27 novembre 2017
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Influenza 2017: riflettori puntati sulla vaccinazione
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Spesso la si sottovaluta, pensando che con qualche giorno a letto possa passare. In molti casi è davvero così, ma non bisogna dimenticare che l'influenza può avere complicazioni anche gravi soprattutto negli anziani e in alcune categorie a rischio come le persone affette da diabete o malattie immunitarie, cardiovascolari e respiratorie croniche e anche le donne in gravidanza. La buona notizia è che abbiamo oggi a disposizione una strategia di prevenzione efficace basata sulla vaccinazione che ogni anno viene offerta nell'ambito della campagna vaccinale con inizio in autunno. Nonostante le numerose rassicurazioni da parte degli esperti sull'efficacia e la sicurezza del vaccino antinfluenzale ancora molte persone mostrano dubbi e non si sottopongono alla vaccinazione mettendo a rischio la propria salute e magari anche quella di persone a loro vicine e che per diverse ragioni non possono vaccinarsi.
"Ripetere una volta l'anno la vaccinazione antinfluenzale rischia di indebolire il sistema immunitario riducendo la sua capacità di rispondere agli attacchi dei virus": è una delle ragioni sostenute da chi è contro la vaccinazione, recentemente smentita da un lavoro pubblicato sulla rivista Journal of infectious diseases da un gruppo di ricercatori dell'Università di Bergen, in Norvegia. Per arrivare alle loro conclusioni, gli autori hanno analizzato il sistema immunitario di 250 operatori sanitari. «Alcuni di loro si erano vaccinati contro l'influenza nel 2009 e poi ogni anno fino al 2013, mentre altri avevano ricevuto il vaccino solo nel 2009» spiega Rebecca Cox, coordinatrice dello studio che ha dimostrato come il sistema immunitario risulti addirittura più forte dopo una serie di vaccinazioni annuali. «La vaccinazione annuale è importante nel prevenire l'influenza» aggiunge Debra Spicehandler, del Northern Westchester hospital di Mount Kisco (Stati Uniti) ricordando che ogni anno il vaccino cambia per combattere in modo più specifico i virus prevalenti nella stagione in corso.
Come si legge nel sito web che il Ministero della salute ha dedicato all'influenza, "la vaccinazione rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze". In particolare, gli esperti raccomandano di sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale da metà ottobre a fine dicembre, il periodo più indicato in base alle condizioni climatiche del nostro paese. La campagna vaccinale e le modalità per reperire il vaccino e farsi vaccinare possono variare da regione a regione, ma l'obiettivo primario resta uno, lo stesso proposto anche dall'Organizzazione mondiale della sanità, ovvero "la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave". Nel nostro paese chiunque voglia evitare la malattia influenzale e non abbia particolari controindicazioni alla vaccinazione può scegliere di vaccinarsi, ma per alcune categorie il vaccino viene offerto gratuitamente. Si tratta in sostanza delle persone con più di 65 anni di età e di quelle appartenenti alle categorie a rischio indicate in dettaglio nel sito del ministero. Tra queste rientrano anche i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza oppure alcuni lavoratori del settore pubblico come le forse di polizia e i vigili del fuoco. Sul sito del Ministero sono disponibili infine molte informazioni utili per prevenire il contagio e la diffusione del virus sotto forma di consigli da mettere in pratica ogni giorno: dal lavarsi le mani nel modo e nei momenti giusti, allo stare a letto a riposo per il tempo necessario.
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Vaccinarsi ogni anno non indebolisce le difese
"Ripetere una volta l'anno la vaccinazione antinfluenzale rischia di indebolire il sistema immunitario riducendo la sua capacità di rispondere agli attacchi dei virus": è una delle ragioni sostenute da chi è contro la vaccinazione, recentemente smentita da un lavoro pubblicato sulla rivista Journal of infectious diseases da un gruppo di ricercatori dell'Università di Bergen, in Norvegia. Per arrivare alle loro conclusioni, gli autori hanno analizzato il sistema immunitario di 250 operatori sanitari. «Alcuni di loro si erano vaccinati contro l'influenza nel 2009 e poi ogni anno fino al 2013, mentre altri avevano ricevuto il vaccino solo nel 2009» spiega Rebecca Cox, coordinatrice dello studio che ha dimostrato come il sistema immunitario risulti addirittura più forte dopo una serie di vaccinazioni annuali. «La vaccinazione annuale è importante nel prevenire l'influenza» aggiunge Debra Spicehandler, del Northern Westchester hospital di Mount Kisco (Stati Uniti) ricordando che ogni anno il vaccino cambia per combattere in modo più specifico i virus prevalenti nella stagione in corso.
La vaccinazione antinfluenzale in Italia
Come si legge nel sito web che il Ministero della salute ha dedicato all'influenza, "la vaccinazione rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze". In particolare, gli esperti raccomandano di sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale da metà ottobre a fine dicembre, il periodo più indicato in base alle condizioni climatiche del nostro paese. La campagna vaccinale e le modalità per reperire il vaccino e farsi vaccinare possono variare da regione a regione, ma l'obiettivo primario resta uno, lo stesso proposto anche dall'Organizzazione mondiale della sanità, ovvero "la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave". Nel nostro paese chiunque voglia evitare la malattia influenzale e non abbia particolari controindicazioni alla vaccinazione può scegliere di vaccinarsi, ma per alcune categorie il vaccino viene offerto gratuitamente. Si tratta in sostanza delle persone con più di 65 anni di età e di quelle appartenenti alle categorie a rischio indicate in dettaglio nel sito del ministero. Tra queste rientrano anche i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza oppure alcuni lavoratori del settore pubblico come le forse di polizia e i vigili del fuoco. Sul sito del Ministero sono disponibili infine molte informazioni utili per prevenire il contagio e la diffusione del virus sotto forma di consigli da mettere in pratica ogni giorno: dal lavarsi le mani nel modo e nei momenti giusti, allo stare a letto a riposo per il tempo necessario.
Fonti:
In evidenza:
- Influenza: cause, sintomi, cure
- Raffreddore: cause, sintomi, cure
- Sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus SARS-CoV-2: cause, sintomi, cure
- Tosse: cause, sintomi, cure
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