31 marzo 2014
Aggiornamenti e focus
Se i chili diminuiscono anche l’utero ringrazia
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Il bisturi che si utilizza nella chirurgia bariatrica - cioè negli interventi effettuati con lo scopo preciso di far perdere peso al paziente - può dare una mano anche alla salute dell'utero, allontanando il rischio di tumore dell'endometrio (presente nella parte più interna dell'organo).
Secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Gynecologic oncology, infatti, dopo uno di questi interventi che permettono alle persone gravemente obese di perdere molto peso, il rischio di tumore dell'endometrio può diminuire anche dell'81 per cento. Una percentuale davvero elevata e un dato importante se si pensa che in Italia il tumore dell'endometrio - che può colpire ad ogni età, ma è più frequente nelle donne più anziane, spesso in menopausa - si colloca al quarto posto tra i tumori maligni più comuni nelle donne e interessa ogni anno migliaia di persone. Secondo queste stime Airtum (Associazione italiana registri tumori), inoltre, i tumori dell'endometrio rappresentano il 7 per cento di tutti i tumori maligni che colpiscono le donne tra i 50 e i 69 anni.
Per capire se veramente la chirurgia bariatrica fosse legata anche al rischio del tumore dell'endometrio, gli autori della ricerca guidati da Kristy Ward dell'università della California a San Diego, hanno messo sotto la lente di ingrandimento i dati di uno studio che aveva coinvolto più di 7 milioni di persone negli Stati Uniti e tra queste hanno indentificato 103.797 pazienti sottoposti a chirurgia per perdere peso e 44.345 con diagnosi di tumore dell'endometrio.
«In base ai risultati di molti studi già pubblicati sul rapporto tra eccesso di peso e rischio di tumore dell'endometrio emerge che per una donna con un indice di massa corporea pari a 40 - cioè fortemente obesa - il rischio di sviluppare un tumore dell'endometrio è ben 8 volte più alto rispetto a quello di una donna con un indice fermo a 25 - cioè con peso nella norma» spiega la ricercatrice commentando i risultati ottenuti. Attenzione però, non tutti possono affrontare un intervento di chirurgia bariatrica e non bisogna certo pensare di andare sotto i ferri solo per qualche chilo di troppo, magari allo scopo di prevenire il tumore dell'endometrio. Questi interventi sono riservati infatti a persone con una grave obesità, che mette a serio rischio la salute.
Resta da chiedersi come fanno i chili di troppo a mettere in pericolo anche l'apparato riproduttivo e in particolare l'endometrio. «Sono stati scoperti molti meccanismi biologici che legano obesità e tumore dell'endometrio» afferma Ward «Per esempio sappiamo che il tessuto adiposo, molto abbondante nelle persone obese, aumenta i livelli di ormoni estrogeni, legati allo sviluppo di alcuni tumori e metastasi, e inoltre causa una infiammazione cronica, che a sua volta aumenta i livelli di estrogeni». E come precisano i ricercatori, normalmente sono due gli ormoni che regolano l'endometrio in una donna prima della menopausa: gli estrogeni che fanno crescere il tessuto, e il progesterone, che invece lo stabilizza.
«Se i livelli di estrogeni sono molto elevati, il tessuto continua a crescere e può anche dare origine a un tumore, e allo stesso tempo il progesterone non è sufficiente per stabilizzarlo» spiega Ward.
Sì al bisturi contro i chili di troppo quando è indicato, quindi, ma il periodo successivo all'intervento è altrettanto importante: uno stile di vita sano è infatti fondamentale per mantenere i risultati ottenuti e per proteggere davvero la salute. Anche quella dell'endometrio.
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