11 gennaio 2012
Aggiornamenti e focus
Prevenzione con l’acido acetilsalicilico, più danni che benefici
Tags:
L'impiego dell'acido acetilsalicilico (Asa) in prevenzione primaria al fine di evitare eventi cardiaci o ictus, potrebbe essere più dannoso che benefico. Infatti - secondo una meta-analisi britannica di 9 trial per un totale di 102.261 pazienti seguiti per 6 anni - nonostante vi sia un'importante diminuzione del numero di infarti miocardici non fatali, non si registra una riduzione dei decessi cardiovascolari né della mortalità da cancro. Ma soprattutto è il rischio di sanguinamento interno ad apparire troppo elevato. Gli autori dello studio - appartenenti a varie strutture universitarie e ospedaliere del Regno Unito - ritengono pertanto che sia giustificato l'uso dell'Asa solo in prevenzione secondaria. «Se si trattano 73 persone per circa 6 anni, si avrà un episodio di sanguinamento non banale. Se si trattano circa 160 soggetti per lo stesso periodo di tempo, si riuscirà a prevenire un attacco di cuore che probabilmente non sarebbe stato in ogni caso fatale» ha dichiarato alla Bbc il ricercatore leader Kausik K. Ray, della St George's University di Londra. «L'Asa può aiutare a ridurre il rischio di attacco cardiaco o ictus nei soggetti con cardiopatia nota, e questo gruppo di pazienti dovrebbe continuare ad assumere il farmaco prescritto dal medico» ha ribattuto Natasha Stewart, della British Heart Foundation. «È però vero che chi non ha una malattia cardiaca sintomatica o diagnosticata non dovrebbe assumere Asa perché il rischio di emorragie interne potrebbe sopravanzare i benefici».
Salute oggi:
- Notizie e aggiornamenti
- Libri e pubblicazioni
- Dalle aziende
- Appunti di salute
- Nutrire la salute
- Aperi-libri
- Allenati con noi
...e inoltre su Dica33: