18 dicembre 2017
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L’influenza è alle porte, ma c’è ancora tempo per ricorrere al vaccino
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L'influenza è già arrivata nel nostro Paese, un po' in ritardo rispetto alle annate precedenti, anche se per ora il numero di casi è basso. Secondo le previsioni il virus influenzale di quest'anno non sarà particolarmente aggressivo, ma nell'emisfero australe ha colpito un numero notevole di persone. I medici di famiglia riuniti al 34° Congresso Nazionale della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) ricordano che durante la scorsa stagione invernale, in Italia, si sono registrati 2.000 decessi in più rispetto al 2015, e per evitare il ripetersi di un alto numero di complicanze invitano ad adottare tutte le precauzioni necessarie. Ma come possiamo difenderci dall' influenza e cosa fare una volta che ne siamo stati colpiti? Dica33 ne ha parlato con Claudio Cricelli, Presidente nazionale Simg.
Dottor Cricelli, ci descrive l'influenza attesa per quest'anno?
Nonostante sia difficile fare previsioni su un virus, che è sempre soggetto a possibili mutamenti in corso di stagione, basandoci sui dati raccolti nell'emisfero australe quest'anno abbiamo a che fare con una forma virale ben nota che dovrebbe essere coperta dal vaccino, che tra l'altro è stato già somministrato in un alto numero di dosi. Ci sono stati alcuni allarmi ma non abbiamo dati attualmente di una maggiore aggressività del virus nel nostro Paese, mentre in Australia, uno dei primi posti dove si è presentata è stata pesante, soprattutto per quanto riguarda il numero di persone colpite. Questo non significa che da noi andrà così, anche perché è passato del tempo.
Ci sono già parecchi casi?
L'influenza è stata già rilevata da fine novembre e sta iniziando a diffondersi. La rete dei medici di medicina generale sta funzionando bene e i dati vengono aggiornati in maniera continua. Per ora i numeri non sono rilevanti ma ci aspettiamo da Natale un incremento consistente dei casi. Dobbiamo ricordare anche che al momento circolano molte forme che però non sono causate dall'influenza ma sono forme virali diverse, a partire dal raffreddore.
Quali sono i sintomi che possono aiutarci a distinguere la vera influenza?
Nell'influenza solitamente si ha febbre anche abbastanza alta, a differenza di altre forme virali in cui magari si presenta una febbricola, e soprattutto con l'influenza si presenta anche un malessere, una dolenzia diffusa, quello che spesso il paziente definisce come "sentirsi rotto". I sintomi respiratori a volte non sono tanto precoci, la tosse per esempio spesso c'è ma non è detto che compaia subito, e questo è molto utile per la diagnosi differenziale.
Cosa si può fare per evitare di essere colpiti dall'influenza?
Raccomando sempre di vaccinarsi: se ci si vaccina ora si dovrebbe essere protetti per i primi giorni dell'anno nuovo, quando è previsto un picco di casi. Una cosa importante da ricordare è che non è il vaccino in sé che protegge, ma la risposta dell'organismo al vaccino. Questo per chiarire che non tutti rispondono allo stesso modo e alcune persone possono risultare più protette di altre. Come secondo consiglio, direi che è meglio evitare i luoghi affollati, dato che la prima via di trasmissione del virus è quella aerea. Frequentando centri commerciali e cinema chiaramente le possibilità di prendere e trasmettere il virus aumentano di molto. La malattia dura in fase acuta 2-3 giorni, e ha un'incubazione molto rapida, di 1-2 giorni. E poi non bisogna dimenticare una cosa fondamentale: l'igiene delle mani, perché il virus si trasmette non solo per via aerea ma anche con le secrezioni e le mani sporche sono un veicolo veramente importante.
Se nonostante tutto si dovesse contrarre l'influenza è necessario prendere dei farmaci?
L'influenza non ha una cura, per cui i farmaci utili sono quelli sintomatici, per attenuare un po' il fastidio dei sintomi, appunto. Alcune persone sopportano bene l'influenza anche senza assumerne, mentre per altri è possibile utilizzare farmaci da banco per abbassare la febbre se è molto alta oppure per togliere i dolori. Direi però che è bene utilizzare meno farmaci possibile, e soprattutto assolutamente non si devono prendere antibiotici, che saranno prescritti dal medico solo in caso di complicanze o necessità particolari. È importante anche ricordare che la febbre di per sé non è negativa, anzi, aiuta a combattere il virus ed è segno di buona reattività dell'organismo. Infine, voglio sottolineare che l'influenza è una malattia generalmente benigna nelle persone sane ma bisogna fare attenzione agli anziani e a chi ha già qualche patologia. Queste persone devono essere tenute lontane da chi ha l'influenza, e le categorie più a rischio devono assolutamente ricordare di vaccinarsi.
Susanna Guzzetti
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Dottor Cricelli, ci descrive l'influenza attesa per quest'anno?
Nonostante sia difficile fare previsioni su un virus, che è sempre soggetto a possibili mutamenti in corso di stagione, basandoci sui dati raccolti nell'emisfero australe quest'anno abbiamo a che fare con una forma virale ben nota che dovrebbe essere coperta dal vaccino, che tra l'altro è stato già somministrato in un alto numero di dosi. Ci sono stati alcuni allarmi ma non abbiamo dati attualmente di una maggiore aggressività del virus nel nostro Paese, mentre in Australia, uno dei primi posti dove si è presentata è stata pesante, soprattutto per quanto riguarda il numero di persone colpite. Questo non significa che da noi andrà così, anche perché è passato del tempo.
Ci sono già parecchi casi?
L'influenza è stata già rilevata da fine novembre e sta iniziando a diffondersi. La rete dei medici di medicina generale sta funzionando bene e i dati vengono aggiornati in maniera continua. Per ora i numeri non sono rilevanti ma ci aspettiamo da Natale un incremento consistente dei casi. Dobbiamo ricordare anche che al momento circolano molte forme che però non sono causate dall'influenza ma sono forme virali diverse, a partire dal raffreddore.
Quali sono i sintomi che possono aiutarci a distinguere la vera influenza?
Nell'influenza solitamente si ha febbre anche abbastanza alta, a differenza di altre forme virali in cui magari si presenta una febbricola, e soprattutto con l'influenza si presenta anche un malessere, una dolenzia diffusa, quello che spesso il paziente definisce come "sentirsi rotto". I sintomi respiratori a volte non sono tanto precoci, la tosse per esempio spesso c'è ma non è detto che compaia subito, e questo è molto utile per la diagnosi differenziale.
Cosa si può fare per evitare di essere colpiti dall'influenza?
Raccomando sempre di vaccinarsi: se ci si vaccina ora si dovrebbe essere protetti per i primi giorni dell'anno nuovo, quando è previsto un picco di casi. Una cosa importante da ricordare è che non è il vaccino in sé che protegge, ma la risposta dell'organismo al vaccino. Questo per chiarire che non tutti rispondono allo stesso modo e alcune persone possono risultare più protette di altre. Come secondo consiglio, direi che è meglio evitare i luoghi affollati, dato che la prima via di trasmissione del virus è quella aerea. Frequentando centri commerciali e cinema chiaramente le possibilità di prendere e trasmettere il virus aumentano di molto. La malattia dura in fase acuta 2-3 giorni, e ha un'incubazione molto rapida, di 1-2 giorni. E poi non bisogna dimenticare una cosa fondamentale: l'igiene delle mani, perché il virus si trasmette non solo per via aerea ma anche con le secrezioni e le mani sporche sono un veicolo veramente importante.
Se nonostante tutto si dovesse contrarre l'influenza è necessario prendere dei farmaci?
L'influenza non ha una cura, per cui i farmaci utili sono quelli sintomatici, per attenuare un po' il fastidio dei sintomi, appunto. Alcune persone sopportano bene l'influenza anche senza assumerne, mentre per altri è possibile utilizzare farmaci da banco per abbassare la febbre se è molto alta oppure per togliere i dolori. Direi però che è bene utilizzare meno farmaci possibile, e soprattutto assolutamente non si devono prendere antibiotici, che saranno prescritti dal medico solo in caso di complicanze o necessità particolari. È importante anche ricordare che la febbre di per sé non è negativa, anzi, aiuta a combattere il virus ed è segno di buona reattività dell'organismo. Infine, voglio sottolineare che l'influenza è una malattia generalmente benigna nelle persone sane ma bisogna fare attenzione agli anziani e a chi ha già qualche patologia. Queste persone devono essere tenute lontane da chi ha l'influenza, e le categorie più a rischio devono assolutamente ricordare di vaccinarsi.
Susanna Guzzetti
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