre è in cura con il coumadin. Sa che deve mantenere il valore di INR tra 2 e 3 e che l'assunzione di vitamina k può interferire con l'assorbimento del coumadin. E'molto attenta a cosa e quanto mangia. La sua convinzione è che assumendo poca vitamina k le servirà poca pillola (per non affaticare il fegato) per avere un buon valore di INR. La mia domanda è: quanta vitamina k puó essere assunta per non dover assumere tanto coumadin? GrazieRisposta del 05 luglio 2016
Risposta a cura di:
Dott. GIAN PIERO DI BARTOLOMEI
Il problema va posto diversamente da come lo intende sua madre. La vitamina K, assunta con gli alimenti, non interferisce sul l'assorbimento del Coumadin, ma interferisce con l'attività del Coumadin, che è un farmaco antivitamina K, che blocca cioè la vitamina K. Poiché la vitamina K è necessaria al fegato per sintetizzare alcuni fattori della coagulazione, il Coumadin, bloccando la vitamina K, rende il sangue, per così dire, meno coagulabile, impedendo la formazione di trombi (coaguli) all'interno dei vasi e del cuore. Sua madre, in sostanza, deve seguire gli accorgimenti dietetici suggeriti dal centro TAO, presso cui effettua i controlli dell'INR, ed assumere il Coumadin nella posologia prescritta. Il ragionamento "meno vitamina K assumo e meno Coumadin assumo" è sbagliato e può rendere difficile monitorare la terapia anticoagulante orale.
Dott. Gian Piero Di Bartolomei
Specialista attività privata
Specialista in Cardiologia
Specialista in Medicina dello sport
Albano Laziale (RM)
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