Alcolismo: cause, sintomi e cure
Indice
Definizione
Alcolismo: definizione e generalità
L'alcolismo è una malattia cronica caratterizzata da alterazioni comportamentali, fisiche e psichiche causate dal consumo continuativo o periodico di quantità elevate di alcol, i cui effetti interferiscono pesantemente con la salute della persona e con la vita lavorativa, relazionale e sociale. La dipendenza alcolica è caratterizzata da un comportamento ossessivo di ricerca compulsiva di bevande alcoliche (tipica la necessità di bere al mattino, appena svegliati) e da tolleranza (per raggiungere un determinato effetto desiderato dall'individuo è costretto a bere quantità sempre maggiori di bevande alcoliche).
Cause
Alcolismo: cause principali
L'alcolismo deriva da un insieme di cause predisponenti, genetiche e biologiche. Tra i fattori sociali che possono predisporre ai problemi con l'alcol, molto importante è la presenza di una storia familiare di alcolismo, oltre a fattori individuali quali alti livelli di stress e incapacità di affrontare situazioni problematiche. Da non trascurare è anche l'influenza dell'ambiente e delle amicizie più strette.
Sintomi
Visualizza le schede dei sintomi più comuni per questa patologia:
Alcolismo: sintomi più comuni
Un eccesso di alcol deprime il sistema nervoso centrale, il linguaggio diventa impastato e rallentato, si perde la coordinazione dei movimenti, si perdono i freni inibitori e la capacità di giudizio. Questo può causare incidenti stradali, episodi di violenza familiare, crimini violenti. I sintomi possono essere progressivamente sperimentati a partire da quantità moderate di alcol e variano da persona a persona, in funzione di sesso, età, condizioni di stomaco pieno o di digiuno. L'alcolismo è sempre accompagnato dalla comparsa di tolleranza, cioè dalla necessità di bere sempre di più, per ottenere un determinato effetto desiderato e da sindrome da astinenza alla cessazione dell'assunzione di alcol, caratterizzata da diverse manifestazioni a seconda del tempo passato dall'ultima ingestione: tachicardia, tremori, nausea e vomito, agitazione, allucinazioni, convulsioni.
Diagnosi
Alcolismo: come efftuare la diagnosi
Secondo i criteri del Dsm IV (Diagnostic and statistical manual of mental disorders) dell'American psychiatric association per poter far diagnosi di alcol-dipendenza (alcolismo) devono ricorrere tre o più dei seguenti elementi nell'arco di un periodo di 12 mesi:
- tolleranza: il paziente è costretto a bere quantità sempre maggiori di alcol per poter ottenere un determinato effetto (es. ubriacarsi)
- sindrome d'astinenza: quando il paziente interrompe bruscamente l'assunzione alcol, a distanza di poche ore compaiono i sintomi astinenziali. Il paziente tende a bere sempre di più, la mattina al risveglio, ma anche durante tutto l'arco della giornata, per evitare la comparsa di questi sintomi
- il paziente beve più alcol di quello che avrebbe voluto o beve più a lungo di quanto avrebbe desiderato (perdita di controllo)
- il paziente cerca di smettere di bere o di ridurre l'assunzione di bevande alcoliche, facendo una serie di tentativi infruttuosi
- il paziente trascorre sempre più tempo cercando di procurarsi l'alcol, bevendo alcol e riprendendosi da episodi di intossicazione alcolica
- il paziente a causa dell'alcol può perdere il lavoro, rovinare i rapporti familiari fino al divorzio, allontanarsi dagli amici
- il paziente continua ad assumere bevande alcoliche nonostante sappia che questo può procuragli problemi fisici e psichici
L'iter diagnostico per le patologie alcol-correlate prevede un'accurata anamnesi (raccolta anche con l'aiuto di un familiare, di un amico o di un collega di lavoro), la somministrazione di questionari specifici, l'esecuzione di esami del sangue e strumentali.
Gli esami del sangue non sono specifici ma contribuiscono a valutare la presenza di danni al fegato (es. transaminasi); possono essere presenti anche anemia e alterazione degli elettroliti (in particolare bassi livelli di potassio, calcio e magnesio).
Cure
Alcolismo: cure e rimedi
Scopo del trattamento è portare il paziente a smettere completamente di assumere bevande alcoliche (astinenza). Il trattamento dell'alcolismo è gestito normalmente da psichiatri esperti in problemi di abuso di sostanze e da uno staff medico in grado di gestire i problemi legati all'alcolismo (gastrite, cirrosi, pancreatite, anemia, problemi neurologici). Nei casi più gravi si ricorre al ricovero ospedaliero per disintossicare il paziente e gestire la sindrome da astinenza alcolica o la chetoacidosi. Nella fase di disintossicazione (che dura in genere una settimana e può essere effettuata, sempre sotto stretta supervisione medica, in via ambulatoriale o in regime di ricovero), al paziente vengono somministrate delle benzodiazepine che vengono poi scalate gradualmente, fino alla scomparsa completa dei sintomi di astinenza. Per prevenire le recidive, accanto agli interventi di psicoterapia e al counseling, possono essere utilizzati una serie di supporti farmacologici: disulfiram (un farmaco che interferisce con il metabolismo dell'alcol, provocando nausea e forte malessere alla persona che assume alcol mentre è in terapia con questo farmaco), naltrexone, acamprosato, baclofene, nalmefene, antidepressivi della classe Ssri (inibitori selettivi del reuptake della serotonina).
Cure complementari
Esistono programmi di riabilitazione a breve (cioè per un mese circa) e a lungo termine (possono durare fino a un anno) che vengono effettuati presso strutture dedicate alla cura dei problemi di dipendenza da alcol. Fondamentale è il supporto psicoterapico e il counseling al paziente e alla famiglia perché la persona diventata sobria dopo un programma di disintossicazione dall'alcol, una volta tornata a casa, può avvertire l'impulso irrefrenabile di tornare a bere. Per evitare di riprendere a bere è molto importante:
- non tenere in casa bevande alcoliche di alcun tipo
- evitare situazioni sociali che possano esporre al rischio di ricadute (es. andare al pub con gli amici)
- entrare in contatto con un gruppo di auto-aiuto quali gli Aa (Alcolisti anonimi) o i Club alcologici territoriali
- assumere puntualmente i farmaci prescritti e continuare con regolarità il follow up con lo psicologo/psichiatra (il tasso di recidive in assenza di un supporto strutturato si aggira sul 50-60%)
- condurre uno stile di vita salutare: dormire un numero sufficiente di ore, fare esercizio fisico, alimentarsi in modo sano
Alimentazione
L'assunzione di bevande alcoliche non deve essere completamente esclusa da una sana alimentazione, l'importante è solo non superare i limiti. Questo vale per gli adulti, infatti, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomanda la totale astensione dall'alcol fino all'età di 15 anni e la legge italiana vieta la vendita e somministrazione ai minori di 18 anni. Per sapere come regolarsi, le quantità massime di alcol che espongono gli adulti a minor rischio, in un giorno, sono 2 drink per gli uomini e 1 per le donne, 1 drink per gli ultra65enni e tra i 18 e i 21 anni di età. 1 drink equivale a 12 grammi di alcol puro e a: 330 ml di birra (4.5% di alcol), 125 ml di vino (12% alcol), 40 ml di superalcolico (40% di alcol).
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