Science: le evidenze scientifiche, gli allarmismi e il dibattito sulle sigarette elettroniche

13 gennaio 2020
Aggiornamenti e focus

Science: le evidenze scientifiche, gli allarmismi e il dibattito sulle sigarette elettroniche



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La prestigiosa rivista Science ha pubblicato un editoriale a cura di esperti di salute pubblica di importanti Università statunitensi che fa il punto sul dibattito relativo ai prodotti alternativi a base di nicotina senza combustione (sigarette elettroniche, e-cig).

Ricordiamo che la scorsa estate i Center for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti hanno segnalato improvvise ondate di malattie respiratorie gravi e a volte fatali. Al 4 dicembre 2019, il CDC ne ha registrato 2291 casi e 48 decessi. Il CDC e la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti hanno fatto appello ai consumatori di non inalare liquidi per il fumo elettronico o contenenti THC (Tetraidrocannabinolo, la componente psicoattiva principale della cannabis) acquistati in strada o da fonti sconosciute. Durante le investigazioni - ancora in corso - volte a determinare le cause delle malattie e dei decessi, il CDC ha identificato la vitamina E acetato, un additivo usato nei prodotti contenenti THC, come una "sostanza indice di contaminazione". I liquidi per il fumo elettronico contenenti nicotina o aromi non risultano ancora implicati.

Negli Stati Uniti, ogni giorno più di 2.500 adolescenti iniziano a fumare e circa 1.300 adulti che non riescono a smettere di fumare sigarette vanno incontro a una morte prematura; 5,6 milioni di giovani statunitensi attualmente in vita moriranno prematuramente a causa del fumo, nonostante tutti gli sforzi profusi per scoraggiarne l'uso da parte dei minori. Sedici milioni di persone negli Stati Uniti sono affetti da malattie legate al fumo come cancro, enfisema, broncopneumopatia ostruttiva cronica e altre malattie croniche debilitanti.

Le stime più prudenti suggeriscono che, se i prodotti elettronici a rilascio di nicotina sostituissero il fumo in larga misura nei prossimi 10 anni, si potrebbero evitare 1,6 milioni di morti premature e si guadagnerebbero, nei soli Stati Uniti, 20,8 milioni di anni di vita ponderati per qualità. A trarne maggior beneficio sarebbero le popolazioni più giovani. In tutto il mondo, nel solo 2019, sono morti prematuramente 8 milioni di fumatori a causa del fumo di sigaretta, non della nicotina. I benefici potenziali offerti da modalità di erogazione della nicotina ben regolamentate, innovative e prive di combustione potrebbero avere un impatto enorme a livello mondiale.

Il numero crescente di malattie polmonari acute e i decessi collegati al vaping di ricariche illegali contenenti THC hanno comprensibilmente spinto i legislatori a fare qualcosa. Sebbene un divieto tout court di tutti i dispositivi, i tipi di liquidi (con o senza nicotina o THC) o gli aromi diversi dal tabacco possa offrire un sollievo immediato al desiderio collettivo di agire con urgenza quando si tratta di proteggere i giovani, bisogna riconoscere che non siamo più nella situazione del decennio scorso. Il calcolo non si limita più all'assunzione di nicotina tramite il fumo elettronico. Le soluzioni proposte che mettono sullo stesso piano gli oli contenenti THC con la nicotina o gli aromi per il vaping, perdendo così di vista il benessere della popolazione generale e concentrandosi esclusivamente su determinati sottoinsiemi, possono fare più male che bene.

Ogni regolamentazione o politica promulgata, sia essa a livello locale, statale, nazionale o internazionale, dev'essere proporzionata al rischio. I prodotti più nocivi nel continuum del danno da nicotina, ossia i prodotti combustibili, dovrebbero essere sottoposti a regolamenti più aggressivi e stringenti rispetto ai prodotti contenenti nicotina, meno nocivi e privi di combustione. Le politiche che non terranno conto di queste differenze andranno a discapito della salute pubblica.

Di seguito l'articolo completo.


LE EVIDENZE SCIENTIFICHE, GLI ALLARMISMI E IL DIBATTITO SULLE SIGARETTE ELETTRONICHE   LE EVIDENZE SCIENTIFICHE, GLI ALLARMISMI E IL DIBATTITO SULLE SIGARETTE ELETTRONICHE



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