10 febbraio 2014
Aggiornamenti e focus
Dolce casa, ma poco sicura
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Sentirsi "come a casa propria", alla luce dell'ultimo rapporto del Ministero della salute sugli incidenti domestici, equivale a sentirsi terribilmente in pericolo: tra le pareti domestiche, infatti, si consumano ogni anno poco meno di tre milioni di incidenti.
Ciascuno di noi, facendo la media, ha ogni anno il 5 per cento di probabilità di restarne vittima, in misura più o meno grave, anche se in realtà il rischio è maggiore per chi è in età avanzata e in particolare per le donne. Le cadute sono il nemico numero uno della sicurezza domestica, e ancor più di quella delle persone ospiti di case di cura e ospedali (qui il pericolo di una caduta rovinosa triplica).
Circa due terzi degli incidenti - secondo i dati raccolti dal Sistema informativo sugli infortuni in ambienti di civile abitazione dell'Istituto superiore di sanità -sono motivo di una visita d'urgenza in Pronto soccorso: si stima che nel 2012, in Italia siano finite in Ps per incidente domestico oltre un milione 825mila persone, tra cui:
- il 20 per cento circa di bambini fino ai 14 anni,
- il 30 per cento di giovani e adulti tra i 15 e i 49 anni,
- il 22 per cento di età matura (compresa tra 50 e 69 anni)
- il 28 per cento di ultrasettantenni.
- caduta/inciampo/salto/spinta da un'altezza non specificata (29,7 per cento)
- caduta a livello (11,9 per cento)
- urti (15,5 per cento)
- incidenti con oggetti penetranti o taglienti (11,8 per cento).
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