Legge 33/23: come si reinventa una società a misura di anziano
La Legge 33/2023 esprime le necessità di una società profondamente mutata nel corso di due secoli, dal punto di vista demografico, sociale, economico, culturale e sanitario. L'emersione del "continente anziani" avvenuta tra la seconda metà dell''800 e la nostra epoca, ha cambiato il volto dell'Italia: da Paese di bambini e giovani a nuovo popolo dell'età grande: 14 milioni di anziani chiedono di reinventare una società che sia anche a loro misura.
La Legge 33/2023 affronta moltissimi temi propri e significativi dell'invecchiamento. Come afferma l'Organizzazione mondiale della Sanità "La riabilitazione guarda alla condizione di salute di una persona con l'obiettivo primario di migliorarne e mantenerne il funzionamento e la qualità di vita complessiva.... essa può essere necessaria a chiunque, indipendentemente dall'età, dal sesso o dallo stato socioeconomico, e dovrebbe essere disponibile a tutti i livelli di assistenza sanitaria, da quello primario a quello terziario.... Molti studi ed evidenze dimostrano che gli interventi di riabilitazione sono efficaci dal punto di vista dei costi e aiutano a raggiungere e mantenere i migliori risultati di altri interventi sanitari, anche in contesti a basse risorse."
La legge 33/2023 dunque promuove il potenziamento delle attività di fisioterapia riconoscendo le competenze del fisioterapista come imprescindibili per una presa in carico globale della persona anziana in invecchiamento. La stessa legge promuove una sinergia fra i professionisti delle scienze motorie con i professionisti sanitari, nella consapevolezza che la prevenzione e il controllo delle fragilità e della non autosufficienza vede in queste misure un passaggio obbligato per una sanità al passo con i tempi. Il potenziamento dei servizi domiciliari rappresenta una ulteriore priorità, in un'ottica dove professioni non sanitarie possano integrarsi all'interno di percorsi coordinati dalle professioni sanitarie di riferimento nella presa in carico delle fragilità e cronicità.
Su iniziativa del Sen. Francesco Zaffini, Presidente della X Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) si è svolta la giornata di studi in merito alla "Legge 33/23: prevenzione, controllo e recupero delle disabilità nell'anziano come contrasto all'esclusione" presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Durante l'iniziativa si è discusso del ruolo decisivo del fisioterapista, delle professioni sanitarie tecniche e della riabilitazione.
Tra i temi emersi particolare attenzione la si è rivolta all'art. 12 (Misure per la promozione dell'attività fisica e sportiva nella popolazione anziana) del decreto legislativo finalizzato ad introdurre strumenti per preservare l'indipendenza funzionale in età avanzata e mantenere una buona qualità di vita attraverso l'individuazione, promozione e attuazione di percorsi e di iniziative per il mantenimento delle capacità fisiche, intellettive, lavorative e sociali. L'articolo 9 (Misure per la promozione di strumenti di sanità preventiva e di telemedicina presso il domicilio delle persone anziane) reca le misure per la promozione di strumenti di sanità preventiva e di telemedicina presso il domicilio delle persone anziane, in coerenza con le prescrizioni normative vigenti.
Tanti gli ospiti illustri che hanno preso parte all'iniziativa tra cui l'On. Maria Teresa Bellucci, Viceministro Lavoro e Politiche Sociali, che ha aperto i lavori della giornata affermando che: "Questa grande responsabilità di cui ho cercato di prendermi cura costantemente ci ha portato all'approvazione del disegno di legge delega ed al decreto attuativo, ma anche alla consapevolezza che nessuno basta da solo e che il governo non avrebbe mai potuto rendere concretizzabile nella vita reale delle persone cambiamenti epocali come questo (...).Cambiamenti come questo non si conseguono con l'approvazione di un decreto attuativo, ma per agire c'è bisogno di un'alleanza costante e, certamente, le professioni sanitarie hanno un ruolo di rilievo insieme a quelle tecniche che si occupano della riabilitazione."
L'On. Roberto Pella, Presidente f.f. ANCI sottolinea l'importanza del decreto legislativo affermando che: "Sono 8000 i comuni italiani e, soprattutto nei comuni più piccoli, questa legge dà risposte e concretezza alle esigenze degli anziani. L'OMS ci dice che oggi il 35% della popolazione italiana è concentrato sulle aree metropolitane e che, nel 2050, supereremo il 50%. Questa iniziativa non aiuta solamente a dare delle risposte a delle necessità, ma anche a mantenere un presidio, un territorio in tutta la nostra nazione. (...) Noi sindaci siamo tra i maggiori beneficiari della legge perché i nostri comuni sono composti da tante famiglie e molte di queste ci sono anziani, soprattutto nei piccolissimi comuni."
Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Commissione per l'attuazione della riforma dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, Ministero della Salute e promotore della legge ha dichiarato: "Gli anziani sono un patrimonio di tutti e tutti debbono prendersi una responsabilità verso loro. (...) Questa legge gli dà l'attenzione che meritano, conferendo all'Italia un primato straordinario che richiede, tuttavia, un'accelerazione. Il rischio che la legge resti negli archivi non è aleatorio e, per renderla viva, incontri come questo sono indispensabili. La cura che tutti dobbiamo prenderci degli anziani è il cuore della legge, nonché il cuore di quello che noi vorremmo fare. (...). Sebbene vi sia una grande responsabilità politica, forte è la dimensione affettiva che rende questa legge particolarmente preziosa garantendo l'autenticità di questa ritrovata attenzione nei confronti degli anziani."
A conclusione dei lavori il Dott. Paolo Petralia, Vicepresidente vicario FIASO ha presentato il Position Paper, a cui hanno preso parte numerose associazioni, in un'ottica di PNRR ha affermato: "Preparando questo documento siamo riusciti a mettere in campo multidisciplinarità, visione olistica ed integrazione. (...) Le aziende sanitarie e sociosanitarie pubbliche italiane hanno partecipato attivamente in questo percorso che stiamo facendo insieme, coinvolgendo tutte le anime professionali dei vari comparti. Dobbiamo, infatti, guardare ad un sempre più largo orizzonte nella scelta di voler costruire queste sperimentazioni. Il Position Paper è frutto di una maturazione e di un cammino che ancora dovrà continuare nell'ottica multidisciplinare e dell'integrazione. (...) I punti di posizionamento di questo percorso sono ricchi e ci sono tutte le premesse nell'ottica di una prospettiva futura."
Il Position paper è frutto della collaborazione tra le diverse associazioni, i cui rappresentanti sono intervenuti oggi alla giornata di studi, esprimendo il loro consenso e l'importanza sulla legge 33/2023: FNO TSRM e PSTRP, Teresa Calandra, Presidente nazionale, AIOrAO, Carla Blengio, Presidente nazionale, AITA, Marco Deanna, Vicepresidente nazionale, FNOFI, Piero Ferrante, Presidente nazionale, UNC, Prof. Giorgio Berloffa, Presidente Unione Nazionale Chinesiologi Dott. Michele Scarpulla, fisioterapista domiciliare, per una testimonianza, AIFI, Simone Cecchetto, Presidente nazionale, DMSA, Luca Barbin, Presidente nazionale ANCI, Roberto Pella, Vicepresidente vicario, CISM, Daniele Iaco', Presidente.
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