23 ottobre 2017
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Come convincere i più piccoli a mangiare sano? Gioco, coinvolgimento e allegria
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Tra i fattori che possono influenzare le scelte alimentari dei più piccoli, l'atmosfera presente in casa al momento del pranzo o della cena gioca senza dubbio un ruolo di primo piano. Lo dimostrano sulla rivista Journal of pediatric psychology i risultati di uno studio a stelle e strisce condotto da Jaclyn Saltzman, dottoranda al dipartimento per lo sviluppo umano e gli studi sulla famiglia della University of Illinois. «Gli studi eseguiti finora non hanno mai valutato in modo sistematico l'influenza dell'atteggiamento positivo o negativo a tavola sulle scelte alimentari dei piccoli» afferma la ricercatrice che assieme ai colleghi ha coinvolto nella sua ricerca 74 genitori.
Fondamentale per la buona riuscita dello studio era seguire e analizzare in modo sistematico e organizzato l'atmosfera che si creava a tavola in famiglia. Per far ciò, gli autori della ricerca hanno chiesto ai genitori di completare questionari quando i figli avevano circa 3 anni e poi di nuovo quando ne avevano poco più di 4 e inoltre hanno filmato il momento del pasto quando i piccoli avevano 3,5 anni. «Grazie ai video abbiamo codificato le emozioni positive e negative di madri e bimbi» spiegaSaltzman che poi precisa: «Sulla base dei risultati di questa prima analisi abbiamo suddiviso i partecipanti in due gruppi: quelli "positivi" che esprimevano alti livelli di emozioni positive e bassi livelli di emozioni negative e quelli "neutri" che invece esprimevano livelli simili di emozioni positive e negative».
E a conti fatti i bimbi che consumavano i pasti in presenza di emozioni positive avevano anche maggiori possibilità di mettere nel piatto cibi sani. Inoltre un maggior coinvolgimento nella preparazione del pasto si traducevano spesso in una minore possibilità di risultare "neutri" dal punto di vista emotivo. «Se il piccolo mangia in un ambiente poco piacevole o poco allegro non sentirà il desiderio di fermarsi a tavola e provare piatti, sapori e consistenze nuovi. Il suo unico pensiero sarà quello di andare oltre quel momento poco piacevole» conclude l'esperta.
Saltzman e colleghi non si sono limitati a rilevare le emozioni in famiglia e a valutarne l'impatto sulle scelte alimentari dei bimbi, ma hanno anche voluto dare consigli ai genitori su come aiutare i piccoli a essere meno "schizzinosi". «Il sorriso è fondamentale e non deve mai mancare sul volto dei genitori, ma c'è molto altro che un genitore può fare» dicono gli esperti, elencando alcuni consigli per mamme e papà.
Anche gli esperti Eufic, lo European food information council, sono convinti dell'importanza di dare una connotazione positiva e divertente al cibo per aiutare i bambini a compiere le giuste scelte alimentari. Per questa ragione hanno messo a punto un elenco di dieci suggerimenti per uno stile di vita sano e anche un quiz illustrato e pieno di colori per avvicinare i bambini alla sana alimentazione e per aiutarli a conoscere ciò che mettono nel piatto. E il primo dei dieci suggerimenti recita proprio "Il cibo è divertente... goditelo!".
Fonte: Journal of Pediatric Psychology 2017
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Che aria tira a tavola?
Fondamentale per la buona riuscita dello studio era seguire e analizzare in modo sistematico e organizzato l'atmosfera che si creava a tavola in famiglia. Per far ciò, gli autori della ricerca hanno chiesto ai genitori di completare questionari quando i figli avevano circa 3 anni e poi di nuovo quando ne avevano poco più di 4 e inoltre hanno filmato il momento del pasto quando i piccoli avevano 3,5 anni. «Grazie ai video abbiamo codificato le emozioni positive e negative di madri e bimbi» spiegaSaltzman che poi precisa: «Sulla base dei risultati di questa prima analisi abbiamo suddiviso i partecipanti in due gruppi: quelli "positivi" che esprimevano alti livelli di emozioni positive e bassi livelli di emozioni negative e quelli "neutri" che invece esprimevano livelli simili di emozioni positive e negative».
E a conti fatti i bimbi che consumavano i pasti in presenza di emozioni positive avevano anche maggiori possibilità di mettere nel piatto cibi sani. Inoltre un maggior coinvolgimento nella preparazione del pasto si traducevano spesso in una minore possibilità di risultare "neutri" dal punto di vista emotivo. «Se il piccolo mangia in un ambiente poco piacevole o poco allegro non sentirà il desiderio di fermarsi a tavola e provare piatti, sapori e consistenze nuovi. Il suo unico pensiero sarà quello di andare oltre quel momento poco piacevole» conclude l'esperta.
Gioco, coinvolgimento e responsabilità
Saltzman e colleghi non si sono limitati a rilevare le emozioni in famiglia e a valutarne l'impatto sulle scelte alimentari dei bimbi, ma hanno anche voluto dare consigli ai genitori su come aiutare i piccoli a essere meno "schizzinosi". «Il sorriso è fondamentale e non deve mai mancare sul volto dei genitori, ma c'è molto altro che un genitore può fare» dicono gli esperti, elencando alcuni consigli per mamme e papà.
- Essere chiari su ciò che ci si aspetta durante il pasto
- Stabilire una routine: consumare pasti circa alla stessa ora e nella stessa stanza ogni giorno
- Assegnare compiti ai bambini come per esempio preparare la tavola
- Non forzare i bimbi ad assaggiare nuovi cibi, ma incoraggiarli a farlo senza esagerare: i bambini non devono necessariamente amare tutti gli alimenti.
Anche gli esperti Eufic, lo European food information council, sono convinti dell'importanza di dare una connotazione positiva e divertente al cibo per aiutare i bambini a compiere le giuste scelte alimentari. Per questa ragione hanno messo a punto un elenco di dieci suggerimenti per uno stile di vita sano e anche un quiz illustrato e pieno di colori per avvicinare i bambini alla sana alimentazione e per aiutarli a conoscere ciò che mettono nel piatto. E il primo dei dieci suggerimenti recita proprio "Il cibo è divertente... goditelo!".
Fonte: Journal of Pediatric Psychology 2017
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