Cistite, infezione al femminile

11 novembre 2011
Interviste

Cistite, infezione al femminile



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Esistono fasi della vita in cui si è più o meno predisposti all'infezione. Abbiamo parlato dei fattori di rischio, a partire, per esempio, dall'imminenza della stagione fredda, con Giuseppe Martorana, primario dell'Unità operativa di Urologia del policlinico Sant'Orsola Malpighi di Bologna.

Partiamo dalla stagione in corso: esiste una maggiore incidenza dei casi legata al clima più rigido?
No, per quanto riguarda la stagionalità posso tranquillizzarvi: non incide sulla comparsa dell'infezione, che si lega invece ad altri fattori, alcuni soggettivi altri fisiologici, che possiamo definire come "stagioni" della vita.

Significa che in alcuni periodi della vita si è fisiologicamente più esposti alla cistite?
Sì e, premetto, ciò vale esclusivamente per le donne. Il sesso femminile, infatti, è la vittima preferita di questo disturbo perché sfavorito dal punto di vista anatomico dalla presenza di un'uretra molto corta e adiacente al canale vaginale. Questa situazione, appunto fisiologica, favorisce però la contaminazione per via ascendente dei microrganismi.

Quindi limitandoci alla donne quali sono le "stagioni" più a rischio cistite?
Sono quelle in cui si verificano forti alterazioni ormonali, come durante il ciclo mestruale, in gravidanza, in premenopausa. Sono momenti in cui le oscillazioni ormonali rendono più labili le difese locali alle aggressioni e le difese immunitarie vescicali, facilitando l'instaurarsi dell'infezione.

Esistono fattori predisponenti che si possono magari controllare?
Le ipotesi in proposito sono davvero moltissime, dalla stipsi ai rapporti sessuali, tuttavia mancano riscontri scientifici certi. Quello che posso dire è che, per motivi spesso misconosciuti, in alcune donne la cistite si ripresenta con una certa frequenza. Questa problematica delle recidive, indipendentemente dalle possibili ipotesi causali, riguarda le giovani donne e si risolve spontaneamente con l'avanzare dell'età.

Nell'uomo la cistite è davvero meno frequente?
Oserei dire inesistente. Nella mia esperienza, infatti, posso dire che le rare volte che un paziente lamenta sintomi compatibili con quelli di una cistite risulta poi soffrire di prostatite. Anche in questo caso per ovvi motivi anatomici.

Consigli alimentari?
Volentieri ma vanno riservati a quando l'infezione è in corso, negli altri momenti si può mangiare quel che si preferisce. I cibi speziati e gli alcolici, in particolar modo la birra, producono metaboliti urinari che sono irritanti per la mucosa vescicale e uretrale. Quindi, se la mucosa è già infiammata, meglio evitare questi alimenti, così da non doverne eliminare con l'urina i metaboliti.

Elisabetta Lucchesini



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