Bambini e vacanze: istruzioni per l’uso

16 agosto 2019
Aggiornamenti e focus, Speciale Estate

Bambini e vacanze: istruzioni per l’uso



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Attenzione all'estate. In vacanza è più facile allentare l'attenzione e cedere alle richieste di diverse abitudini alimentari dei più piccini. E si commette un errore: modificare l'alimentazione dei bambini, anche solo per un breve periodo, rischia di abituarli ad assumere comportamenti non sani.

Orari sfasati rispetto al solito, meno attenzione alle regole alimentari e alle indicazioni dei pediatri portano spesso i genitori a commettere errori a tavola. Uno dei principali è l'eccesso di zucchero nei piatti dei più piccoli: gli zuccheri sono fondamentali per la crescita e il sostentamento quotidiano, ma è sbagliato eccedere e non è necessario aggiungerli soprattutto agli alimenti che li contengono già naturalmente. Dare al bambino alimenti ricchi di zucchero, non lo aiuta a impostare buone abitudini alimentari e può contribuire al rischio di sviluppare carie dentaria e obesità».

Ecco "il pacchetto di buone regole alimentari" da mettere in valigia per aiutare i genitori a vivere con serenità le vacanze.
L'importanza della colazione. D'estate capita che i bimbi, se non allattati al seno, non abbiano voglia di bere bevande calde e che rifiutino il latte. Si tratta della tipica inappetenza mattutina che si risolve generalmente in pochi minuti. Basta solo aspettare: non fate mai mancare il primo pasto della giornata.
Merenda sì, ma sana e bilanciata. Il maggior movimento, i giochi all'aria aperta e il maggiore sforzo fisico dei bambini durante l'estate comportano un aumentato consumo di calorie che non deve però creare allarmismi nei genitori. I bambini non hanno bisogno di "ricostituenti" o di essere rifocillati con alimenti super zuccherati e ipercalorici.

Lo spuntino dopo il gioco o dopo il bagno al mare è importante e rientra nei cinque pasti consigliati della giornata ma deve essere "tenuto a bada". Patatine, gelati o merendine inappropriate e troppo zuccherate, se assunti con frequenza, tendono a sbilanciare l'equilibrio nutrizionale e deviare le preferenze alimentari del bambino. Meglio scegliere snack o merende specifiche per la sua crescita.

Attenzione a come reintegrare i liquidi. No a bevande gassate e zuccherate. Generalmente d'estate il corpo perde molti liquidi e sali minerali e per ritrovare un equilibrio fisiologico brucia meno calorie, avendo spesso come conseguenza il rifiuto del cibo e la perdita di peso. Questo fenomeno preoccupa i genitori, i quali a volte commettono l'errore di proporre ai propri figli bevande gassate e anche zuccherate, pensando che possano rifornire il corpo di sali minerali, zuccheri e vitamine. Questa pratica scorretta comporta, se ripetuta nel tempo, una progressiva abitudine ad un gusto sempre più dolce, impostando un'abitudine alimentare poco salutare e tra le più pericolose per il rischio di sviluppare sovrappeso e obesità.

Far conoscere la frutta, ma senza aggiungere lo zucchero. L'estate è il momento principe per far conoscere ai più piccoli la frutta. Bisogna far scoprire il suo sapore naturale senza aggiungere lo zucchero. La frutta è un alimento naturalmente dolce, che fornisce un complesso di zuccheri, ma che porta con sé anche altre importanti sostanze quali fibre, vitamine, minerali con un valore nutritivo ben superiore a quello fornito dal solo fruttosio in essa contenuto. Scegliere alimenti senza zucchero aggiunto che rispettano il profilo zuccherino degli ingredienti da cui derivano.

Cena e pranzo fuori casa? Essere in vacanza porta spesso a consumare cibo fuori casa, inducendo di frequente i genitori a fare uno strappo alla regola, facendo mangiare ai bambini le loro stesse pietanze. Uno degli errori più comuni è infatti quello di considerare il bambino come un "piccolo adulto", senza pensare che ha esigenze specifiche e che è più sensibile di un adulto ai contaminanti ambientali. In pochi sanno infatti che gli alimenti "da adulti" orientano il suo gusto verso un'alimentazione non corretta, spesso troppo dolce o salata, o troppo proteica. Importante quindi ricordare che nei primi anni di vita i piccoli hanno bisogno di un'alimentazione specifica che garantisca un equilibrio nutrizionale adeguato all'insegna della massima sicurezza.


In zone a rischio, attenzione al cibo


Alle famiglie con bambini in partenza per mete vacanziere esotiche o zone particolarmente a rischio, i pediatri della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) dedicano un decalogo di suggerimenti per non esporre la salute dei piccoli ai pericoli, in particolare di alimenti contaminati.

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Meglio evitare il miniclub


Stop ai miniclub e ai villaggi vacanze dove consegnare i bambini agli animatori la mattina e ritirarli alla sera. Come un pacchetto. L'appello dei pediatri italiani è chiaro: «Almeno in vacanza, trascorrete più tempo con i vostri bambini».
Infatti il 35 per cento dei 100 pediatri intervistati durante il convegno Ischia pediatria e neonatologia sconsiglia l'iscrizione dei bambini al mini-club. Meglio utilizzare quel tempo prezioso per parlare, giocare e fare bagni e passeggiate con i figli.

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Pensare ai ai compiti

Gli esperti della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) mettono in guardia ragazzi e genitori: per godersi davvero questo periodo di vacanza è fondamentale trovare un buon equilibrio tra doveri (per esempio i compiti), sport e relax, cercando magari di sfruttare il maggior tempo libero per dedicarsi ad attività nuove e interessanti grazie alle quali imparare divertendosi.

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Tra noia e social media

Durante le tanto attese vacanze estive, i genitori sono spesso in crisi perchè devono pensare a come gestire il tempo dei propri figli mentre loro sono ancora al lavoro.
Tra i fattori principali che scatenano l'ansia dei genitori di non essere all'altezza delle aspettative dei figli ci sono i tanto amati/odiati social media: il 28% delle mamme e papà italiani dichiara di sentirsi sotto pressione ad ogni post sui social che raffigura l'estate perfetta. Per il 32% dei genitori, la pressione aumenta a dismisura quando i loro figli raccontano loro le attività che hanno visto fare dai loro amici sui social. Addirittura c'è un 31% di genitori italiani che dichiara di caricare solo le foto migliori e non quelle che sono l'effettivo ritratto della vita quotidiana.

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