24 marzo 2015
Aggiornamenti e focus
Passeggiate e vita salutare riducono del 10% il rischio cardiovascolare
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I numeri non lasciano dubbi: un campione di circa 9.000 partecipanti testati per 6 anni valutando la loro attività motoria di anno in anno ha dimostrato che anche pochi passi al giorno (partendo da 2mila ogni 24 ore e in crescita lungo tutto l'arco temporale preso in considerazione) abbassano del 10 per cento la probabilità di sviluppare un evento cardiovascolare.
Lo Studio Navigator, questo il nome della ricerca presentata a Firenze nel corso del congresso Conoscere e curare il cuore 2015 organizzato ogni anno dal Centro per la lotta contro l'infarto, ha anche riscontrato che l'esercizio fisico regolare è più efficace della farmacoterapia. Il benessere portato da uno stile di vita salutare e dalla regolarità nel dedicarsi a uno sforzo sportivo è un dato conosciuto.
La vera novità di questo studio, dice Luigi Temporelli, della divisione di Cardiologia riabilitativa dell'Irccs Istituto scientifico Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia «hanno dimostrato per la prima volta in modo scientifico che l'attività fisica continuativa, oggettivamente misurata, e lo stile di vita hanno un effetto più potente dei farmaci nella riduzione significativa di diabete ed eventi cardiovascolari quali infarto miocardico non fatale, ictus non fatale, ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, rivascolarizzazione arteriosa od ospedalizzazione per angina instabile, in pazienti con intolleranza glucidica e/o documentata patologia cardiovascolare o almeno un fattore di rischio cardiovascolare».
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