Contraccezione dopo parto, più attenzione alla circolazione

15 luglio 2011
Aggiornamenti e focus

Contraccezione dopo parto, più attenzione alla circolazione



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Le donne che hanno partorito da poco devono prestare attenzione ad alcune norme di sicurezza sull'uso dei contraccettivi orali indicate da un aggiornamento delle linee guida dei Centers for disease control and prevention (Cdc). Secondo le recenti affermazioni riportate sul Morbidity and mortality weekly report, nei 21 giorni successivi al parto le donne non devono assumere contraccettivi ormonali combinati a causa dell'elevato rischio di tromboembolismo venoso (Tev). «L'ovulazione, nelle donne che non allattano può verificarsi già al 25mo giorno del postpartum» spiega Naomi K. Tepper, della Division of reproductive health, National center for chronic disease prevention and health promotion «per questo motivo è importante avviare precocemente la contraccezione dopo il parto». Anche dall'Organizzazione mondiale della sanità, ha aggiornato le raccomandazioni sulla sicurezza della contraccezione ormonale combinata in queste donne, dal momento che nei primi 42 giorni dopo il parto ha un rischio aumentato da 22 a 84 volte di sviluppare Tev. I Cdc sulla base di queste evidenze hanno indicato anche di non usare questo tipo di contraccettivi tra il 21mo e il 42mo giorno nelle donne con fattori di rischio di Tev, vale a dire donne con almeno 35 anni di età, con precedetni episodi di Tev, trombofilia, obesità, impossibilità a muoversi, trasfusioni al momento del parto. Oltre i 42 giorni non ci sono restrizioni, come pure restano invariate le raccomandazioni per gli altri metodi. Per quanto riguarda quelli di barriera, a parte il profilattico, per gli altri bisogna attendere sei settimane



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