12 aprile 2017
Aggiornamenti e focus
Eczema nei bambini: l’antibiotico non fa la differenza
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Per l'eczema in forma lieve non è il caso di fare ricorso all'antibiotico perché rossore e prurito in genere se ne vanno in pochi giorni anche senza queste terapie. È questa la conclusione di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Annals of family medicine da un gruppo di ricerca guidato da Nick Francis dell'Università di Cardiff in Galles.
«L'utilizzo degli antibiotici in caso di eczema nei bambini è una pratica piuttosto comune, ma in realtà mancano le prove scientifiche a sostegno di questa ipotesi» esordisce l'autore, che assieme ai colleghi ha cercato di fare chiarezza sull'argomento includendo nello studio 113 bambini con eczema di grado lieve o moderato. Come ricordano gli esperti, l'eczema è un problema immunologico che può interessare sia bambini sia adulti, nel quale aree della pelle si arrossano e prudono.
«Sulla pelle dei bambini che ne soffrono sono presenti più batteri rispetto a quelli presenti sulla pelle sana e anche per questa ragione gli antibiotici vengono spesso prescritti per trattare l'eczema» aggiungono gli autori ricordando che ad oggi non ci sono raccomandazioni o dati certi a sostegno di questa pratica. Per raggiungere l'obiettivo finale della ricerca, Francise colleghi hanno suddiviso i bambini in tre gruppi: uno sottoposto a trattamento con crema antibiotica e pastiglia di placebo, uno con pastiglia antibiotica e crema placebo e infine uno con pastiglia e crema entrambe a base di placebo.
E a conti fatti, le analisi condotte dopo 2, 4 e 12 settimane non hanno messo in luce differenze nel sollievo dai sintomi dell'eczema nei tre gruppi. «Non dobbiamo dimenticare che l'utilizzo di antibiotici quando non sono strettamente necessari può portare allo sviluppo di batteri resistenti alle terapie» spiega il ricercatore che poi aggiunge: «lo studio dimostra che creme emollienti e farmaci a base di cortisone sono sufficienti nel caso di eczema pediatrico da lieve a moderato». «Questi dati si riferiscono alla malattia di intensità da lieve a moderata, ma per i casi più gravi l'antibiotico può rappresentare una soluzione adeguata» commenta Craig Osleeb allergologo pediatrico al Northern Westchester Hospital di Mount Kisco, Stati Uniti.
Fonte: Ann Fam Med. 2017 Mar;15(2):124-130. doi: 10.1370/afm.2038
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«L'utilizzo degli antibiotici in caso di eczema nei bambini è una pratica piuttosto comune, ma in realtà mancano le prove scientifiche a sostegno di questa ipotesi» esordisce l'autore, che assieme ai colleghi ha cercato di fare chiarezza sull'argomento includendo nello studio 113 bambini con eczema di grado lieve o moderato. Come ricordano gli esperti, l'eczema è un problema immunologico che può interessare sia bambini sia adulti, nel quale aree della pelle si arrossano e prudono.
«Sulla pelle dei bambini che ne soffrono sono presenti più batteri rispetto a quelli presenti sulla pelle sana e anche per questa ragione gli antibiotici vengono spesso prescritti per trattare l'eczema» aggiungono gli autori ricordando che ad oggi non ci sono raccomandazioni o dati certi a sostegno di questa pratica. Per raggiungere l'obiettivo finale della ricerca, Francise colleghi hanno suddiviso i bambini in tre gruppi: uno sottoposto a trattamento con crema antibiotica e pastiglia di placebo, uno con pastiglia antibiotica e crema placebo e infine uno con pastiglia e crema entrambe a base di placebo.
E a conti fatti, le analisi condotte dopo 2, 4 e 12 settimane non hanno messo in luce differenze nel sollievo dai sintomi dell'eczema nei tre gruppi. «Non dobbiamo dimenticare che l'utilizzo di antibiotici quando non sono strettamente necessari può portare allo sviluppo di batteri resistenti alle terapie» spiega il ricercatore che poi aggiunge: «lo studio dimostra che creme emollienti e farmaci a base di cortisone sono sufficienti nel caso di eczema pediatrico da lieve a moderato». «Questi dati si riferiscono alla malattia di intensità da lieve a moderata, ma per i casi più gravi l'antibiotico può rappresentare una soluzione adeguata» commenta Craig Osleeb allergologo pediatrico al Northern Westchester Hospital di Mount Kisco, Stati Uniti.
Fonte: Ann Fam Med. 2017 Mar;15(2):124-130. doi: 10.1370/afm.2038
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