Probiotico: un’arma in più per perdere peso

03 febbraio 2014
Interviste

Probiotico: un’arma in più per perdere peso



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Il consumo di probiotici - batteri dello stesso tipo di quelli che abitano normalmente nel nostro intestino e che costituiscono la naturale flora "buona" intestinale - sembra essere in grado di aiutare le donne obese a perdere peso, e soprattutto a non riprenderlo a distanza di tempo.

La bella notizia arriva da uno studio canadese, che ha coinvolto un gruppo di 125 volontari di entrambi i sessi con un indice di massa corporea superiore a 30, seguendoli complessivamente per 6 mesi.
Nei primi tre mesi i partecipanti hanno seguito la stessa dieta dimagrante, ma solo metà di loro ha ricevuto anche due pillole di Lactobacillus rhamnosus.
Ebbene, mentre per gli uomini non ci sono state differenze tra i due gruppi, le donne che hanno assunto i probiotici hanno perso più peso di quelle che hanno solo seguito la dieta, e precisamente hanno perso in media 4,4 chilogrammi contro 2,6. Nei successivi tre mesi tutti i partecipanti hanno adottato un regime alimentare di mantenimento, e i ricercatori hanno verificato che i risultati già interessanti per le donne che prendevano probiotici sono addirittura migliorati, con una perdita di peso media di 5,2 chili.

«Questo è probabilmente l'aspetto più interessante di tutta la ricerca» spiega Andrea Poli, direttore scientifico della Nutrition foundation of Italy, che ha di recente pubblicato un ponderoso rapporto sugli effetti dei probiotici per la salute.
«La perdita di peso è certo significativa, ma Andrea Poli per chi è in eccesso ponderale grave la cosa forse più difficile è mantenere nel tempo i cali di peso ottenuti con una dieta ipocalorica: un risultato che, in questo studio, il probiotico sembra contribuire ad ottenere».

Quindi non è detto che i probiotici abbiano lo stesso effetto nelle donne di peso normale?
«È possibile, ma per ora non possiamo saperlo. Quello dei probiotici è un mondo in evoluzione che ricercatori e aziende stanno imparando a definire in modo molto più preciso che in passato, identificando non solo la specie ma anche il ceppo, perché via via che si studiano i probiotici si scopre che ogni ceppo ha effetti diversi, e i meccanismi di questi effetti rimangono ancora in gran parte poco o per nulla noti».

In questo caso si tratta del Lactobacillus rhamnosus identificato dall'astrusa sigla CGMCC1.3724...
«Infatti, e questo studio rappresenta una delle prime conferme che un intervento specifico sul microbiota - come oggi viene definita la flora batterica - è in grado di influenzare il problema enorme dell'obesità. L'associazione tra microbiota e peso nasce da una serie di osservazioni, tra cui uno studio condotto da un gruppo di ricercatori inglesi che hanno esaminato e poi seguito nella crescita i batteri presenti nei pannolini di un gran numero di neonati. Hanno così scoperto che la flora batterica intestinale dei bimbi che poi sarebbero diventati sovrappeso e obesi presentava già alcune caratteristiche particolari».

Quale può essere quindi il ruolo dei probiotici per chi cerca di dimagrire, in aggiunta alle raccomandazioni su alimentazione e stili di vita?
«Per il momento è accertato che i probiotici contribuiscono all'equilibrio della flora batterica intestinale, e poiché in Italia si consumano meno prodotti lattiero-caseari di quanto è raccomandato a livello nazionale ed internazionale si può dire che aggiungere yogurt, anche con probiotici, può complessivamente fare bene alla dieta. Dopodiché suggerisco di seguire con attenzione le informazioni riportate sui vasetti, che sono soggette all'approvazione dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare(Efsa), perché via via che la ricerca procede potremo aspettarci interessanti novità, e ci si può augurare che l'Efsa stessa ne tenga adeguatamente conto».



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