Osteopatia e chiropratica riconosciute professioni sanitarie

17 dicembre 2020
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Osteopatia e chiropratica riconosciute professioni sanitarie



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La Conferenza Stato-Regioni presieduta dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha siglato l'accordo sull'istituzione della professione sanitaria dell'osteopata e del chiropratico. L'istituzione delle due figure professionali segue l'iter stabilito dalla legge 3 del 2018 riguardo la delega al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del ministero della Salute. L'accordo è stato raggiunto sulla base del testo definitivo del provvedimento inviato dal ministero della Salute, dopo aver recepito alcune richieste da parte delle Regioni. Le associazioni di categoria esprimono la soddisfazione per aver avuto il riconoscimento del primo atto formale in attuazione della legge 3/2018.

«Gli osteopati italiani hanno raggiunto un nuovo importantissimo traguardo» ha dichiarato Paola Sciomachen, Presidente del Registro degli Osteopati Italiani. «Il profilo professionale, ciò che ci identifica e che ci caratterizza come professionisti sanitari, è realtà. Il nostro grazie va anche a tutte le istituzioni che in questi anni ci hanno interpellato e ascoltato, dal Ministero della Salute al Parlamento agli Assessori regionali».

Osteopatia: ripristinare o mantenere la funzionalità


L'osteopatia, secondo quanto riportato dal ROI, attraverso il trattamento manipolativo osteopatico, si occupa di ripristinare la funzionalità e lo stato di salute perduti a causa di un trauma o di una patologia che hanno causato l'insorgenza di una disfunzione somatica. Si dimostra efficacia anche nella prevenzione e mantenimento dello stato di salute. Il suo valore terapeutico, oltre ad essere testimoniato dagli stessi pazienti, è dimostrato dalle evidenze emerse dalla ricerca scientifica. Evidenze scientifiche dimostrano l'efficacia del trattamento manipolativo osteopatico nella lombalgia cronica aspecifica, ma non solo: migliora lo stato funzionale nei pazienti, riducendo sensibilmente i dolori cronici, acuti e non specifici nella lombalgia cronica aspecifica, ed è efficace anche nel caso di donne in gravidanza e nel post-partum.

Osteopatia utile anche ai neonati


Altre condizioni sintomatologiche in cui il trattamento manipolato osteopatico ha buoni risultati di efficacia, sono il reflusso gastroesofageo, la sindrome del colon irritabile e la coccigodinia (dolore al coccige). Inoltre, tra i numerosi studi condotti, le evidenze scientifiche hanno dimostrato l'efficacia dell'osteopatia nella cura di: cefalea tensiva episodica, disfonia, dismenorrea, sindrome dell'intestino irritabile. Il trattamento osteopatico ha inoltre ottimi risultati clinici in ambito neonatale: i neonati con plagiocefalia posizionale (una deformazione morfologica del cranio causata dal parto e da posizionamenti scorretti del neonato) se trattati entro i primi 3 mesi di vita riscontrano una risoluzione del 100% nella maggior parte dei casi. Buoni risultati vengono registrati su rigurgito, reflusso gastroesofageo e nelle coliche infantili.

La chiropratica, una visione globale dello stato di salute

La chiropratica è nata negli Stati Uniti d'America nel 1895 ad opera di D.D. Palmer, con l'intenzione di meglio comprendere i fattori causali di molti problemi fisici e di riportare il paziente ad una condizione di buona salute e aiutarlo di mantenerla senza ricorrere sempre al uso dei farmaci. La Chiropratica è una professione sanitaria di grado primario che viene esercitata in più di 90 paesi nel mondo. In particolare in questo periodo di pandemia Covid-19, in cui lo stress emotivo diventa una delle prime cause dell'aumento dei disturbi dell'apparato muscolo scheletrico, la chiropratica può avere un ruolo attivo. «La visione globale del chiropratico rispetto allo stato di salute del paziente non lascia dubbi su questo fenomeno» ha spiegato John Williams, presidente dell'Associazione Italiana Chiropratici «l bisogno di libertà, di movimento e di socializzazione, si rivelano essenziali per il buon funzionamento del corpo umano. Il fatto di uscire molto meno accentua i problemi fisici a livello muscolare, circolatorio, con alterazioni della qualità del sonno e perfino delle abitudini nutrizionali. Contenere il livello di stress attraverso la Chiropratica sicuramente contribuisce anche a evitare l'abuso di farmaci antinfiammatori che indeboliscono il sistema immunitario».

Chiara Romeo



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