Morbillo: nel 2011 infezioni raddoppiate

26 marzo 2012
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Morbillo: nel 2011 infezioni raddoppiate



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Aumentano in Italia i casi di morbillo: dai 3.065 segnalati nel 2010 si è passati ai 4.600 nel 2011 con un aumento percentuale di quasi il 50% da un anno all'altro. È questa la fotografia scattata dal ministero della Salute: «Il problema» spiega Stefania Iannazzo della direzione generale della Prevenzione del ministero della Salute «è che c'è uno spostamento dell'età di chi viene infettato. In pratica, una volta che si ottengono coperture vaccinali significative nel target principale, i bambini entro i due anni di età, ma non c'è un'adeguata copertura nei giovani adulti e negli adulti, il virus circola di meno e tende a spostare in avanti l'età media dei casi, che in Italia si aggira oggi attorno ai 17-18 anni». Continua: «Nel nostro Paese non abbiamo avuto morti, ma in Europa, dove si sono registrati 36mila casi di morbillo nel 2010, si sono avuti anche 8 decessi, oltre a 11 encefaliti». Un intervento è già stato approvato a febbraio del 2011 quando un'intesa Stato-Regioni ha approvato il nuovo piano di eliminazione di morbillo e rosolia. L'obiettivo è quello di debellare completamente le infezioni entro il 2015, allineando l'Italia agli altri Paesi della regione europea dell'Oms. «Stiamo procedendo in questo senso» conclude Iannazzo «rafforzando le attività di sorveglianza. Esiste, infatti, una sorveglianza speciale del morbillo, per cui la notifica dei casi avviene entro 24 ore. Anche nel caso della rosolia, la segnalazione immediata è fondamentale, soprattutto nei casi di rosolia in gravidanza e post-natale».



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