Gianluca Polifrone: “È in salute la sanità?”

05 ottobre 2023

Gianluca Polifrone: “È in salute la sanità?”



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Le riflessioni degli ultimi anni di Gianluca Polifrone, autore, direttore ufficio di presidenza AIFA e componente del consiglio della Fondazione Biotecnopolo di Siena, fanno parte di un progetto che vuole analizzare, nella prospettiva dell'attualità e dei cambiamenti in atto, le delicate questioni che riguardano il diritto alla salute alla luce di un modello sanitario efficiente.

Obiettivo del nuovo saggio, intitolato "È in salute la sanità? Nuova interdipendenza tra economia e salute" e edito da Edizioni LSWR e Edra, è esaminare le premesse dell'attuale sistema sanitario e le evoluzioni che lo hanno interessato negli ultimi anni, cercando di mettere a fuoco e contestualizzarne i cambiamenti non solo in ambito specificamente italiano, ma anche europeo. La domanda che l'autore si pone è se il SSN avrà effettivamente la forza di reggere, alla luce dei cambiamenti che attraversano la nostra società, e quali sono le sfide del presente e del futuro che lo attendono.

"Questo libro non vuole essere una semplice analisi dello stato dell'arte del nostro sistema sanitario. Questo è un grido d'allarme, perché la salute è il nostro bene più prezioso e come tale dobbiamo individuare la strategia migliore per prendercene cura." Ha esordito così l'autore che, se nei precedenti volumi "Sanità digitale: inizia la rivoluzione?" (Edizioni LSWR; Edra, 2021); "Sanità digitale: La rivoluzione obbligata: Per un modello sanitario omogeneo, efficiente e giusto" (Edizioni LSWR; Edra, 2020), e "Sanità digitale. Prospettive e criticità di una rivoluzione necessaria" (Edizioni LSWR, 2019) aveva indagato le motivazioni che tengono il Paese ancorato a sistemi anacronistici e preso poi in esame tutti gli strumenti digitali a disposizione del SSN stilando delle linee guida utili per un contestuale impiego e funzionamento degli stessi, vuole adesso mettere a fuoco le azioni più importanti che si dovrebbero intraprendere, alla luce di una presa di coscienza rispetto alla fragilità dell'attuale sistema. "Il messaggio comune che emerge adesso è che la sanità pubblica dovrebbe trarre vantaggio dall'esperienza del Covid-19. Prima azione, il miglioramento della gestione della governance nazionale e il decentramento regionale: il coordinamento tra autorità centrali e regionali è essenziale per garantire assistenza in particolare ai pazienti fragili e cronici, in continuo aumento per via dell'invecchiamento della popolazione. Seconda parola chiave, sostenibilità. Vanno previsti investimenti per la creazione/potenziamento della medicina territoriale per diminuire la pressione sugli ospedali e rafforzare l'assistenza domiciliare; il reclutamento di risorse umane che deve far fronte al disinvestimento sul personale, dai medici agli infermieri, a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. E non ultima, la pandemia ha evidenziato la necessità di potenziare la digitalizzazione per la sostenibilità e la resilienza del SSN. Terzo punto: incrementare la prevenzione in Italia con campagne strutturate per patologie come l'obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari, che causano il doppio delle vittime rispetto ai tumori. Quarto step, è necessario migliorare la pianificazione sanitaria e misurarne la performance attraverso KPI riproducibili e, infine, quinta azione: promuovere una maggiore collaborazione tra medico ospedaliero e medico sul territorio per garantire la giusta continuità nelle cure."


A evidenziare il merito del volume nel tratteggiare le grandi sfide che il Sistema Sanitario dovrà affrontare è intervenuto il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti: "La produzione dei servizi sanitari sta evolvendo, con un ruolo chiave assegnato alla nuova innervatura delle Centrali Operative Territoriali, dele Case e degli Ospedali della Comunità, dei Servizi di Assistenza Domiciliare. Fondamentale sarà il confronto tra le diverse realtà regionali e territoriali. L'armonico bilanciamento tra garanzia del diritto alla salute e sostenibilità finanziaria del sistema ci richiede di guardare alle stelle polari dei costi standard delle prestazioni, da un lato, e al livello essenziale delle prestazioni dall'altro, nello spirito della cornice definita con la legge n. 42 del 2009. La qualità dei dati a supporto delle decisioni e il riferimento sistematico alle analisi costi-benefici sono presupposti essenziali affinché i nuovi modelli organizzativi dispieghino il proprio potenziale e si traducano in livelli più elevati di servizio e di soddisfazione per i cittadini."

Giorgio Palù, Presidente AIFA, che ha contribuito al libro, ha proposto una disamina sull'importanza della formazione medica, della ricerca e del riordino del SSN: "la pandemia ci ha mostrato come il nostro Servizio Sanitario Nazionale sia entrato in crisi: dal disallineamento tra assistenza ospedaliera e assistenza distrettuale, all'eccessiva burocratizzazione che ha svilito il ruolo del medico di medicina generale come primo referente in grado di fronteggiare le esigenze della sanità territoriale. In questo ambito si è poi insinuata la sanità privata con l'obiettivo di competere con gli ospedali per prestazioni e ricoveri. Va però sottolineato, a merito del nostro SSN e a differenza di altri Paesi, che in Italia persiste il principio di universalità e gratuità delle cure. Pur sostenendo che questo principio va assolutamente mantenuto, bisognerà pensare a una riforma dell'assetto sanitario italiano qualitativa e non solo quantitativa. La rinascita della sanità in Italia deve innanzitutto ripartire da una rivoluzione culturale del "medico" che dovrà ricevere costante aggiornamento in ambito biomedico e formazione "olistica". Sarà poi necessario ottimizzare e incentivare il panorama delle specializzazioni. La "nuova" AIFA dovrà diventare una protagonista di questa riforma, per garantire accessi precoci a cure e sperimentazioni con farmaci innovativi. AIFA dovrà significativamente incrementare il finanziamento della ricerca in sinergia con l'università, così come dovrà intensificare il dialogo con le aziende farmaceutiche".


Il volume non solo fotografa l'attuale situazione del sistema, ma propone un'analisi efficace e critica dei problemi connessi al sottofinanziamento della ricerca in Italia, grazie al contributo del Premio Nobel per la fisica nel 2021, Giorgio Parisi: "La ricerca in Italia ha un sottofinanziamento medio annuo di 5 miliardi, in confronto a Paesi come Germania, Inghilterra e Finlandia. È positivo che PNRR riservi 17 miliardi di euro su alcuni settori della ricerca applicata e di base. Tuttavia, i fondi del PNRR si esauriranno nel 2027 e inoltre bisogna investire su tutta la ricerca scientifica, che deve occuparsi di emergenze "acute" come la comparsa di nuovi virus, così come di situazioni croniche e altamente diffuse come il diabete. Bisogna indagare sull'intelligenza artificiale, ma anche su algoritmi e telecomunicazioni. Faccio un appello: per la ricerca sono necessari 10 miliardi, subito. Solo in questo modo riusciremo a sostenere il settore e attirare persone personale che, altrimenti, continuerà ad andare all'estero dopo la laurea".

Anche Giovanni Scambia, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli - IRCCS di Roma, ha evidenziato sia nel volume sia durante il dibattito l'importanza di potenziare la ricerca: "La ricerca non si deve aggiungere al SSN, ma ne deve essere parte integrante. Gli IRCCS rappresentano strutture di eccellenza e il network che li raggruppa è un sistema che va mantenuto e potenziato. Ma anche in questo caso manca un meccanismo premiante per i ricercatori: non c'è convenienza a fare ricerca in Italia, ma di pari passo anche le istituzioni non vengono premiate per la buona ricerca eseguita in campo no profit. Bisogna cambiare radicalmente il paradigma, i grandi ospedali come il Gemelli di Roma non devono essere più considerati ospedali che fanno anche attività di ricerca, ma poli di ricerca che fanno anche gli ospedali. Dobbiamo quindi potenziare la ricerca clinica, sia coordinandoci con le aziende farmaceutiche, mediante contratti innovativi di partnership fra ospedale e aziende, sia creando il link fra Stato e aziende per creare valore aggiunto e sostenibilità."



Gianluca Polifrone

È IN SALUTE LA SANITÀ? 

Nuova interdipendenza tra economia e salute

Edizioni LSWR




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