04 luglio 2018
Aggiornamenti e focus
Gli screening neonatali saranno realtà in tutta Italia
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La legge sugli screening neonatali è finalmente pronta per essere applicata in tutta Italia. Il Centro di Coordinamento degli screening che ha sede presso l'Istituto Superiore di Sanità ha infatti comunicato che le strutture che si occupano di questi screening dovrebbero essere in numero sufficiente a coprire il fabbisogno di tutto il territorio della nazione dopo un'attenta opera di riorganizzazione e collegamento tra centri clinici. «L'organizzazione messa in piedi per l'applicazione di questa legge ha funzionato come una vera e propria squadra a servizio della salute. La collaborazione preziosa delle regioni ha reso possibile una mappatura di tutte le strutture necessarie per poter operare in sinergia anche a livello interregionale e applicare efficacemente la Legge in tutto il Paese» afferma Angelo Del Favero, Direttore generale dell'Istituto superiore di sanità. Le regioni e il Ministero della salute hanno infatti collaborato a una imponente raccolta di dati coordinata dal Centro nazionale malattie rare, che ha permesso di avere un'idea molto precisa delle risorse disponibili. Sono stati individuati sul territorio italiano 14 centri di screening dotati di spettrometria di massa tandem in 12 regioni che sarebbero in grado, attraverso accordi interregionali, di coprire il fabbisogno nazionale.
Dal punto di vista amministrativo, 18 regioni su 21 hanno già implementato la normativa, e le tre regioni rimanenti stanno avviando accordi interregionali necessari per poterla a loro volta adottare. «Sono stati già erogati i fondi a tutte le regioni e, trattandosi di finanziamenti vincolati a questo obiettivo, alle strutture interessate non resta che richiederli, qualora queste non l'abbiano già fatto. Siamo pronti quindi ad applicare la legge dell'ISS, la quale rappresenta un modello di cooperazione efficace per realizzare politiche di equità nell'accesso alla salute. Continueremo a lavorare adesso per definire gli standard qualitativi che dovranno essere uguali nell'intero Paese e per mettere a punto definitivamente la macchina organizzativa» conclude Del Favero.
Fonte: Doctor33
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Dal punto di vista amministrativo, 18 regioni su 21 hanno già implementato la normativa, e le tre regioni rimanenti stanno avviando accordi interregionali necessari per poterla a loro volta adottare. «Sono stati già erogati i fondi a tutte le regioni e, trattandosi di finanziamenti vincolati a questo obiettivo, alle strutture interessate non resta che richiederli, qualora queste non l'abbiano già fatto. Siamo pronti quindi ad applicare la legge dell'ISS, la quale rappresenta un modello di cooperazione efficace per realizzare politiche di equità nell'accesso alla salute. Continueremo a lavorare adesso per definire gli standard qualitativi che dovranno essere uguali nell'intero Paese e per mettere a punto definitivamente la macchina organizzativa» conclude Del Favero.
Fonte: Doctor33
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