18 gennaio 2019
Aggiornamenti e focus, Speciale Bocca sana
Osteoporosi e impianti, come procedere
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Il ricorso agli impianti è sempre più frequente; giustamente i pazienti desiderano avere delle ricostruzioni protesiche stabili che consentano loro di masticare senza problemi. Particolarmente nelle donne, il problema dell'osteoporosi si pone durante la terza età.
Il metabolismo varia e porta alla decalcificazione ossea che, in molte di loro, genera non pochi problemi. Possono queste "ossa di cristallo" sopportare il carico degli impianti?
Molte ricerche sono state fatte a riguardo e non hanno dato risposte del tutto convincenti, tuttavia sembra che i più recenti studi giustifichino un uso degli impianti anche in soggetti affetti da gradi lievi o medi di osteoporosi.
Questo significa che una vasta parte della popolazione femminile può affrontare interventi di implantologia anche in questa condizione clinica.
Ciò non vuol dire che l'impiego di queste tecniche debba essere esteso anche alle condizioni più estreme; un'attenta valutazione del contesto clinico dovrà essere effettuato e, come sempre, starà alla responsabilità dell'odontoiatra praticare interventi più o meno consistenti nel processo di riabilitazione della funzione masticatoria del paziente.
È bene ricordare infatti che le problematiche legate al fallimento degli impianti sono prevalentemente determinate dai batteri che, in varie fasi della procedura e dell'utilizzo dei supporti implantari, possono contaminarli e impedire una buona integrazione ossea.
In conclusione, l'osteoporosi non rappresenta un ostacolo alla terapia implantare ma deve essere tenuta in grande conto nella progettazione di un processo funzionale che sia efficace e duraturo nel tempo.
A cura di:
Professor Massimo Gagliani
Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche presso l'Università degli Studi di Milano
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Osteoporosi e impianti per la donna
Il metabolismo varia e porta alla decalcificazione ossea che, in molte di loro, genera non pochi problemi. Possono queste "ossa di cristallo" sopportare il carico degli impianti?
Molte ricerche sono state fatte a riguardo e non hanno dato risposte del tutto convincenti, tuttavia sembra che i più recenti studi giustifichino un uso degli impianti anche in soggetti affetti da gradi lievi o medi di osteoporosi.
Questo significa che una vasta parte della popolazione femminile può affrontare interventi di implantologia anche in questa condizione clinica.
Osteoporosi e impianti, problematiche e complicazioni
Ciò non vuol dire che l'impiego di queste tecniche debba essere esteso anche alle condizioni più estreme; un'attenta valutazione del contesto clinico dovrà essere effettuato e, come sempre, starà alla responsabilità dell'odontoiatra praticare interventi più o meno consistenti nel processo di riabilitazione della funzione masticatoria del paziente.
È bene ricordare infatti che le problematiche legate al fallimento degli impianti sono prevalentemente determinate dai batteri che, in varie fasi della procedura e dell'utilizzo dei supporti implantari, possono contaminarli e impedire una buona integrazione ossea.
In conclusione, l'osteoporosi non rappresenta un ostacolo alla terapia implantare ma deve essere tenuta in grande conto nella progettazione di un processo funzionale che sia efficace e duraturo nel tempo.
A cura di:
Professor Massimo Gagliani
Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche presso l'Università degli Studi di Milano
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